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Monti, la guerra fiscale, lo Stato vero ladro

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Monti, la guerra fiscale, lo Stato vero ladro

Messaggioda franz il 19/08/2012, 13:50

Oscar Giannino. Parole forti in risposta ad altrettante parole forti.


Mario Monti ha detto che l'evasione fiscale ci pone in uno stato di guerra, devasta l'immagine nazionale all'estero. È una considerazione aspra, per riflettere sulla quale mi aiuto con una pubblicità che oggi mi ha molto colpito. È a pagina intera sul Corriere della sera, è dell'azienda di filati e tessuti di Brunello Cucinelli, marchio che negli ultimi anni si e' affermato nell'alto di gamma di lane e cachemire associato al pregio di una fattura totalmente made in Italy. La pubblicità propone alcuni modelli che indossano capi Cucinelli, sul lungo ponte che collega Civita di Bagnoregio alla vallata sottostante. "L'essenza dell'etica si realizza nello Stato", declama il claim scelto da Cucinelli. Ma, prima domanda: è così ed è giusto pensarla così? Seconda domanda: a maggior ragione nell'Italia di oggi, è così? Perchè questa è una delle questioni essenziali legate alle parole di Monti sull'evasione.

La scelta di Cucinelli mi ha colpito, perchè conoscendo l'imprenditore e il progetto "umano" della sua impresa al quale tiene molto, sono rimasto quasi allibito da tale soprassalto hegeliano. Cucinelli persegue infatti un modello d'impresa-comunità di valori che affonda le sue radici per metà nello spirito olivetano degli ordini ecclesiali impegnati nel lavoro e nelle cose del modo - vedi come ha recuperato il borgo medioevale in cui l'impresa è insediata - e per l'altra metà nello spirito olivettiano, dell'indimenticato Adriano Olivetti che da decenni è simbolo di un fare impresa compenetrato alla condizione di soddisfazione e compartecipazione del lavoratore e dell'intera comunità di stakeholders (anche al costo di mandare l'impresa all'aria, è da sempre la mia critica a chi rimpiange Olivetti come imprenditore "comunitarista"). In altre parole, il modello-Cucinelli mi è sempre sembrato tutt'altra cosa che un inchino allo Stato, espressione realizzata della suprema etica civile, intesa come quella pubblica e decisa dallo Stato. Com'è ovvio, per chi come me si è fortificato negli anni nella convinzione hayekiana, lo Stato per definizione non è affatto l'ente che realizza l'essenza dell'etica. Lo Stato è solo il criticabilissimo e transeunte attore che cristallizza in norme, regolamenti, reti di competenze e autorità pubbliche, amministrative e giudiziali, l'evoluzione di un patto sociale che non è affatto liberamente contratto dai cittadini, sui quali lo Stato esplica la sua sovranità. Le verifiche del fondamento di sovranità delegata avvengono ormai a secoli di distanza, non siamo più ai frequenti rivolgmenti costituzionali delle "Trenta Gloriose".

Ma non voglio tediare nessuno con le mie convinnzioni in Teoria di filosofia del diritto. Basti dire che per chi la pensa come me per definizione lo Stato non è, non deve e non può essere quel che sta scritto nella pubblicità Cucinelli. Tanto meno poi quando lo Stato di cui si parla non è lo strumento generale inverante lo spirito della storia di cui parlavano Hegel, gli idealisti e gli organicisti romantici incubatori del nazionalismo successivo. Quando dall'empireo delle idee scendiamo al concreto e parliamo dello Stato italiano di oggi, allora la frase di Cucinelli è ma-ni-fe-sta-men-te falsa, qualunque cosa possiate pensare di Hegel e di Hayek. Lo Stato italiano è ladro di immani risorse e con le sue norme e la sua griurisprudenza asimmetrica pone il suo furto al di sopra delle impugnative e rivalse ordinamentali che dovrebbero essere riservate a noi cittadini che non tali non siamo più, stante che siamo regrediti alla condizione di sudditi.E ciò è purtroppo ancor più pazzescamente vero proprio nella materia tributaria di cui parla Monti. Il premier ieri ha evocato la guerra proprio per giustificare le "misure forti" - così le ha chiamate - messe in campo contro gli evasori fiscali. Ma qui non siamo affatto di fronte ad alcune forzature recenti, introdotte perchè gli evasori nella loro pervicacia non abbassano le penne. Lo Stato da decenni ha organizzato la struttura del suo prelievo e della sua spesa in maniera opaca e discrezionale, da sempre non rispetta la Costituzione agli articoli 23 e 53 che disciplinano i fondamenti del fisco, lo Statuto del contribuente, il fondamento costituzionale al diritto a un equo giudizio da parte di un giudice terzo, prassi sconosciuta al contenzioso tributario.

Lo Stato fiscale italiano nasce come ladro, non lo diventa per reazione ai cattivi evasori. Tanti evasori totali nei decenni hanno trovato piena giustificazione del loro operato nel comportamento concreto di uno Stato ladro che si voltava dall'altra parte. È probabile che l'imprenditore Cucinelli pensi di svolgere un ruolo da pubblicità-progresso, associando il suo marchio all'inno statalista. Gli faccio i mie auguri. Ma un premier dovrebbe saperlo che solo con un nuovo patto riscritto dalle fondamenta tra Stato e contribuenti, chi sta al comando pubblico potrà forse un domani dare ai contribuenti dei ladri. Perchè al momento chi spoglia di più il Paese è lo Stato, e chi ne è alla testa dovrebbe non dimenticarlo mai. Il contrasto agli evasori avrà altro successo se ne cambiamo insieme il fondamento, restituendo allo Stato un ruolo meno rapace e asimmetricamente "al di sopra della legge"!
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Re: Monti, la guerra fiscale, lo Stato vero ladro

Messaggioda pianogrande il 20/08/2012, 9:58

Tutti ladri nessun ladro.
Ci voleva tutta quella patafiala per dirlo?
Ma che noia!

Monti sta facendo qualcosa per redimerlo, lo stato.
Qualcosa.
Qualche imprenditore si permette di usare lo stato come sede (auspicabile, almeno) dell'etica.

A Giannino tutto questo dà fastidio.

Meglio avere qualcuno da accusare per giustificare le proprie malefatte (non di Giannino, per carità).

Se lo stato diventasse sede di etica, per gli evasori non ci sarebbe più giustificazione.

Loro hanno bisogno di stramaledirlo lo stato.

Lo stesso stato che gli fornisce gratis (a spese dei contribuenti) strutture, servizi, assistenza sanitaria ........

Non gli levate il governoladro neanche su una pubblicità se no quelli affogano.
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Re: Monti, la guerra fiscale, lo Stato vero ladro

Messaggioda franz il 20/08/2012, 12:31

tutto ok, ma spero che nessuno reclami uno stato etico. http://it.wikipedia.org/wiki/Stato_etico
Magari un comportamento corrispondente a quanto si predica, soprattutto da parte di chi razzola male.
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Re: Monti, la guerra fiscale, lo Stato vero ladro

Messaggioda ranvit il 24/08/2012, 9:58

Giannino ha ragione! Stop!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Monti, la guerra fiscale, lo Stato vero ladro

Messaggioda pianogrande il 24/08/2012, 11:09

ranvit ha scritto:Giannino ha ragione! Stop!


Giusto? (Senza stop).

Chi paga le tasse a un governoladro è un cittadinocomplice o addirittura mandante.
Chi paga le tasse avvelena anche te.
Digli di smettere.
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Re: Monti, la guerra fiscale, lo Stato vero ladro

Messaggioda ranvit il 24/08/2012, 11:13

Leggi meglio quello che dice Giannino!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Monti, la guerra fiscale, lo Stato vero ladro

Messaggioda pianogrande il 24/08/2012, 11:31

Ho riletto ed attribuisco a Giannino un potere diluente che rasenta la genialità.
Alla fine, tolto il contorno, quello che ci tiene a dire lo riporto qui sotto:

"Tanti evasori totali nei decenni hanno trovato piena giustificazione del loro operato nel comportamento concreto di uno Stato ladro che si voltava dall'altra parte"

Siamo all'inchino ai ladri (che rubano i miei soldi e quelli di chi paga come me).

Ha ragione?

Per me è solo uno che si guadagna da vivere con questi mezzucci e fregandosene del danno che fa.

Questo articolo non è un contributo al miglioramento del livello etico e civile e culturale del nostro paese.

Per me è una delle tante schifezze della stampa spazzatura,
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Re: Monti, la guerra fiscale, lo Stato vero ladro

Messaggioda franz il 24/08/2012, 12:47

Invece sei tu che non capisci.
L'affermazione di Giannino NON è una giustificazione delll'evasione.
Ripetitilo pure 100 volte sulla lavagna. ;)
Capire motivi ed alibi non significa giustificare.
Oppure uno è credibile solo se prima uccide 100 evasori portandone qui la testa mozzata e ne impala altri 100, portando altri trofei per la pubblica soddisfazione?
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Re: Monti, la guerra fiscale, lo Stato vero ladro

Messaggioda pianogrande il 24/08/2012, 15:46

Mah!

Non mi sono mai rifiutato di sforzarmi di capire (né di riconoscere quando sbaglio).

Stavolta proprio non ci arrivo.

Se avverrà il miracolo non mancherò di postarlo con tante scuse.
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Re: Monti, la guerra fiscale, lo Stato vero ladro

Messaggioda trilogy il 12/09/2012, 9:29

Befera, liberate le imprese dai pm

Col tintinnar di manette ai presunti evasori si è andati fin troppo oltre. Se si continua su questa strada si rischia di far scappare investitori e capitali. La notizia è che stavolta a sostenere questa tesi non è il solito politico liberista fuori dal coro, ma direttamente lo sceriffo che a quegli stessi evasori da quattro anni dà una caccia senza quartiere: Attilio Befera.

Il numero uno dell’Agenzia delle Entrate è stato ascoltato ieri in Commissione Finanze della Camera, dove è appena iniziato l’iter della delega fiscale, provvedimento che si era arenato per mesi proprio perché il Capo dello Stato aveva chiesto, e ottenuto, che dal testo fosse cancellata una norma che riconosceva la non punibilità penale dell’elusione fiscale. Sulla questione Befera è stato diretto.

Da Milanofinanza: http://www.milanofinanza.it/news/dettag ... 20dai%20pm
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