La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

nuovi poveri? Cinquant'anni, ex professionisti...

Forum per le discussioni sulle tematiche economiche e produttive italiane, sul mondo del lavoro sulle problematiche tributarie, fiscali, previdenziali, sulle leggi finanziarie dello Stato.

nuovi poveri? Cinquant'anni, ex professionisti...

Messaggioda trilogy il 31/07/2012, 19:52

I nuovi poveri? Cinquant'anni, ex professionisti, capi d'azienda e piccoli artigiani che hanno perso il lavoro

Cresce la disoccupazione in Italia, lo dice l'Istat, crescono i poveri, lo dicono osservatori e rapporti provenienti dai più disparati istituti di ricerca, cresce chi col lavoro perde tutto, anche la casa e il diritto di esistere. I nuovi poveri, quelli buttati in mezzo alla strada dalla crisi, senza nemmeno il paracadute di una famiglia che possa dare una mano, oggi sono ex manager, imprenditori e piccoli artigiani: tutti con un fallimento lavorativo e di vita alle spalle.

Mai come in questo 2012 di crisi il detto dalle ‘stelle alle stalle' ha avuto più significato per questi ex professionisti, ex capi d'azienda (magari anche piccola), questi artigiani con il pallino degli affari che nel giro di pochi anni si sono trovati sprofondati nella miseria. Dal lusso delle case da rivista di architettura, alla stazione centrale dei treni di qualche città. Magari non la loro: perché a 50 anni (età media di queste persone) è ‘vergognoso' avere perso tutto e non trovare una possibilità di riscatto in un nuovo impiego.

A inquadrare questo che ormai non è più un fenomeno spot, ma un allarme sociale spalmato su tutta l'Italia, è Avvocato di Strada, una Onlus che nata a Bologna nel 2000 oggi conta 700 avvocati volontari che operano in 29 province. "Quando abbiamo iniziato – spiega uno dei due fondatori dell'associazione, Antonio Mumolo – aiutavamo per lo più persone che in strada c'erano per problemi psichici, di dipendenze da droga o alcol. Oggi lo scenario è cambiato: abbiamo a che fare con gente che ha perduto il lavoro e con esso tutto il resto".

E non si pensi all'extracomunitario che fatica ad inserirsi nel tessuto sociale italiano (realtà che pure c'è e rappresenta il 70% degli assistiti da Avvocato di Strada), no: nel 2012 i poveri sono quelli che non hanno più un lavoro. Strozzati dai debiti, con la banca che ha pignorato la casa, senza una famiglia che possa dare ospitalità e sostegno. Pieni di vergogna, schivi, uomini abituati a tenere in mano le redini di un'azienda oggi impossibilitati a tenere in piedi la loro vita. Difficile aiutarli.

Come difficile è aiutare gli anziani, quelli che con la pensione minima non possono pagarsi l'affitto o, se ce la fanno, non hanno più un centesimo a disposizione per fare la spesa. "Sono tanti i pensionati che non arrivano alla fine del mese: si vergognano più di chiunque altro e accampano ogni tipo di scusa dicendo di non avere bisogno di nulla", aggiunge Mumolo. Ma poi se ne stanno per giorni sotto la pensilina di un autobus e allora cedono si lasciano aiutare, con la testa bassa.

"Quelli che perdono la casa, non sono in tanti a saperlo – conclude il legale – perdono ogni diritto: senza una residenza non possono nemmeno ritirare la pensione, nemmeno cercare un lavoro". Per questo esistono le vie fittizie, strade inesistenti che il comune crea in cui i senza dimora che ne fanno richiesta risultano ‘risiedere'. Sono le vie Senzatetto, Senzanome, Senzacasa che si leggono sulle loro carte di identità. Strade che non si trovano sugli stradari e che i navigatori non indicheranno mai: non esistono ma sono affollate di umanità.

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AbjbGEHG
Avatar utente
trilogy
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 4746
Iscritto il: 23/05/2008, 22:58

Re: c'è chi si arrangia...

Messaggioda trilogy il 14/08/2012, 16:34

Strage delle nuove imprese create dai 'figli della crisi'

Su dieci aziende neonate, quattro sono aperte da ex impiegati, operai o manager
Hanno perso il lavoro e avviano una nuova attività: 9 su 10 chiudono entro un anno
di ALESSANDRA CORICA

Guadagnano 1.500 euro al mese. E la loro impresa ha una vita media di soli seisette mesi, al massimo un anno, contro i due anni e mezzo raggiunti dalle altre aziende. Sono i nuovi imprenditori lombardi, i 'figli della crisi' secondo la Camera di commercio di Monza e Brianza: il 39 per cento delle imprese nate in Lombardia nel 2012 sono state aperte da uomini e donne che, dopo aver perso il lavoro, provano a giocarsi l’ultima carta. E tentano la strada imprenditoriale, aprendo un negozio o una piccola azienda nella speranza di inserirsi di nuovo nel mondo del lavoro.

Un riscatto tentato da giovani che hanno meno di 35 anni e non riescono a trovare un’occupazione stabile, ma anche da cinquantenni che si giocano il tutto per tutto. E che investono liquidazione e indennità di disoccupazione in quella che diventa l’impresa della vita. Con rischi imprenditoriali, però, che sono altissimi: «Queste imprese - spiega Renato Mattioni, segretario generale della Camera di commercio brianzola - spesso non riescono ad arrivare a un anno di vita, visto che i costi per farle sopravvivere sono duri da sostenere. Senza contare che in pochi riescono a ottenere un prestito bancario regolare: la maggior parte, per raggiungere la liquidità necessaria, ricorre al vecchio metodo delle cambiali».

Nei primi sei mesi del 2012 i tassi di crescita imprenditoriale di Milano e della Lombardia hanno mostrato una timida timidissima ripresa: più 0,9 per cento in città, più 0,3 a livello regionale. Numeri positivi, certo. Ma molto risicati, e che per gli esperti sono soprattutto da attribuire al fenomeno tutto nuovo degli imprenditori 'figli della crisi'. Un fenomeno in crescita che si specchia nel boom della cassa integrazione registrato degli ultimi mesi: secondo i dati dell’Inps, rielaborati dalla Cgil, dall’inizio del 2012 a oggi in Lombardia si è arrivati a quota 117.922 lavoratori a zero ore. È il primato italiano. Da qui i 'nuovi imprenditori': su dieci imprese neonate quattro sono state aperte da ex impiegati, operai o manager. Nella metà dei casi si tratta di persone che hanno perso il lavoro di recente; uno su quattro, invece, è un precario che non riesce a trovare un’occupazione stabile.

«Abbiamo notato - dice Mattioni - che a fronte di un calo dell’1,4 per cento del prodotto interno lordo c’è stata una leggerissima ripresa delle imprese. Da qui l’inizio dell’indagine che ha permesso di delineare la figura di questi nuovi imprenditori». Ma chi sono? A Milano nel 73,4 per cento dei casi si tratta di uomini. Il 43 per cento ha tra i 35 e 49 anni, sette su dieci sono italiani. Affrontano i costi iniziali di tasca propria, investendo la liquidazione o nel caso dei più giovani chiedendo un contributo alla famiglia. «La costante - denunciano alla Camera di commercio brianzola, che ha avviato il progetto 'Start' proprio per sostenere le imprese figlie della crisi - è la difficoltà di ottenere un prestito: molti ricorrono così al 'welfare familiare'».

Le storie sono tante: «Si va dal dipendente che decide di mettersi in proprio alla casalinga che apre un asilo nido e fa fruttare l’esperienza maturata in famiglia, fino allo straniero che, soprattutto nel campo dell’edilizia, crea la propria azienda. E magari inizia a collaborare con il titolare della ditta con cui lavorava prima, creando una sorta di 'rete'». I settori più dinamici sono l’edilizia, i servizi (il boom è quello delle imprese di pulizia, per le quali in un anno si registrano 865 ditte in più) e le attività commerciali. «Attenzione, però - avverte Giorgio Montingelli, dell’Unione del commercio di Milano - quello delle vendite è un settore difficile, che soprattutto in tempi di crisi richiede esperienza. Nell’ultimo anno abbiamo perso il 20 per cento degli incassi: solo chi ha capacità e risorse da parte sopravvive».
(14 agosto 2012)
http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... f=HREC1-12
Avatar utente
trilogy
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 4746
Iscritto il: 23/05/2008, 22:58


Torna a Economia, Lavoro, Fiscalità, Previdenza

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti