Un terzo delle imprese chiude a causa dello stato ... e due terzi per la burocrazia e le troppe tasse.
Si parla della cause della crisi e della mancata crescita, ma quando un supermercato ci mette piu' di 13 anni ad essere costruito, per via di autorizzazione e burocrazia varia, qui hai ben voglia di parlare di disugualianze come colpa della crisi.
La colpa è lo stato buricratico.
Il cantiere del Superstore in costruzione bloccato per 8 ore. «Per noi un'umiliazione»Esselunga e l'ingorgo burocratico
«Venti ispettori per trenta operai»Blitz a Novara di Inail, Asl, Inps, carabinieri, ps, GdF e Forestale
MILANO - No, nessuna chiusura per protesta in stile Dolce e Gabbana. Ma un «blitz» di I
nail, Asl, direzione provinciale del lavoro, Inps, carabinieri, polizia, Guardia di Finanza e Guardia forestale per controllare la regolarità di un cantiere, è sembrato a Bernardo Caprotti senza dubbio esagerato. Tanto più che a Novara in corso Vercelli, dove a fine 2012 sono iniziati i lavori per un nuovo superstore, ci lavorano 30 persone e i controllori arrivati a giugno, di prima mattina, erano in 20.
I tempi dei libri denuncia sono lontani ma il fondatore di Esselunga, 88 anni, continua a essere combattivo. A La Spezia, per dire, si è dato da fare vent'anni tra ricorsi e controricorsi riuscendo alla fine ad aprire l'unico negozio Esselunga in una zona dominata dall'eterno rivale Coop. I cavilli e la burocrazia insomma sono il pane quotidiano per uno che ha creato un impero della Grande distribuzione con più di 20 mila dipendenti e 6,8 miliardi di giro d'affari. Eppure questa volta, assicura chi lavora con Caprotti tutti i giorni, la storia dell'ispezione a Novara «non gli è andata proprio giù. Otto ore con polizia, carabinieri e Guardia di Finanza a controllare che nessun lavoratore scappasse via, per poi redigere 75 pagine di verbale per un badge lasciato a casa». Proprio così. «Il 26 giugno - la ricostruzione dell'Esselunga - alle 9 del mattino si presentavano all'ingresso del cantiere funzionari e agenti per una visita ispettiva. Dalle 9 alle 17 ogni singolo addetto ha dedicato ai funzionari circa due ore della sua giornata lavorativa.
E al termine della visita sono stati prodotti 10 verbali per un totale di 75 pagine. A settembre - fanno sapere dalla catena della Grande distribuzione - sapremo che sanzioni pagheremo, ma le osservazioni emerse sono state di un cantiere regolare e in ordine, con la sola eccezione della mancanza dell'esposizione del cartellino identificativo da parte di poche unità del personale presente sul posto». Qualche lavoratore lo aveva dimenticato a casa, qualcun altro lo aveva ma senza specifiche indicazioni previste per legge. Irregolarità che i funzionari hanno contestato alle ditte che hanno in appalto il nuovo supermercato di Novara di settemila metri quadrati. «Ma i funzionari fanno il loro mestiere - precisano da Esselunga - è tutto il resto che non torna». Cioè? «Basta dire questo: l'idea di un superstore a Novara ci viene proposta nel
1999. Da lì in avanti abbiamo fatto partire tutti gli iter e le procedure burocratiche: nel
2004 abbiamo chiesto le autorizzazioni ambientali per l'argine che si sono concluse solo nel
2011. Nel
2006 otteniamo le autorizzazioni commerciali, nel marzo del
2011 chiediamo il permesso di costruire che ci viene rilasciato a fine luglio
2012. A
novembre iniziamo i lavori e a giugno il blitz».
Un'umiliazione l'avrebbe addirittura definita Caprotti. Ancora di più, aggiungono dal gruppo della Gdo «se si considerano i complimenti fatti per la gestione e la regolarità del cantiere». Parole, queste, che trovano conferma anche da ambienti del servizio ispezione lavoro della direzione territoriale di Novara. «Nessuno contesta i controlli che ci devono essere, ma non ci stupiamo del perché in Italia le aziende non riescono a resistere in questo periodo di crisi» spiegano da Esselunga. Un eccesso di vittimismo? «No, solo il racconto di quello che succede sempre quando una grande realtà imprenditoriale italiana ha piani di sviluppo, apre cantieri e spende soldi per investire».
26 luglio 2013 | 7:45
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“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
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