flaviomob ha scritto:E' difficile parlare di premiare il merito in un paese che tanto spesso nella sua storia unitaria ha scelto di dare il potere alla parte peggiore, magari facendosi scudo di vari alibi (tra cui l'anticomunismo con cui persino Totò Riina si cimentò nel 1994).
È il famigerato "conflitto di interessi" (condannato a parole) la molla principale a spingere molta gente "a darsi alla politica" o a sostenere chi si propone in Parlamento.
Si vorrebbe combatterlo e si vorrebbe risolverlo con una legge! Cioè si vorrebbe legiferare per indicare un comportamento da tenere per far sapere a tutti che si perseguirebbe il bene comune!
I nostri rappresentanti hanno bisogno di una legge per dimostrare che possiedono etica?!
'Mmazza che signori, "al di sopra di qualsiasi sospetto e di umana debolezza", eletti a nostra rappresentanza!
Il conflitto di interessi è rimasto irrisolto perché è irrisolvibile, ed esso è irrisolvibile perché non è ricevibile dalle parti interessate: si arriva a "vendere l'anima al diavolo" per il potere e per fare i porci comodi e poi ci si lascerebbe prendere dai buoni propositi per l'interesse della collettività o dagli scrupoli di coscienza?
Questo si può dire in un pubblico comizio, in piazza o in TV (e pure in Parlamento), ma in Italia
non si fa nessuna legge se non si è già trovato il modo per aggirarla!Il concetto di "meritocrazia", nel nostro Stato, serve solo per zittire coloro che avrebbero qualcosa da dire sulle attribuzioni di premi o sulle deliberazioni di nomine o di promozioni nella carriera, fatte in assoluta libertà a persone ben precise, discriminandone altre per ragioni discutibili: il merito lo stabilisce il più delle volte una Commissione, i cui membri, espressione del potere dominante al momento, scelgono secondo insindacabili giudizi di affari celati, di simpatia personale, di contropartite varie.
flaviomob ha scritto:in alcuni casi si è scelto deliberatamente il peggio per decenni ed è impossibile, con una simile classe dirigente, anche solo ipotizzare di selezionare "il meglio" per gli altri ranghi quando il vertice della piramide è talmente compromesso...
Non dimentichiamoci che la piramide più alta delle altre, quella costruita sulla spiritualità e che conferisce il più alto potere sui suoi credenti, fa sentire la sua "presenza" (ed il suo fascino) in Italia da millenni.
