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Foggia. Licenziate per aver scioperato per rivendicare 5 mesi di stipendio arretrati. Il 31 Luglio 9 educatrici dell'infanzia oggi altre 14, in totale 23 lavoratrici educatrici dell'infanzia di 2 asili nido in convenzione con il Comune di Foggia sono state licenziate. Il paradosso stamattina pensate che all'ingresso dell'asilo nido, una guardia giurata avvertiva del licenziamento. Di chi è la colpa? bho! Il Comune dice di non avere i soldi, i gestori nemmeno.....e quindi licenziamo. EVVAI! Cosa grave è il totale silenzio delle donne del PD, nemmeno una riga di solidarietà verso queste lavoratrici, così facendo è proprio vero che si ricordano delle donne solo l'8 mARZO. a DIMENTICAVO DI DIRVI CHE A FOGGIA GOVERNA IL CENTRO-SINISTRA. CHI CI Dà UNA MANO.....SIAMO DISPERATE!!!! NESSUNO CI AIUTA.....BY DALLA COMPAGNA MARILENA E ALTRE LICENZIATE

Marilena ha scritto:Foggia. Licenziate per aver scioperato per rivendicare 5 mesi di stipendio arretrati. DIMENTICAVO DI DIRVI CHE A FOGGIA GOVERNA IL CENTRO-SINISTRA. CHI CI Dà UNA MANO.....SIAMO DISPERATE!!!! NESSUNO CI AIUTA.....BY DALLA COMPAGNA MARILENA E ALTRE LICENZIATE

Direi che certo non si brilla nel PD per solidarietà a quanto vedo, soprattutto da parte delle donne!
Forse magari si potrebbe delucidare coloro che sono un po' disattenti...
Louise

La notizia è stata data al TG3 regionale delle 14...e vi riporto quanto scritto su foggiaweb.it (http://www.foggiaweb.it/foggiacresce/).

Argomento : Su Foggia da 9 lavoratrici dell'asilo nido materna ( 25 agosto 2008) cosa succede in citta'.......

Il 31 Luglio u.s. ben 9 Lavoratrici dell'infanzia dell'asilo nido NIDOMATERNA, dopo aver partecipato ad uno sciopero il 24 u.s. per rivendicare ben 5 mesi di stipendi arretrati non percepiti, sono state licenziate in tronco.

Dov'è la notizia?

In questa città tali avvenimenti incresciosi non fanno più notizia ed è purtroppo questa la notizia!.

L'asilo nido è convenzionato con il Comune di Foggia, eppure né il Sindaco, né gli assessori, né Consiglieri comunali hanno "sprecato" un filo di nota, di solidarietà, di presa di posizione.
Solo la stampa, che ringraziamo vivamente, ha avuto la forza di denunciare che nel 2008 a Foggia esistono ancora dei "PADRONI" con l'etica imprenditoriale "TU SCIOPERI IO TI CACCIO", come se non fosse un diritto costituzionalmente garantito.

Ma la novità è un'altra, pensate un pò che il "PADRONE", ignorando e disattendendo completamente la normativa sui licenziamenti per esubero del personale, non ha voluto neppure incontrare i sindacati scegliendo arbitrariamente e senza alcun criterio razionale, ovvero utilizzando solo quello di aver partecipato allo sciopero, chi licenziare.
Infatti sono state licenziate per esubero del personale le più anziane,Michela Priore 26 anni di servizio, Daniela Mancini 25 anni anni di servizio, Margherita Iocola 23 anni anni di servizio, Maria Iannetti 24 anni anni di servizio, Teresa Nolfo 10 anni di servizio, Maria Antonietta Di Pietro 10 anni di servizio, Lucia Turbacci 9 anni di servizio, Maria Antonietta Troisi 9 anni di servizio, Raffaella Trotta 3 anni di servizio, non certo le nuove assunte, forse perchè protette da qualcuno?

Del resto Foggia non sarebbe immune da tali comportamenti amorali e compiacenti.

Ed inoltre, ancora ci chiediamo, licenziando ben 9 educatrici dell'infanzia come farà il Comune a rinnovare tale convenzione a questi soggetti visto che non sono stati rispettati i termini contrattuali previsti nella stessa?
E ancora che fine hanno fatto i mandati riscossi dalla direzione della NIDOMATERNA visto che gli stipendi non sono stati pagati?
E poi perché non ci sono stati controlli da parte di chi era tenuto ad effettuarli nonostante le continue lamentele e denunce?

Tante domande a cui purtroppo non ci sono state ancora delle risposte chiare, precise ed esaurienti.

Siamo comunque fiduciose, nonostante le continue vessazioni e umiliazioni sopportate durante tutto il rapporto di lavoro, che qualcosa migliori e che la situazione si risolva al più presto.
Tali comportamenti mortificano non solo la persona che li subisce ma l'intero sistema.
Per questo auspichiamo un pronto e risolutivo intervento da parte delle autorità competenti al fine di poter tornare a svolgere ognuna le proprie mansioni al meglio e con l'onestà e la capacità di sempre.


Grazie x la fattiva collaborazione

Marilena DI PIETRO (tel 328.9121592) , Daniela MANCINI ( tel. 329.6828132), e altre 7 lavoratrici dell'Asilo Nido NIDOMATERNA, licenziate in tronco per aver scioperato per il diritto ad ottenere le dovute retribuzioni.

Marilena ha scritto:Foggia. Licenziate per aver scioperato per rivendicare 5 mesi di stipendio arretrati. Il 31 Luglio 9 educatrici dell'infanzia oggi altre 14, in totale 23 lavoratrici educatrici dell'infanzia di 2 asili nido in convenzione con il Comune di Foggia sono state licenziate. Il paradosso stamattina pensate che all'ingresso dell'asilo nido, una guardia giurata avvertiva del licenziamento. Di chi è la colpa? bho! Il Comune dice di non avere i soldi, i gestori nemmeno.....e quindi licenziamo. EVVAI! Cosa grave è il totale silenzio delle donne del PD, nemmeno una riga di solidarietà verso queste lavoratrici, così facendo è proprio vero che si ricordano delle donne solo l'8 mARZO. a DIMENTICAVO DI DIRVI CHE A FOGGIA GOVERNA IL CENTRO-SINISTRA. CHI CI Dà UNA MANO.....SIAMO DISPERATE!!!! NESSUNO CI AIUTA.....BY DALLA COMPAGNA MARILENA E ALTRE LICENZIATE

La solidarietà non la si nega a nessuno, tanto meno qui da noi, ma non è questo il problema.
Non possiamo fermarci alla solidarietà.
Non credo vi abbiano licenziato perché avete scioperato; il fatto di non avere soldi mi sembra una giustificazione non inventata all'ultimo momento, soprattutto se sono 5 mesi che non vi pagano lo stipendio.
Quanto a chi ci va di mezzo, non siete solo voi lavoratrici ma ipotizzando una ventina di bambini per classe come minimo direi che ci sono anche quasi 500 bambini e quindi famiglie (1000 genitori).
Bisogna vedere perché il comune è senza soldi. Sai, Berlusconi fa in fretta a tagliare l'ICI per farsi bello e poi chi ci va di mezzo sono i comuni e le famiglie piu' disagiate. Ed allora queste cose vanno denunciate come va capito che per i dipendenti Alitalia troveranno cassa integrazione per 4 anni, forse rinnovabili, mentre per i lavoratori "ordinari" rimene un "bel nulla col manico d'argento" come si dice dalle mie parti.

Forse "licenziate a Foggia perché Berlusconi ha tolto l'ICI" è piu' verosimile e fa capire ai 1000 genitori che forse molti di loro hanno fatto un errore. Altro errore è che la Cassa Intergrazione Guadagni è solo per le grandi aziende e non per tutti i lavoratori, come nel resto d'Europa. E qui forse in parte è anche responsabilità di tanti "compagni".

Ciao,
Franz

franz ha scritto:La solidarietà non la si nega a nessuno, tanto meno qui da noi, ma non è questo il problema.
Non possiamo fermarci alla solidarietà.
Forse "licenziate a Foggia perché Berlusconi ha tolto l'ICI" è piu' verosimile e fa capire ai 1000 genitori che forse molti di loro hanno fatto un errore. Altro errore è che la Cassa Intergrazione Guadagni è solo per le grandi aziende e non per tutti i lavoratori, come nel resto d'Europa. E qui forse in parte è anche responsabilità di tanti "compagni".
Ciao,
Franz

Credo che andrebbe cavalcata questa notizia (solidarietà) facendo iniziative politiche per far capire alle famiglie qual'è il danno e chi ne è il responsabile, non credo solo l'amministrazione, anche perchè mi risulta che la Puglia sia una regione che sta cercando di farcela con maggior risultati che non ad esempio la Sicilia o la Calabria...magari insieme, amministrazione e cittadini, potrebbero anche trovare la soluzione migliore per ovviare ai problemi causati a tutti per questi licenziamenti.
Louise

louisebonzoni ha scritto:In questa città tali avvenimenti incresciosi non fanno più notizia ed è purtroppo questa la notizia!.

in questa citta'? Piuttosto in questo paese, o forse in questo mondo intero.

Comunque io non sono affatto d'accordo col dire che il problema e' l'abolizione dell'ICI, senza neanche curarsi di avere una chiara idea di cosa e' successo e' di com'e' il budget del Comune. Trovo invece molto triste che la difficile situazione di queste lavoratrici e di questi lavoratori venga proposta come un'arma per fare propaganda politica di parte. Fino a quando non si sanno i particolari dovremmo astenerci dal dire di chi e' la colpa. Vorrei sapere come il Comune ha gestito la cosa. Se ne accorgono adesso che non hanno i soldi? Dopo 5 mesi in cui gli stipendi non vengono pagati a fronte di prestazioni gia' fornite? Cosa hanno fatto prima dello sciopero? Come hanno tentato di risolvere il problema?

Vergognoso!
pagheca.

pagheca ha scritto:Comunque io non sono affatto d'accordo col dire che il problema e' l'abolizione dell'ICI, senza neanche curarsi di avere una chiara idea di cosa e' successo e' di com'e' il budget del Comune.

Capisci tutto visitando il sito ufficiale del comune di Foggia, che in base allo standard (romano) è http://www.comune.foggia.it/

Il problema è la mancanza di risorse (e - sappiamo - anche lo spreco su altri fronti) per cui non occorre tanta scienza (delle finanze) per capire che se mancano i fondi è perché non ci sono abbastanza entrate a far fronte alle spese.
Il problema sono le entrate, che dipendono da Roma.
Anche le entrate autonome, come l'ICI, possono venire a mancare se Roma elimina l'imposta.
Anni fa ho studiato i budget dei comuni italiani, per compararli ai budget di altri comuni europei quindi parlo per cognizione di causa. Ovviamente non posso riportare qui tonnellaggi di carte o gigabytes per studi vari ma spero che mi perdonerai. Tu se hai altri suggerimenti sulle cause, segnalaceli. in caso contrario considera che come a casa tua ... se mancano soldi per le cose piu' elementari (come l'istruzione dei bambini) è perché o si ha un reddito insufficente o si spende troppo in donnacce (per fare un esempio poco onorevole). Per gli studi fatti so che i comuni esteri spendono molto di piu' di quelli italiani (hanni piu' compiti, responsabilità e fondi) per cui scusa se ad occhi chiusi penso che i problemi siano legati al taglio di fondi.
Come puoi immaginare inoltre in un sistema di finanze pilotate e gestite dal centro (dal governo) è relativamente facile tagliare fondi ad amministrazioni di colore avverso a chi sta al momento al palazzo chigi.

Ciao,
Franz

franz ha scritto:Il problema è la mancanza di risorse (e - sappiamo - anche lo spreco su altri fronti) per cui non occorre tanta scienza (delle finanze) per capire che se mancano i fondi è perché non ci sono abbastanza entrate a far fronte alle spese.
Il problema sono le entrate, che dipendono da Roma.
Ciao,
Franz

D'accordo, ma tu qui ora riporti argomenti precisi o quasi (lo studio sui budget e il paragone con quelli stranieri). A me quello che non piace e' l'abitudine a sfruttare l situazione di certi lavoratori per dire, andate a protestare da Berlusconi prima ancora di sapere quello che e' successo realmente. Ovviamente trovo oscena l'abolizione dell'ICI, per un numero enorme di ragioni, ma non so come siano state gestite le risorse di quel Comune, mentre so che spesso le poche risorse (in un paese in crisi) vengono gestite malissimo.

Se la stessa cosa per esempio fosse accaduta in Campania, dove i manager della sanita' si sono dati di recente un ricco aumento di stipendio retroattivo (http://www.spreconi.it/2008/07/sanit-scandalo.html, anche se poi la cosa e' delibera e' stata annullata dal consiglio regionale), o se scoprissi che fondi per un ammontare equivalente sono stati destinati alla Sagra delle Pannocchie o al Festival Internazionale delle Barzellette, non ci sarebbe ICI che tenga. E siccome questo spesso accade...

ciao,
pagheca

pagheca ha scritto:Se la stessa cosa per esempio fosse accaduta in Campania, dove i manager della sanita' si sono dati di recente un ricco aumento di stipendio retroattivo (http://www.spreconi.it/2008/07/sanit-scandalo.html, anche se poi la cosa e' delibera e' stata annullata dal consiglio regionale), o se scoprissi che fondi per un ammontare equivalente sono stati destinati alla Sagra delle Pannocchie o al Festival Internazionale delle Barzellette, non ci sarebbe ICI che tenga. E siccome questo spesso accade...

ciao,
pagheca

Comprendo cio' che non ti piace e condivido ma il mio ragionamento era piu' lineare.
Ammettiamo (per buona fede) che il bilancio di un determinato comune sia in pareggio.
Nell'ambito della gestione della spesa corrente e stante la certezza delle entrate (ICI essendo una imposta immobiliare ha una certa costanza, visto che le case non si spostano) un comune puo' decidere che ci stanno sia la Sagra delle Pannocchie sia un concorso di raddrizzatori di Banane, oltre all'abituale budget per gli asili. Come sai il Comune puo' eventualmente modulare l'ICI per avere piu' risorse o per abbassare l'imposta, entro certi limiti. Ammettiamo che potrebbe anche eliminarla (non credo potesse ma ipotizziamolo). È una scelta locale, fatta sulla base di un bilancio di previsione.
Qui pero' siamo in presenza di un fatto diverso. È il governo centrale che elimina un'imposta locale (alla faccia del federalismo) e con questo mette in difficoltà i bilanci di 8000 comuni. Alcuni saranno economicamente e finanziariamente piu' forti e stabili, altri probabilmente scricchiolavano da tempo ma una cosa è certa. Quei soldi ora mancano ed il Comune non li avrà piu'. Questo crea oggettivamente un punto dolente in quanto comuni già scricchiolanti (sagra delle pannocchie o meno) rischiano di crollare.

Ora noi non sappiamo se il comune di Foggia ha sperperato i suoi soldi come temi ma sappiamo di certo che l'ICI non è piu' una fonte di entrate fiscali. Anni fa come dicevo ho esaminato il bilancio di alcuni comuni Italiani. Per stare sul concreto il comune di Bologna (uno dei piu' trasparenti e collaborativi quanto a dati di bilancio che trovai allora) vedeva ICI pari al 35% di tutte le sue entrate tributarie. La situazione era circa un 50% di imposte locali ed un 50% di trasferimenti da Roma.

E Bologna è un comune forte. Piu' vai a Sud e piu' si dipende dai trasferimenti romani e quindi la mancanza dell'ICI mette a rischio l'autonomia finanziaria, anzi la annulla. Cosa che per un comune di centro sinitra in una Italia governata dal CD o molto pericoloso. Ora capisci che se viene a mancare, per ipotesi, il 35% delle entrate (fai conto che il datore di lavoro ti riduca lo stipendio del 35%) allora la sagra della pannocchia è influente (e da annullare). Sempre il comune di Bologna spendeva il 12% nel comparto educativo (tra cui ci sono gli asili). Comprendi a fronte di una riduzione delle entrate del 35% non puoi mettere sullo stesso piano numerico la sagra delle pannocchie con il finanziamento degli asili nido?

Non è chiaro (leggendo) se il Comune abbia pagato l'asilo privato ma sappiamo che l'asilo privato da 5 mesi non paga i dipendenti e che entrambi dicono di non avere piu' soldi. Scusa se la mia mente per prima cosa è corsa all'ICI e non alla ipotetica sagra della pannocchia.

Ultima cosa: se il tuo datore di lavoro non ti paga lo stipendio per 5 mesi (a te ed altri tuoi colleghi) tu scioperi o ti rivolgi alla magistratura? Ai sindacati? Agli uffici di disoccupazione? Quali tutele avreste a Cardiff in un simile caso? Avreste a disposizione un importo sostitutivo versato dalla assicurazione disccupazione (stile cassa integrazione in Italia) o sareste in mezzo alla strada come purtroppo le maestre di Foggia? Mi interessa sapere come vi regolate in UK in questi casi.

Ciao,
Franz