"L'Italia non conta piu' nulla"

...come almeno molti di coloro che vivono all'estero avvertono da tempo. E' proprio questa la sensazione. Contiamo poco. Sempre meno. Non facciamo piu' parte dei Grandi (si, lo siamo stati per un poco). In Europa ci sono le grandi democrazie (Germania, Francia, UK), poi un gruppo di Paesi emergenti come la Spagna ma anche qualche paese dell'Est europeo, paesi che attirano l'attenzione per il loro potenziale piu' che per l'attualita'. Sono le promesse. Poi ci sono quelli che inseguono, inclusi noi che pero' andiamo a marcia indietro. E' triste da accettare per chi era un bambinio quando "la lira era una moneta forte" e c'era il boom economico, ma e' cosi'. Il nostro declino e' uno dei piu' marcati del mondo. Ci sono isole di eccellenza in Italia (come in moltissimi paesi, anche se tendiamo a dimenticarlo) ma il volano si sta fermando per molte di queste in una situazione politico-istituzionale patetica.
da Repubblica http://www.repubblica.it:
Il presidente della Cir, a un convegno dell'Aspen Institute, usa parole forti
per descrivere il decadimento del nostro Paese sulla scena internazionale
De Benedetti: "Non contiamo nulla
Italia fuori dagli schermi radar"
La ricetta dell'Ingegnere contro il declino: riscoprire la sponda Sud del Mediterraneo
Carlo De Benedetti
ROMA - "Dobbiamo fare un piccolo atto di umiltà e prendere atto del fatto che non contiamo più nulla. L'Italia è un paese che è stato cancellato dagli schermi radar del mondo. Con l'eccezione del nostro passato, se arrivasse uno tsunami e non ci fosse più l'Italia, nessuno se ne accorgerebbe". Lo ha dichiarato il presidente del gruppo Cir, Carlo De Benedetti, intervenendo al convegno dell'Aspen Institute - in corso a Roma - sulle relazioni tra Italia e Israele.
Parole forti, quelle di De Benedetti. Che ha proseguito così: "Recentemente sono stato negli Stati Uniti e per la prima volta da anni nessuno mi ha chiesto nulla su cosa accade nel nostro Paese". Tra le cause di questo arretramento a livello internazionale, a suo giudizio, ci sono "un po' l'allargamento del mondo e un po' il fatto che nessuno, nè Confindustria, nè i sindacati, nè i governi si è posto il problema di cosa l'Italia vuole fare da grande in un mondo che è cambiato".
Una possibile soluzione, secondo il numero uno della Cir, può venire dalla "sponda Sud del Mediterraneo". "Abbiamo - ha detto - una sponda naturale che è il Sud del Mediterraneo dove potremmo esportare conoscenze, tecnologie cultura. Per le nostre imprese, per lo più medio-piccole, la Cina e l'India sono paesi lontani e costosi. Noi abbiamo una Cina vicina: il Sud del Mediterraneo, a partire da Israele".
Un paese dal quale, secondo De Benedetti, possiamo imparare molto e i cui imprenditori guardano a noi "soprattutto dal punto di vista del marketing e del management perchè ci trovano simpatici". Qualità che, unite all'eccellenza di Israele dal punto di vista scientifico e tecnologico, potrebbero dare luogo "a una buona combinazione".
da Repubblica http://www.repubblica.it:
Il presidente della Cir, a un convegno dell'Aspen Institute, usa parole forti
per descrivere il decadimento del nostro Paese sulla scena internazionale
De Benedetti: "Non contiamo nulla
Italia fuori dagli schermi radar"
La ricetta dell'Ingegnere contro il declino: riscoprire la sponda Sud del Mediterraneo
Carlo De Benedetti
ROMA - "Dobbiamo fare un piccolo atto di umiltà e prendere atto del fatto che non contiamo più nulla. L'Italia è un paese che è stato cancellato dagli schermi radar del mondo. Con l'eccezione del nostro passato, se arrivasse uno tsunami e non ci fosse più l'Italia, nessuno se ne accorgerebbe". Lo ha dichiarato il presidente del gruppo Cir, Carlo De Benedetti, intervenendo al convegno dell'Aspen Institute - in corso a Roma - sulle relazioni tra Italia e Israele.
Parole forti, quelle di De Benedetti. Che ha proseguito così: "Recentemente sono stato negli Stati Uniti e per la prima volta da anni nessuno mi ha chiesto nulla su cosa accade nel nostro Paese". Tra le cause di questo arretramento a livello internazionale, a suo giudizio, ci sono "un po' l'allargamento del mondo e un po' il fatto che nessuno, nè Confindustria, nè i sindacati, nè i governi si è posto il problema di cosa l'Italia vuole fare da grande in un mondo che è cambiato".
Una possibile soluzione, secondo il numero uno della Cir, può venire dalla "sponda Sud del Mediterraneo". "Abbiamo - ha detto - una sponda naturale che è il Sud del Mediterraneo dove potremmo esportare conoscenze, tecnologie cultura. Per le nostre imprese, per lo più medio-piccole, la Cina e l'India sono paesi lontani e costosi. Noi abbiamo una Cina vicina: il Sud del Mediterraneo, a partire da Israele".
Un paese dal quale, secondo De Benedetti, possiamo imparare molto e i cui imprenditori guardano a noi "soprattutto dal punto di vista del marketing e del management perchè ci trovano simpatici". Qualità che, unite all'eccellenza di Israele dal punto di vista scientifico e tecnologico, potrebbero dare luogo "a una buona combinazione".