Renzi cambia direzione in economia?

Filippo Taddei, l'economista
che criticava la Matteonomics
MILANO - Classe 1976, Filippo Taddei è il nuovo responsabile economico del Pd: una nomina che ha il sapore di un'apertura a Pippo Civati, prima sostenitore, poi avversario del rottamatore neosegretrario Matteo Renzi.
Laureato a Bologna nel 2000 si è perfezionato alla Columbia University di New York prima di diventare ricercatore al Collegio Carlo Alberto e assistant professor alla John Hopkins University e, soprattutto, consigliere economico di Pippo Civati con il quale ha scritto la mozione del candidato alla segreteria.
Con Civati, infatti, si era proposto per il collegio di Bologna alla primarie.
A luglio, aveva criticato le ricette economiche di Matteo Renzi sottolineando come nel programma del neo segretario del Pd mancassero "idee condivisibili su riforma fiscale e mercato del lavoro". Taddei è un sostenitore degli incentivi individuali, allo scopo di "trasformare questo paese al di là di quello che una sapiente - anche la più sapiente - riorganizzazione della nostra struttura produttiva e pubblica possano fare". Si tratta di un sorta di sostegno ai cittadini onesti che anticipa il taglio della pressione fiscale.
Nella piattaforma del segretario mancava, secondo il neo responsabile economico, un impegno contro il lavoro atipico e a tempo determinato che in Italia si trasforma in eterno precariato, mentre nel resto del mondo i precari crollano con l'alzarsi dell'età del lavoratore.
(09 dicembre 2013)
http://www.repubblica.it/economia/2013/ ... -73146757/
che criticava la Matteonomics
MILANO - Classe 1976, Filippo Taddei è il nuovo responsabile economico del Pd: una nomina che ha il sapore di un'apertura a Pippo Civati, prima sostenitore, poi avversario del rottamatore neosegretrario Matteo Renzi.
Laureato a Bologna nel 2000 si è perfezionato alla Columbia University di New York prima di diventare ricercatore al Collegio Carlo Alberto e assistant professor alla John Hopkins University e, soprattutto, consigliere economico di Pippo Civati con il quale ha scritto la mozione del candidato alla segreteria.
Con Civati, infatti, si era proposto per il collegio di Bologna alla primarie.
A luglio, aveva criticato le ricette economiche di Matteo Renzi sottolineando come nel programma del neo segretario del Pd mancassero "idee condivisibili su riforma fiscale e mercato del lavoro". Taddei è un sostenitore degli incentivi individuali, allo scopo di "trasformare questo paese al di là di quello che una sapiente - anche la più sapiente - riorganizzazione della nostra struttura produttiva e pubblica possano fare". Si tratta di un sorta di sostegno ai cittadini onesti che anticipa il taglio della pressione fiscale.
Nella piattaforma del segretario mancava, secondo il neo responsabile economico, un impegno contro il lavoro atipico e a tempo determinato che in Italia si trasforma in eterno precariato, mentre nel resto del mondo i precari crollano con l'alzarsi dell'età del lavoratore.
(09 dicembre 2013)
http://www.repubblica.it/economia/2013/ ... -73146757/