Marchionne ha torto perchè ha dei modi del cazzo ma ha anche ragione!
La Wv sta praticamente facendo dumping:
http://www.corriere.it/economia/12_lugl ... 214f.shtmlLA POLEMICA FRA fIAT E vOLKSWAGEN
Volkswagen replica a Marchionne
«Deve dimettersi da presidente Acea»
I tedeschi rispondono alle accuse di praticare
«sconti troppo aggressivi»
MILANO- Tensione altissima sulla rotta Torino-Wolfsburg. Le parole dell'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne, «il bagno si di sangue provocato dai forti sconti della Volkswagen» rilasciate all' International Herald Tribune hanno scatenato la dura reazione dei tedeschi. Che ora chiedono le sue dimissioni da presidente dell'Acea, l'associazione dei costruttori europei. «E' insostenibile la sua posizione», ha detto Stephan Gruehsem, a capo della comunicazione del gruppo Volkswagen». Frasi citate dal Wall Street Journal, secondo il quale il produttore di Wolfsburg starebbe valutando l'uscita dall'associazione in seguito come conseguenza delle dichiarazioni di Marchionne.
LA GUERRA DEI PREZZI- Al centro della polemica è la «guerra di sconti in Europa» che sta riducendo sempre di più i margini. Specie dei costruttori generalisti, come Fiat, Psa-Peugeot Citroën e Renault.
La Volkswagen, sfruttando gli immensi profitti derivanti dal mercato cinesi (dove vende oltre milioni di vetture l'anno) può permettersi i di praticare prezzi stracciati in Europa. Mettendo fuori mercato i concorrenti. La tesi di Marchionne è condivisa anche a Parigi, solo che nessun manager finora si è esposto. Per risolvere il problema dell'eccesso di capacità produttiva - secondo stime in Europa è del 20% superiore rispetto alla domanda di auto- serve un piano coordinato da Bruxelles, ha ripetuto più volte Marchionne, anche nell'intervista al International Herald Tribune, trovando l'ostilità dei tedeschi.
Redazione Online 27 luglio 2012 | 10:43
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.