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No al contratto unico

MessaggioInviato: 25/12/2013, 18:59
da Robyn
Il contratto unico a tutele crescenti non avrebbe un senso e una logica in un mercato del lavoro dove nel corso della vita si cambia più volte lavoro e dove l'articolo 14 "ex 18" fà la reintegrazione solo per le discriminazioni.Il contratto unico avrebbe l'effetto di scaricare tutta la flessibilità sui giovani.Invece serve un bonus consistente,per chi trasforma un contratto da tempo determinato a tempo indeterminato in modo tale che la prova sia limitata a sei mesi o a un anno dopodichè c'è l'assunzione a tempo indeterminato.Per quel che riguarda le formule atipiche della legge Biagi queste sono percentualmente "chiuse" per evitare il dilagare della precarietà.Le formule atipiche della legge Biagi vanno integrate al minimo e vanno forniti tutti i diritti del lavoro subordinato,come malattia,maternità,ferie e dal momento che non sono protette dalla indennità di disoccupazione del lavoro subordinato vanno protette con il reddito minimo garantito che può valere anche per le partite IVA dal momento che è una misura dedicata a chi è senza reddito