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E' tempo di una vera riforma degli ammortizzatori sociali.

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E' tempo di una vera riforma degli ammortizzatori sociali.

Messaggioda ranvit il 03/10/2008, 18:57

Da La Voce.it

ASPETTANDO LA RIFORMA DEGLI AMMORTIZZATORI
di Tito Boeri 01.10.2008
Sempre più immigrati compongono la nostra forza lavoro. Questo spiega come mai vi sono 300mila disoccupati in più rispetto allo scorso anno e al contempo è cresciuta anche l'occupazione. Ora è importante riformare il meccanismo degli ammortizzatori sociali. L'esperienza Alitalia insegna che, in Italia, solo una parte dei lavoratori riceve sussidi, mentre un'altra parte ne è totalmente esclusa.



Lunedì, mentre infuriava la tempesta sui mercati finanziari, sono usciti i nuovi dati Istat dell’indagine sulle forze lavoro. Sono dati importanti su cui occorre riflettere: nell’ultimo anno in Italia, la disoccupazione è aumentata di un punto percentuale. Anche l’occupazione è aumentata. Il fatto che aumentino (e in modo consistente) sia la disoccupazione che l’occupazione può apparire strano, ma si spiega soprattutto col forte incremento della popolazione immigrata, tutte persone che sono sul mercato del lavoro, come occupati o disoccupati. In ogni caso, ci sono oggi in Italia 300.000 disoccupati in più di un anno fa.

Da mesi si discute degli esuberi Alitalia, dai 3 ai 5000 lavoratori per cui sono stati previsti ammortizzatori sociali molto generosi (fino a 7 anni all’80% della retribuzione). Ma ci si dimentica di quel milione e settecentomila lavoratori disoccupati che non hanno un santo in paradiso, un premier che pur di far accettare la sua cordata è disposto a concedere trattamenti molto generosi. Solo un disoccupato su cinque in Italia riceve un sussidio di disoccupazione. Siamo alle soglie di una recessione nella quale il numero dei disoccupati potrebbe ulteriormente aumentare. Presto sentiremo anche i contraccolpi della crisi sui mercati finanziari con una stretta del credito all’impresa. Per questi motivi bisogna al più presto interrompere la pratica di dare ammortizzatori sociali molto generosi a pochi beneficiari. E’ tempo di fare una seria riforma degli ammortizzatori sociali in Italia.

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Vuoi vedere che anche questa riforma la dovrà fare il centrodestra?

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
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Re: E' tempo di una vera riforma degli ammortizzatori sociali.

Messaggioda borghinolivorno il 04/10/2008, 9:01

per le riforme del centro destra nell'area Lavoro, Assistenza, Sanità, Previdenza, si riveda il libro verde anche su questo forum viewtopic.php?f=17&t=355.

Idee fin troppe, sotto idee le solite (arrangiatevi...detto con molte cerimonie e perifrasi)..ma di riforma (molto costosa) degli ammortizzatori non c'è traccia, se non un utile indicazione:
- con le contribuzioni assicurative dobbiamo pensare a chi ha meno
- chi ha si arrangi con ulteriori previdenze integrative
- (se ho capito bene) i sussidiati (cioè i percettori di ammortizzatori sociali coe CIG, Mobilità, Disoccupazione) si devono dare da fare per trovare lavoro.

La partita in giro, compreso 'introduzione di ammortizzatori assistenziali di ultima istanza che non ci sono e nemmeno se ne parla, vale una vagonata di milioni...perchè occorre accudire alla riforma dell'esistente (levando il fin troppo assistenzialismo e corporativismo), estendere su nuovi lavoratori gli ammortizzatori (precari suvbordinati, coCoCo, P. Iva e perchè no, perfino lavoratori autonomi), garantire ammortizzatori sociali all'area dell'esclusione sociale, garantirsi che il nuovo Welfare non sia una voragine assistenziale ma una opportunità di inclusione sociale e lavorativa che i percettori si devono meritare attivandosi per uscire dallo stato di tutela sociale che gli puo' essere garantito, ristrutturare il rapporto tra stato-inps - regioni province e comuni per rendere coerenti politiche di erogazione e politiche di inclusione attive e di beneficienza sociale.

Non vedo grandi iniziative di nessuno su questi campi (ricordate la vecchia e grande commissione Onofri?) ne' della politica ne' del sindacato, ne' degli enti locali e regionali titolari di importanti competenze assistenziali e sulla materia lavori, semplicemente perchè è una partita capace di far leva al cambiamento dell'intero paese e alla ristrutturazione dei rapporti sociali.
Sono invece in campo crescenti iniziative per ripulire l'area attuale (tragicamente quasi esclusivamente derivata da crisi di medie e grandi industrie e fatta di "ex-garantiti" ) di percezione dei sussidi....si taglia per risparmiare, ma non si riforma.
Una società competitiva e in cui lo Stato fa sempre meno, mal si concilia con una società solidale che offre tutele per il diritto all'inclusione sociale.

Finchè lor signori si occupano poco di questi temi.....ma che siano temi trascurati dalle forze progressiste questo è grave...e che perfino i riformisti li eludano fa capire quando siano ancora lunga la strada per cambiare questo paese (e ovviamente i riformisti di questo paese).

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