Le riforme e il debito

http://keynesblog.com/2013/06/19/le-rif ... #more-4419
..A distanza di tre anni, l’esperienza della Grecia parla da sé. Come ribadisce un nuovo report del Fmi, le riforme strutturali non sono riuscite a produrre gli effetti desiderati, in parte perché sono andate incontro a difficoltà politiche e di implementazione e in parte perché il loro potenziale di incrementare la crescita nel breve termine è stato ingigantito. Né tanto meno hanno funzionato le riforme del mercato del lavoro in Spagna. Niente di tutto questo giunge a sorpresa. Le riforme strutturali aumentano la produttività in pratica attraverso due canali complementari. Il primo: i settori a bassa produttività tagliano sulla manodopera. Il secondo: i settori ad alta produttività espandono e assumono più manodopera. Entrambi i processi sono necessari per far sì che le riforme aumentino la produttività a livello dell’intero sistema economico.
Ma quando la domanda aggregate è depressa – come nel caso della periferia europea – il secondo meccanismo, alla meglio, funziona a fatica. È facile capire perché: semplificare le procedure di licenziamento o l’avvio di nuove attività ha scarsi effetti sulle assunzioni quando le aziende hanno già un eccesso di capacità e difficoltà a trovare clienti. Dunque otteniamo soltanto il primo effetto, e quindi un aumento della disoccupazione.
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http://keynesblog.com/2013/06/18/il-pro ... #more-4407
... il rapido incremento dei livelli di debito pubblico deriva dal collasso delle entrate fiscali e dalle spese sociali, che sono aumentate durante la recessione quando sono stati attivati gli stabilizzatori automatici (es: cassa integrazione, ndt). Pericolose ripercussioni dal sistema bancario al debito sovrano, che sono emerse dopo l’inizio della crisi finanziaria, hanno ulteriormente indebolito i conti fiscali.
Da dove venivano i finanziamenti che hanno fatto esplodere il debito privato? Un aspetto particolare del processo di integrazione finanziaria europea dopo l’introduzione dell’euro è stato un deciso incremento nelle attività bancarie tra paesi. L’esposizione delle banche dei paesi del centro verso i paesi della periferia è più che quintuplicata tra l’introduzione dell’euro e l’inizio della crisi finanziaria....
..A distanza di tre anni, l’esperienza della Grecia parla da sé. Come ribadisce un nuovo report del Fmi, le riforme strutturali non sono riuscite a produrre gli effetti desiderati, in parte perché sono andate incontro a difficoltà politiche e di implementazione e in parte perché il loro potenziale di incrementare la crescita nel breve termine è stato ingigantito. Né tanto meno hanno funzionato le riforme del mercato del lavoro in Spagna. Niente di tutto questo giunge a sorpresa. Le riforme strutturali aumentano la produttività in pratica attraverso due canali complementari. Il primo: i settori a bassa produttività tagliano sulla manodopera. Il secondo: i settori ad alta produttività espandono e assumono più manodopera. Entrambi i processi sono necessari per far sì che le riforme aumentino la produttività a livello dell’intero sistema economico.
Ma quando la domanda aggregate è depressa – come nel caso della periferia europea – il secondo meccanismo, alla meglio, funziona a fatica. È facile capire perché: semplificare le procedure di licenziamento o l’avvio di nuove attività ha scarsi effetti sulle assunzioni quando le aziende hanno già un eccesso di capacità e difficoltà a trovare clienti. Dunque otteniamo soltanto il primo effetto, e quindi un aumento della disoccupazione.
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... il rapido incremento dei livelli di debito pubblico deriva dal collasso delle entrate fiscali e dalle spese sociali, che sono aumentate durante la recessione quando sono stati attivati gli stabilizzatori automatici (es: cassa integrazione, ndt). Pericolose ripercussioni dal sistema bancario al debito sovrano, che sono emerse dopo l’inizio della crisi finanziaria, hanno ulteriormente indebolito i conti fiscali.
Da dove venivano i finanziamenti che hanno fatto esplodere il debito privato? Un aspetto particolare del processo di integrazione finanziaria europea dopo l’introduzione dell’euro è stato un deciso incremento nelle attività bancarie tra paesi. L’esposizione delle banche dei paesi del centro verso i paesi della periferia è più che quintuplicata tra l’introduzione dell’euro e l’inizio della crisi finanziaria....