da Istituto Bruno Leoni
L’Istituto Bruno Leoni è lieto di presentare al pubblico italiano la serie televisiva “Liberi di scegliere”di Milton Friedman: un grande documentario a puntate che ispirò il libro “Liberi di scegliere”, scritto con la moglie Rose.
“Liberi di scegliere” è nato come serie televisiva della PBS, interpretato dall’economista Milton Friedman (Premio Nobel 1976). “Liberi di scegliere” è anche un libro scritto da Milton e Rose Friedman, pubblicato da Harcourt Brace Jovanovich, best-seller nel 1980 e da allora considerato un vero e proprio classico. Libro e serie televisiva sono stati tradotti in almeno una ventina di lingue - ma fino ad oggi la serie TV non era mai stata presentata al pubblico italiano.
“Liberi di scegliere” parla della libertà, delle relazioni reciproche tra la libertà personale, politica ed economica. “Liberi di scegliere” illustra le idee di Milton e Rose Friedman, idee che ispirano il dibattito pubblico decenni dopo che sono state espresse per la prima volta. “Liberi di scegliere” parla di coloro che hanno perfezionato e continuato a diffondere queste idee.
1ª puntata: La forza del mercato
Forte di una serie di esempi che vengono da Hong Kong, Stati Uniti e Scozia, Milton Friedman spiega come il libero mercato sia il motore del progresso economico. In un’economia libera, ciascun individuo può dedicarsi all’attività che preferisce, concludere scambi con chiunque lo desideri, il quale a sua volta può acquistare beni e servizi al prezzo più basso che riesce ad ottenere, o vendere al prezzo più alto che riesce a spuntare.
Nel processo di mercato, i produttori di beni e servizi rispondono ai segnali che ricevono dagli altri partecipanti: quello che essi sono disposti ad acquistare, quello che gli altri produttori offrono e a quale prezzo. La concorrenza favorisce l’efficienza: i produttori hanno l’incentivo a praticare costi più bassi a parità di prodotto, con la conseguenza che le risorse sono utilizzate nel modo più efficiente.
Un libero mercato favorisce la collaborazione tra estranei, senza che sia necessario l’intervento di un potere ordinatore: Friedman si avvale del famoso esempio della matita, evidenziando che nessun singolo individuo è in grado di costruirne una, ma che la sua realizzazione richiede la collaborazione di una miriade di soggetti, molto distanti tra loro e ignari della loro reciproca esistenza. Le matite nascono grazie alla cooperazione di tutti questi individui, senza l’intervento del potere dello Stato.
La libertà individuale e la libertà economica sono strettamente connesse: è pressoché impossibile concepire la libertà personale in assenza di libertà economica. Il mercato, quindi, non solo promuove il progresso economico, ma rafforza le nostre libertà individuali.
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