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Piazza Affari, volumi giù del 32% dopo la Tobin Tax
Di Giuseppe DiVittorio

Piazza Affari, volumi giù del 32% dopo la Tobin Tax

Il controvalore degli scambi sui titoli tricolori è sceso di un terzo dopo l'introduzione della tassa sulle transazioni finanziarie. Il dato arriva dalla banca d’affari americana Morgan Stanley. Il calcolo è pregevole perché include tutte le sedi di negoziazione, non solo i mercati regolamentati ma anche le dark pool e gli scambi over the counter.

Una tendenza che, purtroppo, sembra destinata a crescere visto che nell’ultimo giorno di rilevazione gli scambi si sono ridotti del 36%. I periodi presi come riferimento vanno dal 2 gennaio al 20 febbraio (prima dell’introduzione della tassa ) e poi dal 1° fino al 15 marzo (ossia i 15 giorni successivi all'introduzione della Tobin Tax).

A fronte di una riduzione dei volumi è aumentata la concentrazione degli scambi. La Borsa Italiana, che prima dell’avvento della Tobin catalizzava il 72% degli scambi, ora polarizza il 91,6%. Questo fenomeno potrebbe avere degli effetti negativi sul gettito, visto che dai mercati non regolamentati, secondo le previsioni governative, dovrebbe arrivare il 70% delle entrate previste dalla tassa sulle transazioni finanziarie.

I cali più consistenti di volumi si verificano al mattino, in particolare nella prima ora di negoziazione, quando si verifica anche un allargamento del bid/ask spread e una riduzione del controvalore medio per singola operazione

fonte: http://www.milanofinanza.it/news/dettag ... 1323176837

Questo era ampiamente previsto. È come se un termometro, in grado di misurare la febbre con la precisione di un centesimo di grado in modo continuo, ora misurasse di tanto in tanto la febbre con la precisione di un grado o due, perché è stata messa una tassa per ogni misurazione fatta. Il risultato è una grossa scalettatura invece di una misurazione fine. E che uno va a farsi misurare la febbre altrove.