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Stessa spiaggia, stessi privilegi.

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Stessa spiaggia, stessi privilegi.

Messaggioda pianogrande il 03/08/2012, 8:54

Nooo!!
Una regolare gara nooo!!
Sarebbe la rovina.

http://viaggi.repubblica.it/articolo/lo ... f=HREC1-12

Questi prepotenti arroganti che straguadagnano con gli stabilimenti balneari e bloccano le spiagge (diventa un problema fare una passeggiata, altro che cinque metri dalla battigia) vogliono le concessioni garantite ed a prezzi light.
Altrimenti?
Altrimenti arrivano gli stranieri con i quali non si può competere.
Perché non si può competere?
Perché, per le concessioni sono disposti a pagare.
Orrrrrrore!!

La competitività, il mercato gobalizzato, la flessibilità ........ tutte balle che vanno benissimo per metterlo in quel posto ai lavoratori dipendenti ma guai toccare i privilegi, le regalie, gli abusi, della nobiltà.

Per fortuna, le spiagge non si possono delocalizzare.
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Re: Stessa spiaggia, stessi privilegi.

Messaggioda ranvit il 03/08/2012, 9:40

http://viaggi.repubblica.it/articolo/lo ... f=HREC1-12

IL CASO
Lo sciopero dell'ombrellone
di Elsa Vinci

Il 3 agosto, per due ore, niente sdraio fino alle 11. Dalla Versilia a Cesenatico, in tutta Italia. Per protesta contro l'asta per le concessioni

«Perché chiudo gli ombrelloni? Nel mio stabilimento in Versilia ho investito una vita e 500 mila euro. Nel dicembre 2015 scade la licenza in concessione. Secondo una direttiva europea il mio «lido» lo avrà chi vince una gara. Ma io mi troverò davanti un magnate russo. Come combatto? Perdo tutto. E le nostre spiagge smarriranno l'italianità». Massimo Ronzi, vicepresidente di Assobalneari- Confindustria, è l'animatore della serrata che, per la prima volta e in piena alta stagione, attraversa le coste italiane dalla Liguria alla Calabria e, tornando su, fino a Jesolo. Oggi ombrelloni chiusi dalle 9 alle 11,
sciopero di tre ore, contro le aste europee. Garantiti i servizi di salvataggio.

Contro la direttiva Bolkestein che impone di mettere in gara le concessioni demaniali marittime, c'è chi minaccia di bloccare autostrade e stazioni con pattini e attrezzi da spiaggia, tuttavia i dirigenti delle associazioni di categoria assicurano una protesta capillare ma light. I balneari sono in Italia 28.872, si prevede una partecipazione «del quaranta per cento». E questo sarebbe solo il primo degli appuntamenti contro la direttiva che sarà recepita dal governo con un decreto già in cantiere. «Uno tsunami per gli stabilimenti a gestione familiare», afferma Ronzi.

Lo sciopero esplode in Versilia, si annuncia totale nelle coste marchigiane e abruzzesi. Molti dei 1.300 gestori dei lidi in Liguria negheranno un po' d'ombra ma offriranno ai clienti focaccia, cocomero e caffè. A Genova tutti gli stabilimenti di Corso Italia partecipano alla serrata. «Il nostro è uno sciopero simbolico, contro un disastro per il territorio e il turismo», dicono. In Veneto la protesta coinvolge anche i chioschi, afferma Lorenzo Vallese, di «Veneto chioschi»(Confesercenti). Ombrelloni chiusi in parecchie spiagge dell'Emilia Romagna, non partecipano Rimini e Riccione ma aderiscono i lidi di Milano Marittima e Cesenatico. La Cna sta dalla parte dei balneari, per questo offre una diretta Twitter per seguire la protesta nel Ravennate, da Casalborsetti a Tagliata.


«Acceleriamo il confronto per il riordino della materia - dice Maurizio Melucci, assessore al
Turismo dell'Emilia Romagna, regione che sconta le conseguenze del recente terremoto. «Lo sciopero degli ombrelloni - aggiunge - è una forma civile di protesta per far comprendere al pubblico italiano i problemi legati alla direttiva Ue». Il terrore dei balneari è che dal primo gennaio 2016 alle aste europee si presentino «multinazionali, compagnie di tour operator, gruppi industriali, magnati internazionali». Troppo forti da combattere. Il Consorzio riviera toscana lamenta che «il governo non difende la realtà di imprese familiari né gli interessi degli stessi italiani». In fatto è che il governo Monti pare stia preparando un decreto a porte chiuse. «Dal 23 febbraio non c'è nessun confronto», denuncia Assobalneari. Cosa chiede la categoria? «Almeno un diritto di prelazione sul lido che va all'asta. E certamente vogliamo un incontro con i ministri. La crisi è arrivata pure in spiaggia». A giugno e luglio, rispetto al 2011, nelle quindici regioni bagnate dal mare si registra «un calo che va dal 5 al 40 per cento», afferma il Sindacato italiano balneari che associa 10 mila imprese.

«Vogliamo dare un segnale forte al governo - spiega Riccardo Borgo, presidente del Sib - perché metta in atto provvedimenti a salvaguardia delle trentamila aziende e degli oltre seicentomila lavoratori del settore ». Ieri l'Italia dei Valori ha depositato alla Camera una proposta di legge contro la direttiva Bolkstein. «Avrà effetti devastanti », dichiara Antonio Di Pietro. Dopo la serrata, il prossimo atto l'11 agosto, è previsto una specie di flash mob: alle 16,30 in tutti i lidi italiani chiamata generale per un tuffo in mare.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Stessa spiaggia, stessi privilegi.

Messaggioda Robyn il 03/08/2012, 11:16

Queste cose,come per esempio liberalizzare le spiagge,o privatizzare l'acqua,significa che l'Italia non è un paese liberale
L'Italia è un paese che crede di essere liberale,ma non sà essere liberale,perchè non è culturalmente predisposto
Per esempio posso liberalizzare i monopoli naturali?no,perche rischio di creare una rendita monopolistica ed un'aumento dei prezzi.Posso liberalizzare le professioni?sì,perche al posto del tirocinio posso far fare un corso e dopo un'esame si può esercitare.Posso liberalizzare ciò che non è monopolio naturale ?si,ma se liberalizzo ciò che non è monopolio naturale e quindi stimolo di più la concorrenza non posso ridurre i redditi dei lavoratori per fare prezzi più bassi perche si danneggerebbe la domanda e la libertà economica dei lavoratori,e a protezione dei lavoratori c'è il ccnl.Quindi bisogna investire ed innovare per essere competitivi.Posso liberalizzare l'acqua?no,al massimo posso dare in appalto ai privati la manutenzione dei tubi.La mancanza di una cultura sul liberalismo che è attenta alle istanze sociali,ne alimenta una in contrapposizione che poi travolge tutto ciao robyn
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Re: Stessa spiaggia, stessi privilegi.

Messaggioda franz il 03/08/2012, 14:44

pianogrande ha scritto:Altrimenti?
Altrimenti arrivano gli stranieri con i quali non si può competere.
Perché non si può competere?
Perché, per le concessioni sono disposti a pagare.
Orrrrrrore!!

In effetti dovendo dare spiagge in concessione l'ente pubblico potrebbe guardare a piu' parametri:
a) il prezzo offerto per la spiaggia (chi vuole competere offre di piu' ma questo potrebbe significare sdraio ed ombrelloni piu' cari
b) il prezzo che il concessionario si impegna a fare al pubblico.
Si potrebbe anche pesare i due dati, per avere un indice che medi le due cose.
A parità di prezzi al pubblico, chi offre di piu' allo stato è preferibile.
A parità di prezzo allo stato, chi fa pagare meno al pubblico è preferibile.
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Re: Stessa spiaggia, stessi privilegi.

Messaggioda pianogrande il 03/08/2012, 15:34

Franz.
Attualmente non c'è limite per i prezzi al pubblico.
Diciamo che, rispetto ala situazione attuale in cui limiti non ce ne sono, qualcuno che paghi di più è giusto che abbia la precedenza su chi vuole la concessione quasi gratis e per decinaia e decinaia di anni.

Te lo immagini lo stato che si mette a controllare i prezzi?
Te le immagini le motivazioni portate dai gestori per ottenere una deroga?

Caos su caos e corruzioni su corruzioni ed a pagare sempre gli stessi.
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Re: Stessa spiaggia, stessi privilegi.

Messaggioda franz il 03/08/2012, 16:22

pianogrande ha scritto:Attualmente non c'è limite per i prezzi al pubblico.
...
Te lo immagini lo stato che si mette a controllare i prezzi?

Eppure per beni pubblici dati in concessione occorrerebbe un certo controllo.
Il listino dei prezzi è esposto al pubblico, dovrebbe essere depositato in capitaneria o altro ente pubblico.
Dovrebbe essere controllato che non si creino cartelli (tutti lo stesso prezzo, alto) e non serve chiarire perché.
Mi sta bene che non ci sia limite (se uno vuole farsi pagare 100 euro al minuto ha solo da provarci) e la cosa piu' grave è un livellamento ad un prezzo unico per tutti, indicatore di un cartello.
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Re: Stessa spiaggia, stessi privilegi.

Messaggioda pianogrande il 03/08/2012, 22:37

OK Franz.
Adesso, però, il problema è chi prende le concessioni.
Se i parametri non vengono modificati, è giusto che le prenda chi è disposto a pagare di più.
Sono più che d'accordo che le concessioni vengano ottenute non solo in relazione alla cifra pagata ma anche in relazione ad una serie di impegni a cui, però, corrispondano penalità tali da scoraggiare l'abuso.

Attualmente, ognuno fa quello che vuole abbastanza impunemente e si incazza se lo stato vuole un corrispettivo per la concessione e si guarda in giro per vedere chi è disposto a pagare di più.
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Re: Stessa spiaggia, stessi privilegi.

Messaggioda franz il 03/08/2012, 22:54

pianogrande ha scritto:OK Franz.
Adesso, però, il problema è chi prende le concessioni.
Se i parametri non vengono modificati, è giusto che le prenda chi è disposto a pagare di più.
Sono più che d'accordo che le concessioni vengano ottenute non solo in relazione alla cifra pagata ma anche in relazione ad una serie di impegni a cui, però, corrispondano penalità tali da scoraggiare l'abuso.

Ok, sono d'accordo.
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Re: Stessa spiaggia, stessi privilegi.

Messaggioda mauri il 05/12/2012, 21:10

per fare un favore alla lobby dei 4 bagnini imprenditori...
e noi paghiamo, mauri

Spiagge, il governo cede alla proroga di 5 anni.
Rischio multe Ue fino a 625mila euro al giorno
L'Esecutivo chiederà all'aula di votare la fiducia su un maxiemendamento. Ieri sul tema era stato battuto in commissione. Ma ora c'è il rischio di una supermulta Ue fino a 652 mila euro al giorno. Nella relazione tecnica anche i pericoli per la sostenibilità delel pensioni in caso di dismissioni immobiliari
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... ef=HRER2-1
mauri
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Re: Stessa spiaggia, stessi privilegi.

Messaggioda pianogrande il 06/12/2012, 0:44

Arieccolo il liberalismo - liberismo reale.
Certo, certo.
E' tutta una competizione, è il mercato che comanda.
Eh sì!
Comanda perché ha il potere dalla sua parte.
Monti.
Questa non la dovevi fare.
Degna del peggior Berlusconi e della peggior lega, quella delle quote latte.
Nessun condono!
Ma proroghe sì.
Addirittura con tanto di richiesta di fiducia.
I tagli alla sanità ed alle pensioni per pagare le multe all'Europa?
Qui stiamo dando i numeri.
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