La deflazione non è il calo dei prezzi di un determinato settore (ad esempio telefonini o computer). Settore strategico peraltro in cui l'Italia è fuori dalla produzione... Bisognerebbe infatti anche aggiungere che esistono telefonini ad alto valore aggiunto, di alte prestazioni (o di moda) e molto cari, così come i computer Apple.
La deflazione deriva da un insieme di fattori tra cui sono determinanti, a mio avviso, due aspetti: la riduzione dei redditi reali (o comunque la forte precarizzazione del lavoro: anche se guadagno come prima, se ho un lavoro instabile sono molto più insicuro), la perdita di posti di lavoro (un milione in meno negli ultimi anni secondo i sindacati) e quindi, in stretta relazione con questi eventi, una contrazione dei prezzi al consumo, indipendentemente dalla produttività, anzi con una riduzione del valore aggiunto e del guadagno. Ad esempio: in un'area dove chiude una fabbrica, le trattorie dove gli operai andavano a mangiare chiuderanno o abbasseranno drasticamente i prezzi per attirare altri clienti. Di conseguenza licenzieranno camerieri etc, magari i proprietari si accolleranno tutto il peso del lavoro in proprio senza rivolgersi a collaboratori, per contenere i costi. Così, dove prima ne costava 8-9, magari tireranno fuori un pranzo a prezzo fisso a 5-6 euro, che diventa concorrenziale col McDonald lì di fronte, tanto per dire.
Sui grandi numeri, tutto questo determina una contrazione del PIL mentre il debito pubblico aumenta (spesa sociale per i disoccupati, minori entrate fiscali perché su 5 euro ovviamente pagherò meno tasse che su 8, inoltre il cameriere licenziato non pagherà più tasse né contributi)...
Ciò vale per l'Italia, naturalmente.
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Letture e quiz (io ho fatto 5/6, mi ha fregato la Svizzera!!!) :
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... 2616.shtml
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