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Debitoribus

Forum per le discussioni sulle tematiche economiche e produttive italiane, sul mondo del lavoro sulle problematiche tributarie, fiscali, previdenziali, sulle leggi finanziarie dello Stato.

Re: Debitoribus

Messaggioda mauri il 09/05/2014, 18:59

zingales lo dice da tempo
ciao mauri

http://www.wallstreetitalia.com/article ... astro.aspx
"Banche chiuse, assalto ai Bancomat, sistema bancario salterebbe. Svalutazione: 30%".
Problema. Un cittadino italiano ha in banca cinquantamila euro di risparmi, di cui ventimila in titoli di Stato. Ma ecco che, abracadabra, dalla sera alla mattina l'Italia molla l'euro e se ne torna alla liretta. Che succede? Svolgimento affidato a Luigi Zingales, economista della School of Business di Chicago, che spedisce in questi giorni in libreria il saggio Europa o no. Allora, prof, che succede allo sventurato?
«Dipende».

Come, dipende? I soldi sono soldi.
«Distinguerei tra una fase di transizione e una fase a regime».
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Re: Debitoribus

Messaggioda franz il 09/05/2014, 20:19

Appunto. "Dipende".
Vuol dire che non si sa con certezza.
Nessuno possiede la sfera di cristallo.
Si immaginano scenari. Quelli anni fa di importanti istituti finanziari esteri (extra-UE) arrivavano anche a scenari da guerra civile. E l'incertezza non è cosa che piaccia ai mercati, e in generale a chi debba fare investimenti produttivi. Voce del verbo assumere o decidere dove aprire uno stabilimento.
Si immaginano scenari che in linea di massima vanno dal drammatico (per milioni di persone a reddito fisso, lavoratori e pensionati) al catastrofico. Solo pochi irrespondabili calvacano scenari da "non succedue nulla, anzi".
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Re: Debitoribus

Messaggioda pianogrande il 10/05/2014, 0:40

I "n(o)euro" pensano che sia facile dopo essersi indebitati per duemila forme di cacio da un chilo, mettersi a fabbricare forme di cacio da mezzo chilo.
Lo sappiamo benissimo come andrà a finire.
Dovranno dargliene il doppio.
Inoltre, il creditore non si fiderà più di chi ha cercato di fregarlo e altri prestiti se li potrà scordare o gli costeranno molto ma molto di più.
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Re: Debitoribus

Messaggioda franz il 10/05/2014, 9:13

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Re: Debitoribus

Messaggioda flaviomob il 10/05/2014, 14:47

Gli errori-orrori collegati dal cittadino comune all'introduzione dell'euro sono reali, non sono sogni o incubi.
Sono di fatto le conseguenze delle azioni compiute dalla peggior classe politica occidentale e non sono certo colpa dell'Europa o degli altri paesi dell'area euro, ma milioni di cittadini queste conseguenze le vivono sulla propria pelle.
Del resto abbiamo il precedente dell'Argentina che, quando ha legato la sua valuta a una molto più forte (e distante) come il dollaro è addirittura andata incontro al fallimento (e non in senso metaforico).
Di fatto le vie di uscita esistono e non per forza includono il ritorno alla lira, ma una classe politica indecente riuscirà a farle proprie?
Questo non avviene e non è avvenuto. Mentre è palese che l'opposizione all'euro cresce tra i cittadini ed oggi è espressa da circa un terzo della rappresentanza politica (M5S+Lega) ma potrebbe estendersi presto a sinistra.
Succederà perchè questo è il paese dei demagoghi e dei vittimismi incrociati.


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Re: Debitoribus

Messaggioda pianogrande il 10/05/2014, 16:47

L'opposizione all'Euro è, infatti, un esempio eclatante di incazzatura giusta con reazione sbagliata.
E' il frutto avvelenato di chi semina illusioni e vie facili.
Colpa della Merkel, dell'Europa, dell'Euro, dei marocchini, di romaladrona, come ai tempi del plutogiudaicomassonico complotto.
Ogni italiano che si è fatto raccomandare, corrompere, che è andato in pensione con diciassettesettimaneeungiorno di contributi, che è andato a fare la spesa o a pescare arborelle durante l'orario di lavoro, che ha votato per l'oppio di retequattro e potrei continuare, non ha nessuna colpa.
Va bene così.
Usciamo dall'Euro, dall'Europa, dall'ONU.
Rimettiamoci in mano a chi ci ha conciato così.
Scrivi basta Euro.
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Re: Debitoribus

Messaggioda flaviomob il 10/05/2014, 17:19

Sì, non dobbiamo però dimenticare che le attuali politiche (interne ed europee) conducono alla deflazione, il che rende (in euro) il nostro debito pubblico insostenibile. Ovvero, se si inizia ad intraprendere la strada della diminuzione dei salari (che equivale de facto alla vecchia svalutazione) per rimanere competitivi nei confronti dei tedeschi e del mondo (visto che produciamo a qualità inferiore=valore aggiunto inferiore), diminuirà progressivamente il PIL e aumenterà l'incidenza % del debito (e degli interessi).

Altri paesi, come l'Irlanda, hanno trovato soluzioni più creative (obbligazioni statali a lunghissimo termine che, come già detto, de facto equivalgono a stampare nuova moneta). Se applicate anche da noi, cum grano salis, permetterebbero allo stato finalmente di pagare le imprese creditrici evitando i fallimenti a catena degli ultimi anni, politiche sociali efficaci, etc.

Tutto questo sarebbe ovviamente anche possibile riducendo la corruzione dilagante, ma vedo che Renzi pare disinteressarsi del problema: l'immagine è tutto.

Se vi piacciono i numerini che cambiano ogni millisecondo... siamo a 2.111 miliardi di debito e a 96 milioni al giorno di interessi, con 106 miliardi evasi al fisco dall'inizio dell'anno:

http://www.italiaora.org/

Se preferite i grafici:

http://www.panorama.it/images/economia/ ... _partb.jpg

Immagine

http://economia.panorama.it/numeri/Ecco ... o-italiano


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Re: Debitoribus

Messaggioda pianogrande il 10/05/2014, 18:48

"......produciamo a qualità inferiore=valore aggiunto inferiore......."

Faccio violenza allo scritto di Flaviomob ma ritengo di mettere in evidenza l'enunciazione del vero problema.
Ci aggiungerei, quanto meno, inferiore produttività.
Quello è il punto da aggredire.
Quella è la giugulare da addentare.
Tutto il resto è fumo negli occhi.
La ricchezza non può essere prodotta da un istituto di emissione.
Da lì, può essere solo rappresentata da un maggio numero di pezzi di carta (che, tra l'altro, hanno anche il loro costo).
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Re: Debitoribus

Messaggioda franz il 11/05/2014, 9:12

flaviomob ha scritto:Altri paesi, come l'Irlanda, hanno trovato soluzioni più creative (obbligazioni statali a lunghissimo termine che, come già detto, de facto equivalgono a stampare nuova moneta). Se applicate anche da noi, cum grano salis, permetterebbero allo stato finalmente di pagare le imprese creditrici evitando i fallimenti a catena degli ultimi anni, politiche sociali efficaci, etc.

Non vedo perché cercare di risolvere una questione di debiti facendone altri, per di piu' di lungo periodo.
Anche perché mi pare che il grafico che hai postato (quello di Panorama) dice chiaramente che la BCE ci ha prestato dei soldi.
Che fine hanno fatto? Potevano essere usato per quello che dici ma ho l'impressione che siano rimasti neî forzieri delle banche, invece di alimenare imprese e famiglie). E se qualche miliardo si è mosso forse piu' che altro ha alimentato malaffare e corruzione (leggi Expo 2015).
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Re: Debitoribus

Messaggioda franz il 11/05/2014, 9:16

pianogrande ha scritto:"......produciamo a qualità inferiore=valore aggiunto inferiore......."

Faccio violenza allo scritto di Flaviomob ma ritengo di mettere in evidenza l'enunciazione del vero problema.
Ci aggiungerei, quanto meno, inferiore produttività.
[...]
La ricchezza non può essere prodotta da un istituto di emissione.
Da lì, può essere solo rappresentata da un maggio numero di pezzi di carta (che, tra l'altro, hanno anche il loro costo).

Corretto. La ricchezza non puo' nemmeno essere prodotta dallo stato fornendo servizi di bassa qualità.
Sì, perché oltre alla doverosa considerazione che il settore privato è caratterizzato da una bassa produttività, non è che il settore pubblico brilli :-) Anzi.
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