La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

deindustrializzazione

Forum per le discussioni sulle tematiche economiche e produttive italiane, sul mondo del lavoro sulle problematiche tributarie, fiscali, previdenziali, sulle leggi finanziarie dello Stato.

deindustrializzazione

Messaggioda trilogy il 24/09/2013, 22:13

IL RAPPORTO UE
Competitività, Italia sorpassata dalla Spagna
Ue: «Paese in forte deindustrializzazione»
Lo smantellamento dell'industria prosegue a ritmi mai tanto sostenuti. Produttività in calo, peggio anche della Grecia

Sembra sempre più profondo il declino industriale dell'Italia. Alitalia e Telecom Italia, un tempo non lontano realtà produttive e fiori all'occhiello del Paese, sembrano destinate a emigrare e a entrare tra le conquiste, rispettivamente, della francese Air France e della spagnola Telefonica. Proprio mentre la Ue lancia un pesante allarme: «L'Italia è in forte deindustrializzazione» e la competitività, ovvero la capacità di attirare investimenti e lavoro è in forte calo, tanto che sotto l'aspetto della produttività siamo stati superati dalla Spagna.

INDUSTRIA ADDIO - Dal 2007 in Italia è in corso una forte deindustrializzazione, si legge in un rapporto Ue. Il Paese resta sopra la media Ue, ma il trend di smantellamento è tra i più veloci dell'Eurozona. Il «rapporto sulla Competitività» sarà approvato mercoledì dalla Commissione europea, ma i contenuti sono stati anticipati dall'agenzia di stampa Adnkronos. Secondo gli economisti della Ue, in generale anche il resto d'Europa presenta un trend di deindustrializzazione, peraltro non così marcato come in Italia. A perdere terreno, accanto all'Italia, c'è anche la Finlandia, ma la maggior parte dei paesi Ue mostra problemi, eccetto la Germania. A pesare, nel caso italiano ma non solo, gli «alti costi dell'energia», la «burocrazia», la «scarsa spesa in ricerca e innovazione» e i «problemi di accesso al credito».
IL SORPASSO SPAGNOLO - Sotto il profilo L'Italia è l'unico paese dell'Eurozona che, insieme alla Finlandia, ha peggiorato la produttività. Ed è stata superata anche dalla Spagna.
Per Bruxelles, a causare questo declino negli ultimi 10 anni sono stati gli aumenti del salario lordo nominale combinato con una scarsa crescita della produttività. Persino la Grecia, messa in ginocchio dalla crisi, ha migliorato in termini di produttività, insieme alla Spagna, che ha così sorpassato l'Italia. E questo perché, nonostante la crisi, Madrid ha fatto le necessarie riforme sul mercato del lavoro per spingere la competitività del Paese.

da: http://www.corriere.it/economia/13_sett ... dc68.shtml
Avatar utente
trilogy
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 4746
Iscritto il: 23/05/2008, 22:58

Re: deindustrializzazione

Messaggioda pianogrande il 25/09/2013, 0:22

Siamo il paese del videomessaggio.
Siamo governati da una squadra intenta a difendere Berlusconi, a rinviare la soluzione dei problemi, a fare campagna elettorale.
Il più grosso problema del partito a cui aderisco sono le regole del congresso, quando fare il congresso, come fare il congresso, le regole delle primarie, quando fare le primarie, come fare le primarie .......
Intanto i barbari premono alle porte.
Non hanno neanche tanto da premere, visto quello che sta succedendo.
Tutto questo porta non solo alla deindustrializzazione.
Con i de ed i vari analoghi prefissi si potrebbe compilare una lista molto lunga.
In-efficienza, De-motivazione, in-affidabilità, dis-onestà, a-moralità ......

Cosa pretendiamo che il paese vada avanti in qualcosa?
Tutto sommato, visto come siamo governati e che razza di classe dirigente in genere ci ritroviamo, ci va ancora da c....o.
Ci deve essere ancora qualcosa che funziona e che sfugge agli addetti alla rovina.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10611
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: deindustrializzazione

Messaggioda franz il 25/09/2013, 7:37

pianogrande ha scritto:Intanto i barbari premono alle porte.

Discorso un po' lamentoso (come in passato abbiamo constatato essere un po' la moda in italia) ma tutto sommato accettabile, se poi si passasse per una fase propositiva ed evitando di pensare che basterebbe eliminare berlusconi per risolvere magicamente tutti i problemi del paese (la giustizia, la produttività etc).
Salvo la frase che ho citato, perché a mio avviso potevi risparmiartela.
Ok, ci stanno comprando a prezzi di saldo ... ma per fortuna che ancora ci comprano.
Significa che ci sono aspettative per una futura ripartenza.
Il termine barbari è indegno. Dal contesto sembra riferisci a chi ci compra. Oppure ai poveri disgraziati che tentano di entrare clandestinamente nel paese. In entrambi i casi il termine è
Caso mai siamo noi i barbari, visto come abbiamo conciato il paese o abbiamo consentito che succedesse.
E piu' che quelli che premono alle porte per entrare, io guarderei a chi preme per uscire.

E' chiaro che il declino della produttività è legato alle cause indicate nell'articolo.
E la deindustrializzazione è legata anche alla partenza fisica per l'estero di tanti imprenditori e di persone che cercano lavoro o spostano altrove quello che c'è. 82'000 nel 2011, di cui 50'000 italiani. Vedremo i dati 2012 tra pochi mesi. La deindustrializzazione è legata alla chiusura di centinaia di migliaia di aziende. Alcune si trasferiscono, altre semplicemente cessano di esistere. Se ho inteso bene il PIL in questi anni è calato del 9%, sia sul fronte produttivo che sul fronte dei consumi.
Ma lo stato ha fatto la sua cura di magrante di pari entità? No, anzi ha inasprito la pressione fiscale.

Io qui piu' che di barbarie parlerei di stupidità. Nel senso inteso da Cipolla, naturalmente.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: deindustrializzazione

Messaggioda pianogrande il 25/09/2013, 9:24

Franz
Barbari, l'ho scritto in corsivo ed intendevo semplicemente ed ironicamente stranieri.
Non avevo nessun intento offensivo, tanto meno volevo parlare di barbarie.
Resta lo zero assoluto della nostra classe dirigente e la domanda (sempre meno paradossale) resta su come il nostro paese riesca ad andare avanti nonostante i capi che si ritrova.
Qui l'offesa è intenzionale, anzi, ci sta benissimo anche l'insulto.
Siamo governati da una massa di incapaci (a governare un paese).
Ripeto anche l'altra domanda che è un modo più positivo di ribadire quella precedente.
Che cosa è che funziona ancora nonostante la classe dirigente che ci ritroviamo?
Se il paese va avanti vuol dire che questo qualcosa c'è.
Dobbiamo cercare di capirlo o è meglio fare come tanti ecologisti che, quando individuano qualche preziosa realtà biologica si guardano bene dal darne pubblicità?
Quanto alla persona di Berlusconi, che vada a farsi friggere.
Mi interessa, però, l'attacco alle istituzioni democratiche che lui e la sua banda portano avanti senza incontrare una resistenza significativa.
Anche questa ultima considerazione va a conforto della valutazione sulla classe dirigente.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10611
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: deindustrializzazione

Messaggioda franz il 25/09/2013, 12:43

pianogrande ha scritto:Che cosa è che funziona ancora nonostante la classe dirigente che ci ritroviamo?
Se il paese va avanti vuol dire che questo qualcosa c'è.

Oddio, che sia la "mano invisibile" del mercato, malgrado le dita mozze e l'artrosi?
In fondo la gente vuole lavorare, vuole produrre, malgrado tutto.
malgrado la burocrazia
malgrado le tasse
malgrado le 100'000 leggi incomprensibili
malgrado migliaia di enti inutili
malgrado servizi pubblici scadenti
ecco, si potrebbe dire come adam smith che è "come se" una mano invisibile, malgrado tutto facesse andare avanti la baracca. Il suo riferimento era in parte religioso, alla provvidenza. Una sorta di liberal-cristianesimo, in salsa protestante pero'. Tuttavia anche tu testimoni che qualcosa c'è ... e non si vede.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: deindustrializzazione

Messaggioda flaviomob il 25/09/2013, 19:41

Mah.
Io non credo all'esistenza della "gente".
Ci sono persone che tolgono i propri figli da scuola se sono in classe con un compagno disabile, ci sono persone che si attivano con proprie risorse (di tempo e di denaro) attraverso il volontariato.
C'è chi si aggrappa a qualsiasi raccomandazione, scorciatoia, benevolenza, manomorta, etc e chi invece sceglie la via più lunga ma pulita.
C'è chi fa fatica, con buona volontà, ad espandere la propria attività in mezzo a una jungla di leggi farraginose e contraddittorie e chi cerca costantemente di eludere anche le leggi più elementari per ottenerne un vantaggio indebito, corrompe per appalti, eccetera.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: deindustrializzazione

Messaggioda flaviomob il 26/09/2013, 0:51

Il tema della produttività richiama quello della competitività.
Le statistiche dicono che siamo sempre meno competitivi, anche nelle regioni tradizionalmente all'avanguardia in campo produttivo ed economico. Eppure in queste regioni la ricchezza sembra essere ancora notevole: la conclusione dell'autore però è negativa:

La ricchezza del centro e del nord è residuale. Nel senso che è il frutto di una capacità competitiva che era alta in anni (o decenni) passati. A differenza di altre regioni ad alto reddito, le regioni del centro e del nord d’Italia non hanno puntato sulla formazione e sull’innovazione per competere. E da qualche tempo hanno iniziato a pagarne le conseguenze. La competitività si è drasticamente ridotta. E sta iniziando a diminuire anche la ricchezza. Da quattro anni in termini assoluti (a causa della recessione). Ma da molti anni in termini relativi (rispetto alle altre regioni europee). L’anomalia deve essere urgentemente recuperata, se vogliamo arrestare il declino.


http://www.scienzainrete.it/contenuto/a ... /settembre

(articolo completo e grafici)


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: deindustrializzazione

Messaggioda franz il 26/09/2013, 7:34

flaviomob ha scritto:Mah. Io non credo all'esistenza della "gente".

C'è sicuramente la varianza di comportamenti che elenchi. Cosa nota.
Bisogna vedere chi è maggioranza. Bisogna vedere se malgrado tutto il paese è sano oppure se l'azione corruttrice dello Stato (tutti quei "malgrado" che ho elencato, ma ho dimenticato il clientelismo e lo faccio adesso) ha prodotto una maggioranza che cerca scorciatoie, perché se non lo fa la sua strada non solo è "piu' lunga" ma diventa lunghissima, quasi senza fine.
Io sono ottimista di natura quindi il mio parere qui conta poco o bisogna farli la tara.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: deindustrializzazione

Messaggioda flaviomob il 26/09/2013, 19:03

Azione corruttrice dello stato? Mi sembra una visione molto ideologica. Esperienza, indagini e sentenze dimostrano che è più frequente il caso di privati che cercano di corrompere funzionari statali, per ottenere appalti, vantaggi, omessi controlli, et cetera. Poi ci sono i frodatori fiscali... :)


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: deindustrializzazione

Messaggioda franz il 26/09/2013, 20:34

flaviomob ha scritto:Azione corruttrice dello stato? Mi sembra una visione molto ideologica. Esperienza, indagini e sentenze dimostrano che è più frequente il caso di privati che cercano di corrompere funzionari statali, per ottenere appalti, vantaggi, omessi controlli, et cetera. Poi ci sono i frodatori fiscali... :)

60 miliardi di corruzione sono la cartina al tornasole.
L'arma è a doppio taglio ma il coltello è in mano allo Stato.
Una PA semplice e non burocratica non è corruttibile. Piu' si complicano le cose (leggi, enti, burocrazia) e piu' è necessario ungere le ruote. poiché lo stato di comlicazione è origianto dalla politica, va da se' che lo stato ha la funzione corrutrice principale. Chi vuole sopravvivere deve ungere le ruote .... per ottenere appalti, vantaggi, omessi controlli, et cetera.
è ideologica una posizione assolutoria nei confronti dello stato.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Prossimo

Torna a Economia, Lavoro, Fiscalità, Previdenza

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 10 ospiti

cron