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Ancora derivati...

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Ancora derivati...

Messaggioda flaviomob il 29/01/2013, 13:18

http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/c ... anza-16559

Debiti e derivati, la mela marcia sta nella finanza


La vicenda Monte Paschi di Siena da alcuni giorni riempie le cronache. Si chiamano in causa comportamenti spregiudicati, l'ingerenza della politica, un sistema di potere «occulto»...

Verrebbe da dire magari fosse così. Perché parleremmo di alcune proverbiali mele marce in un sistema sano. Come avviene da diversi anni per ogni singolo scandalo e crisi che investe il mondo bancario e finanziario ci sentiamo ripetere che singole persone in posizione chiave si sono fatte abbagliare dalla cupidigia e hanno violato le regole del gioco.
E invece no. Lo scandalo Monte Paschi nasce dal seguire alla lettera le possibilità attualmente offerte dalla finanza. Ancora peggio. Dall'utilizzo di strumenti, procedure e meccanismi che interessano la gran parte del sistema bancario e finanziario.
Cos'è successo? In attesa di conoscere i dettagli della vicenda (se mai emergeranno), capiamo i meccanismi di funzionamento. Negli scorsi anni Monte Paschi si lancia in una serie di operazioni rischiose. Trading sui mercati finanziari per moltiplicare i profitti, la scalata a banca Antonveneta a un prezzo molto elevato, e via discorrendo. Poco importa la natura di queste operazioni, il fatto è che non vanno come sperato, e la banca accumula delle perdite.
Il problema è che quando si pubblicano i bilanci, gli azionisti non sono per niente contenti di vedere delle perdite. Vogliono dei profitti, anche sostanziali, altrimenti si arrabbiano con i manager e riducono loro gli stipendi e i bonus. E allora cosa si fa? Semplice, si «aggiusta» il bilancio per farlo sembrare migliore di quanto non sia in realtà.
Ho un debito di 100 euro con un mio amico, ma non voglio che si sappia in giro. E allora mi metto d'accordo con questo mio amico. Facciamo una scommessa. Io non gli devo più ridare i 100 euro, ma se entro tre anni il Frosinone non vince scudetto e Champions League dovrò restituirgliene 500. È una follia, mi direte. Le possibilità sono praticamente nulle e invece di dovergli 100 euro avrò un debito di 500. Sì, ma per me l'importante è il breve termine. Oggi posso dire in giro di non avere debiti, posso mostrare un bilancio scintillante. E il mio stipendio è legato a quanto brillano i miei numeri.
Tutto qui. In pratica la banca aveva un debito che grazie a un contratto derivato ha «spostato» su altre banche. Se e quanto questo debito riapparirà sui bilanci di Monte dei Paschi dipende da complicatissimi calcoli finanziari. Rimane il fatto che le grandi banche d'affari che costruiscono e vendono i derivati non sono delle sprovvedute. Nell'immediato hanno tolto dai bilanci di Monte Paschi il debito, ma nel medio periodo le possibilità che sia la banca senese a vincere non sono forse tanto distanti da quelle di vedere il capitano del Frosinone alzare la Champions cup da qui a tre anni (se vi interessa il linguaggio tecnico, Monte dei Paschi ha sottoscritto dei derivati chiamati swap che consentono lo scambio di due flussi di cassa, tipicamente un debito a tasso fisso con uno a tasso variabile).
Se in qualche modo questo meccanismo vi suona familiare, il principio è esattamente lo stesso dei derivati venduti agli enti locali in Italia, che hanno recentemente visto la condanna di quattro grandi banche nel processo contro il Comune di Milano. È esattamente lo stesso usato dalla Grecia per «abbellire» i bilanci pubblici ed entrare in Europa. È esattamente lo stesso usato da una buona parte delle grandi banche per fare sparire sotto il tappeto dei debiti subito prima di dovere pubblicare i bilanci semestrali. In questo modo il top management della banca mostra profitti a due cifre, gli azionisti sono contenti e i bonus si gonfiano.
Non sono poche mele marce, non è un abuso, non è uno scandalo e non è l'ingerenza della politica. È il normale funzionamento di questo sistema finanziario. Per favore, smettiamo di parlare di uno «scandalo Monte dei Paschi». È questa finanza a essere scandalosa. Non bisogna cambiare pochi manager che hanno tradito la fiducia dei risparmiatori. Bisogna cambiare, radicalmente, le regole del gioco dell'intero sistema finanziario. Introducendo una tassa sulle transazioni finanziarie, dei limiti e controlli sui derivati e via discorrendo. Come primo passo, come clienti scegliamo quelle banche che sostengono l'economia reale, e non affidiamo i nostri risparmi a chi se li va a giocare sul Frosinone campione d'Europa da qui a tre anni.

La riproduzione di questo articolo è autorizzata a condizione che sia citata la fonte: www.sbilanciamoci.info.


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Re: Ancora derivati...

Messaggioda mauri il 29/01/2013, 18:42

flaviomob ha scritto: È il normale funzionamento di questo sistema finanziario. Per favore, smettiamo di parlare di uno «scandalo Monte dei Paschi». È questa finanza a essere scandalosa. Non bisogna cambiare pochi manager che hanno tradito la fiducia dei risparmiatori. Bisogna cambiare, radicalmente, le regole del gioco dell'intero sistema finanziario. Introducendo una tassa sulle transazioni finanziarie, dei limiti e controlli sui derivati e via discorrendo. Come primo passo, come clienti scegliamo quelle banche che sostengono l'economia reale, e non affidiamo i nostri risparmi a chi se li va a giocare sul Frosinone campione d'Europa da qui a tre anni.


quindi missione impossibile, figurati se le persone, io per primo, sono così informate da quali sono le banche che sostengono l'economia reale, è come per il voto che si continua a votare i politici che fanno danni, prepariamoci a un altro bollone che fa fuori tutto e tutti e poi magari le cose cambiano perchè solamente così si cambiano le cose, si fa la rivoluzione ma dopo un po' si ritorna come prima, vizi e virtù rimangono nel dna
ciao mauri
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Re: Ancora derivati...

Messaggioda trilogy il 30/01/2013, 13:57

flaviomob ha scritto:http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/capitali/Debiti-e-derivati-la-mela-marcia-sta-nella-finanza-16559

Debiti e derivati, la mela marcia sta nella finanza

[..] Per favore, smettiamo di parlare di uno «scandalo Monte dei Paschi». È questa finanza a essere scandalosa. Non bisogna cambiare pochi manager che hanno tradito la fiducia dei risparmiatori. Bisogna cambiare, radicalmente, le regole del gioco dell'intero sistema finanziario. Introducendo una tassa sulle transazioni finanziarie, dei limiti e controlli sui derivati e via discorrendo. Come primo passo, come clienti scegliamo quelle banche che sostengono l'economia reale, e non affidiamo i nostri risparmi a chi se li va a giocare sul Frosinone campione d'Europa da qui a tre anni.

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Qua tutto il problema nasce da un acquisto, ad un prezzo esorbitante, di una banca da parte di un'altra banca.
Problema sollevato da diversi analisti finanziari già all'epoca. La vicenda è talmente complessa, e le cifre in ballo talmente grandi che è meglio non tirare conclusioni troppo affrettate: errore manageriale? altro? Aspettiamo gli sviluppi.
In ogni caso i derivati vengono poi, sembra per tappare i buchi. Ma Il problema è a monte. Se non c'erano i derivati, volendo, potevano essere utilizzati altri strumenti per ottenere lo stesso risultato.


Questa è una legnata di oggi... i derivati e non centrano questa è economia "reale" :mrgreen:

Saipem lancia il profit warning, valanga di downgrade dagli analisti

Oggi, 09:29

di Flavia Scarano

Precipita Saipem a Piazza Affari in scia al profit warning lanciato ieri sera. I titolo, escluso a lungo dagli scambi, è stato nuovamente sospeso per eccesso di ribasso per poi entrare in contrattazione con un calo del 38% a 18,61 euro, aggiornando i minimi da settembre del 2009. Gli effetti negativi si fanno sentire anche su Eni, la cui azione arretra del 4,66% a 18,41 euro.......

[..]Poco prima del lancio del profit warning era giunta notizia del collocamento curato da Bank of America di 9,97 milioni di azioni della controllata di Eni, pari al 2,3% della società, che secondo Bloomberg sarebbe stato effettuato ad un prezzo di 30,65 euro, ovvero nella parte bassa della forchetta (30,65-31,36 euro) prevista. Il collocamento sarebbe avvenuto per conto di un cliente istituzionale.....

Fonte: http://www.borse.it/articolo/ultime/Sai ... fresh_cens
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Re: Ancora derivati...

Messaggioda flaviomob il 30/01/2013, 16:32

Se non c'erano i derivati, volendo, potevano essere utilizzati altri strumenti per ottenere lo stesso risultato.


Quali? Certamente i derivati hanno permesso una notevole alterazione del bilancio, rispetto al quadro autentico. Quali altri strumenti hanno questa meravigliosa capacità?


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Re: Ancora derivati...

Messaggioda trilogy il 30/01/2013, 17:19

flaviomob ha scritto:
Se non c'erano i derivati, volendo, potevano essere utilizzati altri strumenti per ottenere lo stesso risultato.


Quali? Certamente i derivati hanno permesso una notevole alterazione del bilancio, rispetto al quadro autentico. Quali altri strumenti hanno questa meravigliosa capacità?


Molti tipi di contratto, perfettamente legali, se simulati, possono essere utilizzati per alterare un bilancio.
Ad esempio finti contratti di "compravendita azionaria" , che nella realtà sono dei contratti di "portage azionario".
Il problema non è il tipo contratto in se, ma l'uso che ne viene fatto.
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Re: Ancora derivati...

Messaggioda pianogrande il 30/01/2013, 17:26

Proposta di separazione tra banche commerciali e banche d'affari (speculative).
In pratica, se capisco bene, alle banche che trattano i risparmi dei cittadini sarebbe vietato fare investimenti di natura finanziaria (non commerciale).
A dire il vero, la cosa mi è chiara fino a un certo punto.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01 ... ne/482636/

Probabilmente, si vuole che chi consegna i propri risparmi a gente che li investe in crediti virtuali, lo sappia in partenza e non dopo il fallimento.
Un pericoloso comunista ha appena dichiarato che le banche fanno un gioco d'azzardo nel quale se va bene vincono loro e se va male perdono i risparmiatori (ed i contribuenti, aggiungo io).
Forse il fanatico estremista ha trovato il modo di chiarire il concetto.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Ancora derivati...

Messaggioda trilogy il 30/01/2013, 17:50

pianogrande ha scritto:Proposta di separazione tra banche commerciali e banche d'affari (speculative).
In pratica, se capisco bene, alle banche che trattano i risparmi dei cittadini sarebbe vietato fare investimenti di natura finanziaria (non commerciale).
A dire il vero, la cosa mi è chiara fino a un certo punto....


Questa è una norma condivisibile, richiesta da più parti.
Era già prevista nella normativa americana del 1933 lo Glass-Steagall Act , abrogato nel 1999.

vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/Glass-Steagall_Act

Uno dei problemi pratici è, come attuare la separazione tra le due attività senza far subire perdite agli attuali azionisti. Questo perchè, nonostante i casi di cronaca, l'attività di investment banking e di trading è nel complesso molto redditizia per le banche, anche se soggetta a forti oscillazioni. Quella di credito lo è molto meno. Quindi i prezzi delle azioni bancarie attuali potrebbero subire forti variazioni in applicazione di una normativa del genere.
E' un passaggio che va gestito con la dovuta cautela per evitare nuovi terremoti sui mercati finanziari.
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Re: Ancora derivati...

Messaggioda flaviomob il 30/01/2013, 19:02

Sì ma se un contratto viene utilizzato per "falsificare" o comunque alterare un bilancio, quale possibilità di controllo esiste?


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: Ancora derivati...

Messaggioda trilogy il 30/01/2013, 23:00

flaviomob ha scritto:Sì ma se un contratto viene utilizzato per "falsificare" o comunque alterare un bilancio, quale possibilità di controllo esiste?


I controlli ci sono, forse anche troppi. ma può essere molto difficile scoprire l'imbroglio.
Dipende da molti fattori: quanto è grande l'impresa, quanto è diversificata, in quanti paesi opera, se tratta prodotti reali o immateriali, quanto è tecnicamente bravo chi falsifica, quanta gente è coinvolta nell'imbroglio, se quella tecnica di falsificazione è già stata utilizzata in passato da altri, ed quindi è conosciuta, o è una novità assoluta.

Quello che può mettere in allarme, è che in un bilancio alterato c'è sempre qualche incongruenza, qualche cosa di stonato nei numeri, qualche cosa che razionalmente non convince. Trovare dov'è il trucco, però è un altro discorso.
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Re: Ancora derivati...

Messaggioda franz il 31/01/2013, 8:18

trilogy ha scritto:Quello che può mettere in allarme, è che in un bilancio alterato c'è sempre qualche incongruenza, qualche cosa di stonato nei numeri, qualche cosa che razionalmente non convince. Trovare dov'è il trucco, però è un altro discorso.

Puo' essere interessante sapere che ho esperienza diretta di casi in cui il fisco in altri paesi assume personale altamente specializzato che prima faceva queste cose per le società finanziarie o le banche, in modo da avere conoscenze dirette di questi meccanismi. Un po' come una ditta di sicurezza (o l'FBI) che assume hackers per testare la sicurezza dei sistemi o come assumere un prestigiatore o un illusionista per scovare gli pseudo santoni con i loro trucchi. Naturalmente avviene anche l'opposto e grandi società finanziarie possono assume ex personale dell'amministrazione tributaria, per essere al corrente delle loro tecniche d'indagine e della prassi seguita nei vari casi. C'è una lotta infinita. Tornando ai derivati pero' ritengo che la loro complessità intrinseca possa essere usata anche come alibi (un alibi oggettivo pero') perché molti nella banca o nell'ente che li ha usati possono trincerarsi dietro la scusa che "non sapevano" e quindi non essere accusati di una falsificazione volontaria. Alla fine dimostrare penalmente o civilmente che l'uso delderivato era veramente finanizzato (quindi doloso) alla distorsione del valore di bilancio puo' essere veramente difficile. Al massimo si riesce ad accusarli di un uso sconsiderato di un oggetto di cui non si conoscono gli effetti (quindi cattiva amministrazione).
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