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Occupazione, l’Europa rallenta

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Occupazione, l’Europa rallenta

Messaggioda franz il 25/09/2008, 7:37

Occupazione, l’Europa rallenta
cresce la paura di perdere il lavoro

Dopo tre anni il tasso di disoccupazione del Vecchio Continente ha smesso di scendere e rischia di tornare a salire nei prossimi mesi. Decelera, dopo anni di boom, anche l’occupazione temporanea. I risultati del Labour Market Review della Commissione Europea.

Le prospettive non sembrano delle più rosee. Così, nella mente di chi pensa al lavoro, non ci sono buoni pensieri. Lo confermano anche i sondaggi condotti al di qua e al di là dell’Oceano Atlantico. Negli Stati Uniti, più della metà dei lavoratori pensa che, se dovessero malaguratamente perdere l'impiego, sarebbe molto difficile ritrovare lavoro. Lo stesso accade al di qua dell'oceano.

Nel Regno Unito, dove le stime parlano di un numero da capogiro (due milioni) per le persone che a fine anno potrebbero non avere un lavoro, una quota sempre più elevata di occupati comincia a temere per il proprio impiego. In Irlanda un terzo degli occupati a tempo pieno è preoccupata e non è certa, per colpa delle degenerate condizioni economiche, di mantenere il posto di lavoro. E neppure in Spagna l'economia tira più.

In Europa il tasso di disoccupazione, per la prima volta dopo tre anni, ha smesso di scendere e rischia di tornare a salire per la fine del 2008. Secondo i dati elaborati dalla Commissione Europea per il Labour Market Review, la crescita dell’occupazione è scesa allo 0,2 per cento nel secondo trimestre del 2008 con un tasso di disoccupazione stabilizzato ormai al 6,8 per cento.

In seguito alle incessanti turbolenze che attraversano i mercati finanziari e all'aumento dei prezzi delle materie prime, le economie del Vecchio Continente hanno cominciato a rallentare in maniera significativa. Soprattutto in Spagna, dove in particolare si è registrata una forte contrazione del settore delle costruzioni.

In Italia il tasso di occupazione già nel primo trimestre del 2008 aveva segnato una riduzione (-0,1%). Lo stesso era accaduto anche in Francia. In Germania e Regno Unito, la crescita dell’occupazione ha decelerato in maniera significativa solo nel secondo trimestre mentre in Polonia, in controtendenza, si è invece registrata un’evoluzione positiva.

L’indebolimento del mercato del lavoro europeo è anche evidenziato, dicono gli autori del rapporto della Commissione, dalla decelerazione dell’occupazione a tempo determinato che rappresenta la componente del mercato che più risente dei cicli economici. Dopo anni in cui era cresciuta a tassi tra il 4,5 per cento e il 5,4 per cento, ora mostra un ben più modesto 1 per cento.

In termini assoluti, rispetto ad un anno fa, ad ogni modo, gli occupati europei hanno registrato un incremento di 2,9 milioni di unità raggiungendo il totale di 227 milioni di occupati. La crescita si registra soprattutto nel settore dei servizi.

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