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grazie al bonus di 80 euro, 3,1 miliardi di spesa in più

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grazie al bonus di 80 euro, 3,1 miliardi di spesa in più

Messaggioda franz il 01/06/2014, 8:43

Solo il 28% degli interessati non ha ancora deciso cosa fare con i soldi
Confesercenti: grazie al bonus di 80 euro, 3,1 miliardi di spesa in più
Il sondaggio: gli altri impieghi del denaro nel 2014 saranno il risparmio e il ripianamento di vecchi debiti
di Redazione Online

La spesa delle famiglie italiane potrebbe aumentare, nel solo 2014, di 3,1 miliardi di euro grazie all’impatto del bonus fiscale di 80 euro, deciso dal governo per i lavoratori dipendenti con reddito basso. Tuttavia si tratta di poco meno della metà dell’ammontare complessivo del bonus, pari a circa 7 miliardi di euro. Di questi, 1,2 miliardi saranno invece destinati al risparmio, e quasi 1 miliardo di euro verrà utilizzato per ripianare vecchi debiti. E’ quanto stima l’Ufficio Economico Confesercenti sulla base di un sondaggio Confesercenti-SWG sulla platea dei beneficiari del provvedimento.

Impiego

Oltre la metà (il 54%) di coloro che hanno avuto il bonus ha intenzione di spenderlo, sia per il pagamento di debiti pregressi (il 14%) che per l’acquisto di beni e servizi (40%). Una propensione al consumo importante, che però denota la condizione difficile in cui versano le famiglie italiane. Solo il 18%, infatti, ha deciso di mettere da parte la somma: in parte, probabilmente, per l’incertezza sul futuro, ma anche per iniziare a ripristinare il risparmio eroso in questi anni di crisi. Il 28% degli intervistati, invece, ancora non ha scelto come impiegare il bonus.

Voci di spesa

Tra i circa 4 milioni di italiani che lo useranno dunque, secondo la stima, per l’acquisto di beni e servizi, il 45% ha deciso di spenderlo interamente, mentre 3 su 10 ne impiegheranno comunque più della metà e il 22% la metà circa. In totale, calcola l’Ufficio Economico Confesercenti, entro la fine del 2014 sul mercato dovrebbero arrivare più di 3,1 miliardi di euro di consumi, generando un incremento dello 0,3% della spesa delle famiglie residenti italiane. Complessivamente, oltre due terzi (68%) dei beneficiari hanno un giudizio positivo del provvedimento: il 13% accoglie con un `finalmente´ l’arrivo del bonus, mentre il 55% lo ritiene comunque un’iniziativa utile. Per il 32%, però, non è sufficiente a risolvere i problemi. Dal sondaggio emerge inoltre che il 78% delle persone interessate ha già ricevuto in questi giorni il bonus in busta paga. Di questi, due su tre (il 66%) ha percepito la cifra esatta di 80 euro.
31 maggio 2014 | 10:46

http://www.corriere.it/economia/14_magg ... 54ea.shtml
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Re: grazie al bonus di 80 euro, 3,1 miliardi di spesa in più

Messaggioda franz il 01/06/2014, 8:54

Non so come è stata fatta la stima ma direi che anche la cifra che va a ripianare vecchi debiti poi dà piu' soldi al debitore, che attendeva l'importo magari da tempo ed a sua volta potrà convertirlo in spesa nei negozi, risparmio, investimento, ripianamenti di suoi debiti.

Tuttavia un calcolo piu' serio dovrebbe comprendere anche come lo stato ottiene i fondi per finanziare questa misura. Se sono nuove tasse (come quella sulle cosiddette rendite finanziarie) avremmo dei risparmiatori che pagheranno di piu' tasse di prima e quindi consumeranno di meno. Quindi i conti si faranno alla fine.

Lîdea è comunque buona per dimostrare che se lo stato spende di meno e converte questa minore spesa un buona parte anche in meno tasse, le famiglie e le imprese hanno piu' soldi da spendere. Anche se una parte va a diminuzione di debiti, naturalmente. Se lo stato fa meno debiti, allora chiede meno soldi ai privati per finanziarli e quindi ci sono piu' soldi per gli investimenti privati, che poi sono quelli che tipicamente sono produttivi.

Il vero rigore nei conti pubblici è questo. Meno spesa e meno tasse. Altri lo hanno interpretato diversamente: meno deficit ottenuto pero' con poche diminuzioni di spesa e grandi aumenti di tasse.
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Re: grazie al bonus di 80 euro, 3,1 miliardi di spesa in più

Messaggioda pianogrande il 01/06/2014, 11:04

Anche i conti del "meno spesa" vanno fatti alla fine.
Dipende da cosa si taglia.
Se, ad esempio si tagliassero interventi che avrebbero portato posti di lavoro o interventi la cui mancanza costringe a maggior spesa altre famiglie (esempio, sanità) i consumi potrebbero restare dove stanno.
Insomma.
I soldi sono sempre quelli.
L'intelligenza dell'intervento sta nel farli circolare più possibile.
Normalmente, più si muovono (più passaggi fanno) più generano PIL.
Se aumenta il denaro a disposizione di gente che ha bisogni impellenti, il numero di passaggi con conseguente produzione di beni e servizi non può che aumentare.
Non è la massa monetaria che produce ricchezza ma la sua circolazione.
Gli stampatori di moneta non lo vogliono capire.
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Re: grazie al bonus di 80 euro, 3,1 miliardi di spesa in più

Messaggioda Iafran il 01/06/2014, 11:13

I commercianti, senz'altro, ritoccheranno i prezzi ... :x
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Re: grazie al bonus di 80 euro, 3,1 miliardi di spesa in più

Messaggioda pianogrande il 01/06/2014, 11:27

Iafran ha scritto:I commercianti, senz'altro, ritoccheranno i prezzi ... :x

Tutte le volte che possono lo fanno e anche molto volentieri.
Questa volta siamo in regime di deflazione (i prezzi scendono o, comunque, non salgono perché non c'è domanda) e dovrebbe scattare un minimo di concorrenza non di facciata.
La mia è solo una speranza, naturalmente.
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Re: grazie al bonus di 80 euro, 3,1 miliardi di spesa in più

Messaggioda annalu il 01/06/2014, 12:43

Iafran ha scritto:I commercianti, senz'altro, ritoccheranno i prezzi ... :x

Per ora, con la mia modesta esperienza di "anziana" che fa a spesa ai supermercati, direi che ci sono ovunque un mare di offerte e di vendite "sottocosto". Forse stanno dando la caccia ai famosi 80 euro, ma finché la danno a suon di sconti, ben venga.
Non voglio sostenere che con 80 auro dati ai redditi bassi si risolvono i problemi del paese, però non riesco a capire tutto questo disprezzo verso 80 euro al mese in più nelle tasche di chi ne guadagna mille o meno: 80 euro sono pur sempre il 10% di 800, certo non poco per chi li riceve.
A me tutta questa superiorità sprezzante mi fa pensare solo ad una cosa: rabbia invidiosa verso chi, per la prima volta da tantissimo tempo, mette qualcosa di più nelle tasche degli italiani invece di continuare a togliere. Come quei berluschini che si infurano e dicono che alcuni dei provvedimenti attuati da Renzi somigliano a cose già presenti nel loro programma; nessuno nega che nel programma - e nelle promesse - di Berlusconi potesse esserci qualcosa di buono: ma ai berluschini sfugge che quelle di Berlusconi erano solo parole, i fatti erano cosa del tutto diversa.
Quanto a Grillo ... lui è un miliardario ed ovviamente può disprezzare anche una cifra superiore agli 80 euro mensili. Per lui l'unico problema è che contro un calo delle tasse che porta qualche soldo nelle tasche dei meno abbienti lui può solo inveire ed irridere preconizzando catastrofi future.
Intanto però Grillo perde voti. Penso soprattutto per la sua mancanza di proposte ed il suo catasrofismo - per chi ha una certa età, il solo nominare i "tribunali del popolo" rappresenta un segnale drammatico - ma anche gli 80 euro (veri, non solo promessi) aiutano.

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Re: grazie al bonus di 80 euro, 3,1 miliardi di spesa in più

Messaggioda franz il 01/06/2014, 15:43

pianogrande ha scritto:Anche i conti del "meno spesa" vanno fatti alla fine.
Dipende da cosa si taglia.
Se, ad esempio si tagliassero interventi che avrebbero portato posti di lavoro o interventi la cui mancanza costringe a maggior spesa altre famiglie (esempio, sanità) i consumi potrebbero restare dove stanno.
Insomma.
I soldi sono sempre quelli.

Un attimo.
Se si tagliano sprechi, nessuno ne sente la necessità od il bisogno. Lo stato risparmia, diminuisce deficit e tasse e noi comuni mortali abbiamo piu' soldi in tasca. I soldi non sono "sempre quelli" e ci abbiamo guadagnato.

Se si tagliano invece cose utili, che i cittadini richiedono, significa solo che non sarà lo Stato a fornire un determinato servizio (importante) ma un privato. Alla fine il servizio esiste lo stesso solo che invec edi pagarlo con le tasse lo pagherai o direttamente al fornitore oppure indirettamente con una assicurazione (sanitaria, per esempio). Se i privati che forniscono il servizio sono (auspico) piu d'uno, ci sarà concorrenza e questo di solito porta ad un miglioramento della qualità del servizio ed una diminuzione dei costi. I soldi non sono "sempre quelli" e ci abbiamo guadagnato.

Infine non capisco il concetto di interventi (pubblici) che "creano" posti di lavoro. Perché quei posti di lavoro non possono crearli i privati (che poi pagano pure le tasse?) Che lo stato faccia il mimino indispensabile e faccia pagare le (poche) tasse a tutti.
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Re: grazie al bonus di 80 euro, 3,1 miliardi di spesa in più

Messaggioda mauri il 01/06/2014, 17:08

si sono soldi benvenuti, non era mai accaduto prima, questo è un fatto concreto finalmente, oltretutto i contratti nazionali sono al palo da 7-8 anni, ora c'è da sperare il governo continui a tagliare chirurgicamente gli sprechi, le spese inutili, il milione e passa di parassiti legati alla politica che vivono sulle spalle nostre, la corruzione e con i risparmi e lo spread in calo ultriormente ci saranno abbastanza soldi per aiutare le persone sotto la soglia di povertà e i pensionati, incentivare il lavoro e renderlo flessibile come accade nell'europa del nord, mi auguro una politica energetica che punti sull'autosufficienza
c'è ancora molto da fare e siamo silamente all'inizio
ciao mauri
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Re: grazie al bonus di 80 euro, 3,1 miliardi di spesa in più

Messaggioda pianogrande il 01/06/2014, 18:57

Un attimo.
Se si tagliano sprechi, nessuno ne sente la necessità od il bisogno. Lo stato risparmia, diminuisce deficit e tasse e noi comuni mortali abbiamo piu' soldi in tasca. I soldi non sono "sempre quelli" e ci abbiamo guadagnato.

Se si tagliano invece cose utili, che i cittadini richiedono, significa solo che non sarà lo Stato a fornire un determinato servizio (importante) ma un privato. Alla fine il servizio esiste lo stesso solo che invec edi pagarlo con le tasse lo pagherai o direttamente al fornitore oppure indirettamente con una assicurazione (sanitaria, per esempio). Se i privati che forniscono il servizio sono (auspico) piu d'uno, ci sarà concorrenza e questo di solito porta ad un miglioramento della qualità del servizio ed una diminuzione dei costi. I soldi non sono "sempre quelli" e ci abbiamo guadagnato.
Infine non capisco il concetto di interventi (pubblici) che "creano" posti di lavoro. Perché quei posti di lavoro non possono crearli i privati (che poi pagano pure le tasse?) Che lo stato faccia il mimino indispensabile e faccia pagare le (poche) tasse a tutti. Franz

Finché non si stampa altra moneta, e insisto, i soldi sono sempre quelli.
Il taglio degli sprechi e ridistribuzione dei soldi può portare maggior giustizia sociale (evviva!) spostando i soldi da una parte all'altra e non l'ho certo negato io.
Se un servizio passa dallo stato a un privato (e c'è l'equivalente riduzione di tasse) OK tranne cartelli tra privati ma non vedo perché i soldi non siano sempre quelli.
Gli interventi pubblici che creano posti di lavoro sono quelli la cui realizzazione richiede forza lavoro e mi sembra un concetto chiarissimo. Non ho mai detto che i posti di lavoro non possano essere creati dai privati e non vedo le due cose in conflitto.
Non vorrei tornare sul discorso che il privato è per definizione più efficiente del pubblico finché ci sarà l'attuale commistione di malaffare mafioso che accomuna nella stessa fogna sia il pubblico che il privato.
Se le cose cambiano, ne possiamo riparlare.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: grazie al bonus di 80 euro, 3,1 miliardi di spesa in più

Messaggioda franz il 01/06/2014, 20:14

pianogrande ha scritto:1) Se un servizio passa dallo stato a un privato (e c'è l'equivalente riduzione di tasse) OK tranne cartelli tra privati ma non vedo perché i soldi non siano sempre quelli.
2) Gli interventi pubblici che creano posti di lavoro sono quelli la cui realizzazione richiede forza lavoro e mi sembra un concetto chiarissimo. Non ho mai detto che i posti di lavoro non possano essere creati dai privati e non vedo le due cose in conflitto.
3) Non vorrei tornare sul discorso che il privato è per definizione più efficiente del pubblico finché ci sarà l'attuale commistione di malaffare mafioso che accomuna nella stessa fogna sia il pubblico che il privato.
Se le cose cambiano, ne possiamo riparlare.

Con ordine.
1) escludendo cartelli, la concorrenza comporta di solito migliori servizi ad un prezzo pu' basso. Mi chiedo quali sarebbero le prestazioni ed i prezzi dei computer se essi fossero prodotti e venduti da un 'unica azienda di stato. I soldi nostri rimangono gli stessi? a ben vedere se il passaggio dal pubblico al prvato comporta un incremento di produttività la risposta è NO. Se c'è maggiore produttività, valore aggiunto e PIL è lecito stampare e far girare piu soldi. E parallelamente le cose con piu' produttività costano meno.
2) Un intervento pubblico per scavare buche e riempirle (esempio classico e inflazionato, ma è per capirci) distribuisce soldi ai lavoratori che scavano buche e le riempiono ma non ceano ricchezza nel paese. Lo stato puo' pemettersi di farlo (ma solo fino ad un certo punto, da noi abbondantemente superato) un privato no, .... se non è finanziato dallo stato.
3) l'attuale commistione a mio avviso colpisce piu' il settore pubblico che il privato, quindi non vi è pari misura in questo "accomunare". Il settore pubblico dovrebbe piuttosto colpire la criminalità, ma come fa se è in affari con essa?
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