da pianogrande il 11/05/2014, 22:28
Ma io sono perfettamente d'accordo con te Franz.
Se il compito fosse facile, sarebbe giustissimo che se la cavino i cittadini.
Io faccio da sempre la dichiarazione dei redditi da solo e ti assicuro che le complicazioni, i dubbi, ci sono.
Mi viene qualche malizioso pensierino.
L'anagrafe fiscale non funziona perché sarebbe uno strumento micidiale per la lotta all'evasione.
Te lo immagini se tutte le operazioni compiute col codice fiscale finissero in un unico elaboratore?
Altro che controlli incrociati!
Ci sarebbe ben poco da incrociare.
Pensa di abbinare il codice fiscale alle carte di credito.
Lo so che c'è il codice fiscale sul conto bancario ma non credo proprio sia la stessa cosa.
Una dichiarazione facile farebbe chiudere tantissimi commercialisti, CAF, avvocati, e tutta una pletora di parassiti che ingrassa alle spalle delle vittime della burocrazia.
Non so se qualcuno abbia mai fatto la somma tra quello che costa pagare le tasse e quello che costano i vari adempimenti.
Credo che le aliquote fiscali italiane diventerebbero imbattibili.
Altro che le solite Svezia e Danimarca!
Insomma, il conto a casa sarebbe solo un dovere dello stato visto che i casini li combina lui.
Sarebbe anche un rischio perché se c'è un errore ho motivo di ritenere che andrebbe a carico del cittadino.
A questo proposito posso citare un episodio simpaticissimo.
Vado all'ufficio delle imposte per chiedere spiegazione di una richiesta assurda.
Risposta, più o meno testuale, dell'addetto alla tortura (proprio tu hai promosso questo termine): E' vero. Lei ha ragione. Abbiamo sbagliato noi.
Adesso, però, lei deve aprire un ricorso perché senza un ricorso noi non possiamo fare niente.
Te capì?
Fotti il sistema. Studia.