Ma davvero non si puo' ridurre l'Irpeg, semmai azzerandola, per gli utili reinvestiti??? Ma quanto incassa lo Stato da questa tassa? Ma ci si rende conto che reinvestendo si creano posti di lavoro riducendo la spesa del welfare?
http://www.corriere.it/economia/12_sett ... 0e44.shtml
L PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA GIORGIO SQUINZI AGLI STATI GENERALI DEL NORD
Squinzi: «Stiamo morendo di fisco,
rinunciamo agli incentivi »
La richiesta del presidente di Confindustria, d'accordo con la proposta della Lega di eliminare i sussidi alle imprese decotte
Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi condivide la proposta leghista di uno stop agli incentivi per le imprese senza futuro, utilizzando il denaro risparmiato per ridurre il carico fiscale per le imprese. «No all'accanimento terapeutico, condivido in pieno - ha detto Squinzi intervenendo agli Stati generali del nord - il punto tre del manifesto di Maroni».
IL MANIFESTO - «Non diamo più incentivi alle imprese? va benissimo - ha precisato Squinzi, anche perché - su trenta miliardi totali alle imprese private ne vanno solo tre, il resto va alle imprese del settore pubblico». Quindi «siamo pronti a rinunciarvi, ritornateceli sotto un minore carico fiscale. Stiamo morendo sotto il carico fiscale: l'incidenza fisco è del 57 per cento, in Germania venti punti in meno. Stiamo morendo di questo» ha ripetuto il numero uno di Confindustria.
EMERGENZA - «Ora siamo in una fase di emergenza - ha spiegato Squinzi - e bisogna recuperare credibilità. Però nella prossima legislatura non possiamo andare avanti in questo modo: abbiamo bisogno di politica, di una politica vera». Sulla pressione fiscale, il numero uno degli industriali è stato chiaro: «La pressione fiscale che stiamo vivendo sarà anche necessaria per raddrizzare i conti dello Stato, ma il grosso peso lo stanno portando le imprese e i privati cittadini». Con la prossima legislatura, secondo Squinzi «bisogna avere un approccio diverso per creare le condizioni perché imprese possano andare avanti e produrre ricchezza».
CAMUSSO - L'Italia nella crisi è «un paese impaurito e impoverito» e non si può continuare a parlare solo di tagli e rigore, dice da Roma la leader della Cgil, Susanna Camusso, aprendo un evento per il 106esimo anniversario della fondazione del sindacato. «Il paese è impaurito e impoverito - ha detto la Camusso e non si può continuare a raccontargli che ci sono solo tagli e rigore. Bisogna dare delle prospettive».
Redazione Online29 settembre 2012 | 18:49