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ALITALIA: Altri soldi buttati via.

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Re: ALITALIA: Altri soldi buttati via.

Messaggioda franz il 03/11/2008, 14:56

pagheca ha scritto:Io trovo tutto questo assurdo. La mancata assunzione delle madri con bambini piccoli e' un grave attentato ai diritti fondamentali della donna, che peseranno come macigni sullo sviluppo della societa' italiana. Per non parlare dei dipendenti con gravi patologie. E' roba che non esiste in nessun paese Europeo. Qui il problema non e' se "fallisce" o meno la mediazione, se Letta e' bravo o no, o se mettere a terra o no gli aeroplani. Qui si tratta di diritti fondamentali, roba acquisita mezzo secolo fa e la trattativa dovrebbe svolgersi in maniera tale da accomodare una soluzione per queste ovvie necessita'.

Certo che è assurdo ma daltronde partendo dal fatto che la CAI si prende la parte "buona" della compagnia, lasciando la "bad company" allo stato, qusto la dice tutta sulla qualità dei nostri "capitani coraggiosi".
È molto comodo fare i capitani d'industria in questo modo.
Anche con il personale, ... è chiaro che si arrivava al fallimento, poi la CAI avrebbe assunto chi voleva.
Invece pretendono di scegliere tra lavoratori di serie A e B, scartanto di casi piu' "problematici" anche senza passare dalla pratica del fallimento.
Questo caro pagheca è il nostro "capitalismo straccione" che è uno dei tanti aspetti della nostra anormalità.

Ciao,
Franz
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Re: ALITALIA: Altri soldi buttati via.

Messaggioda pagheca il 03/11/2008, 15:15

Scusa Franz, ma ci sono da distinguere tre aspetti della faccenda:

1) il "diritto" di Colaninno di fare gli interessi delle sue... tasche
2) il "diritto" dello stato di aiutare un'azienda strategica in difficolta'
3) il diritto dei lavoratori

Secondo me il fatto che Colaninno venga aiutato in questa maniera non e' tanto frutto del capitalismo straccione, ma della democrazia stracciona, che e' molto piu' grave. 2) e' una cosa dubbia, piu' dubbia di quel che si creda. Il liberismo dice che non si deve fare, ma con eccezioni (pensa a Northern Rock e a tutte le banche beneficiarie di aiuti di stato). Io sono convinto che Alitalia non sia piu' strategica di Swissair o Sabena, e che di conseguenza sarebbe dovuta essere messa sul mercato e fatta fallire se non arrivava un'offerta decente. Siccome gli slot esistono e c'e' bisogno di piloti per guidare gli aerei, e ci vogliono dieci anni per preparare un pilota civile, la forza lavoro sarebbe stata comunque almeno riassorbita.

Il dirtto 3) invece e' un'altra cosa. Se uno parte dal concetto che la donna non ha diritti in quanto madre si allontana dalla tradizione europea, mettendo in discussione principi fondamentali, il che e' rischiosissimo perche' a quel punto chiunque puo' dire vattene a casa se metti al mondo un figlio.

Comunque, il mio intervento non era tanto per entrare in discussione sul merito, ma per dire che la discussione in Italia viene subito trasformata in questa noiosissima polemica tra governo e opposizione.

Io voglio sapere se CGIL, UIL e CISL considerano ragionevole una proposta del genere o no. Invece si discute dell'incapacita' del "governo" di risolvere la situazione.

Il governo ha la sua importanza, ma non e' tutto. Esistono anche le leggi. Se le leggi dicono che non si puo' fare una discriminazione pesantissima nell'assorbire la forza lavoro di un'azienda, cosi' deve essere. Se poi CAI si chiama fuori, allora diciamo che l'Alitalia e' fallita e che CAI ne sta assorbendo le risorse, esattamente come se una banca fallisce i mobili e i suoi uffici vengono messi all'asta. Nel qual caso non vedo in cosa questo si differenzi da un vero fallimento. Ma lo voglio leggere sui giornali, non lo voglio andare a cercare col microscopio tra le righe.

saluti
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Re: ALITALIA: Altri soldi buttati via.

Messaggioda franz il 04/11/2008, 13:19

Sacconi: "Chi rifiuta contratto Cai non ha diritto alla Cassa Integrazione"
Matteoli: "Nel caso di sciopero, sarà esaminata ipotesi precettazione"
Colaninno: "Se i piloti non firmano
li prenderemo anche da Ryanair"
Notaro (Up): "Ma loro volano con modelli diversi di aeroplani"
Di Pietro: "Invito i lavoratori a rimanere uniti, anche fermando gli aerei"
Colaninno: "Se i piloti non firmano li prenderemo anche da Ryanair"

La conferenza stampa tenuta ieri a Fiumicino dai sindacati autonomi

ROMA - Linea dura della Cai. Il presidente, Roberto Colaninno: "Non c'è nessuna convocazione degli autonomi. Il problema è finito, chiuso". Una convocazione era stata chiesta ieri dall'assemblea delle sigle sindacali che non avevano firmato il piano della Cai. Ma non c'è più spazio per trattare: piloti e assistenti di volo saranno convocati uno per uno, ha detto Colaninno. "Chi non accetta, finirà fuori. I piloti li prenderemo da Ryanair". Una risposta alla compagnia aerea irlandese, che aveva dichiarato nei giorni precedenti di voler assumere i piloti di Alitalia: "Ecco appunto, vediamo chi fa le condizioni migliori", ha replicato Colaninno.

La replica dell'Up. "Colaninno, se vuole prendere i piloti di Ryanair, dovrebbe farsi spiegare che non volano con nessuno dei modelli di aeroplani che attualmente ha in forza Alitalia e che i piloti della Ryanair sono quasi tutti pensionati o ragazzi di pochissima esperienza", ha replicato il presidente dell'Unione Piloti Massimo Notaro, intervenendo a Radio 24. "Comunque io non lavorerò per la Cai", ha puntualizzato Notaro, precisando che però al momento l'Up non intende scioperare: "Noi abbiamo tutta la voglia di dialogare e se hanno detto no allora sono loro che non hanno voglia di dialogare".

L'aut aut della Cai. Colaninno non ha replicato alle critiche al contratto proposto a piloti e assistenti di volo: "Alitalia è fallita, non è che stiamo cercando di portarla via o stiamo ricattando qualcuno. Non voglio neanche intervenire su questo. Sono interessi che vengono discussi da categorie professionali e ognuno sceglierà la propria strada". In questo senso, ha spiegato, Cai è disposta ad assumere chiunque vorrà lavorare, "anche i piloti Ryanair": "Assumeremo quelli che sono interessati ad accettare di lavorare in Alitalia secondo queste condizioni. Gli altri che non accetteranno queste condizioni avranno deciso che questa offerta di lavoro non è interessante".

Matteoli: "Niente veti". All'indomani dell'"assemblea dei no" anche il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, parlando a Mattino 5, ha ribadito che "trattative non ce ne sono più e la Cai è intenzionata a partire. E' impensabile che si possa mettere un veto e perdere 18 mila posti di lavoro". Credo che Cai chiamerà i piloti singolarmente - ha aggiunto Matteoli - e sottoporrà loro il contratto. Per coloro che rifiutano, c'è qualche dubbio, che possano accedere alla cassa integrazione. La norma in proposito è chiara".

Sui tempi per lo sblocco della trattativa Matteoli ha ricordato che "oggi ci sarà incontro tra commissario straordinario e società per stabilire anche il percorso e credo che dall'1 dicembre possa decollare la nuova Alitalia. Se aspettiamo ancora - ha concluso - rischiamo di rimanere con gli aerei fermi".

In caso di sciopero, possibile la precettazione. Riguardo a possibili forme di protesta di piloti e assistenti di volo, il ministro ha affermato: "Ieri, nonostante un'assemblea molto combattuta, nessuno ha dichiarato lo sciopero, voglio pensare che il buon senso prevalga almeno sotto questo aspetto". E in ogni caso, il ministro non esclude la precettazione: "L'ipotesi di una precettazione, nel caso in cui venisse proclamato uno sciopero da parte di piloti e assistenti di volo, sarà esaminata al momento opportuno".

Sacconi: "Niente Cig a chi rifiuta contratto Cai". Nel pomeriggio, nel corso di un'audizione parlamentare, anche il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ha ribadito che i piloti e gli assistenti di volo che rifiuteranno di passare da Alitalia alla Cai perderanno il diritto alla Cassa Integrazione. "Chi rifiuta un lavoro equipollente perde il diritto agli ammortizzatori sociali - ha detto Sacconi - Non è una opinione, nè una minaccia, nè un ricatto. E' la legge che così è stata voluta anche da governi diversi".

Scajola fiducioso. Il ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola si è mostrato comunque fiducioso sull'adesione dei piloti al piano della Cai: "Grazie all'ingresso di Cai, la stragrande maggioranza dei piloti italiani potrà volare e contribuire al successo della nuova Alitalia", ha detto, conversando con i giornalisti in occasione della missione imprenditoriale di Abi, Confindustria e Ice in Vietnam. "Quei pochi piloti - ha detto il ministro - che non avranno questa opportunità, saranno accompagnati per trovare altre collocazioni".

Di Pietro ai lavoratori: "Fermate gli aerei". Mentre il leader dell'Italia dei Valori ha invitato i lavoratori di Alitalia a reagire con una dura protesta: "Bisogna reagire fermando gli aerei. Colaninno deve capire che qualche decina di migliaia di persone non sono una cosa usa e getta e che Alitalia è un servizio di trasporto che interessa al Paese e non un affare di famiglia".

Quanto all'ipotesi di Matteoli che non ci sia la cassa integrazione per i dipendenti che rifiutassero di sottoscrivere il contratto Cai, Di Pietro sostiene che "in un stato di diritto, Matteoli dovrebbe finire direttamente davanti al tribunale dei ministri per estorsione aggravata nei confronti dei lavoratori. Mettergli un messaggio di questo genere è come dirgli o lasci che ti tagli un braccio, o ti taglio la testa.
Questo non è da stato liberale e democratico".
( 4 novembre 2008)
www.repubblica.it



... ha detto Colaninno.: "Chi non accetta, finirà fuori. I piloti li prenderemo da Ryanair". Una risposta alla compagnia aerea irlandese, che aveva dichiarato nei giorni precedenti di voler assumere i piloti di Alitalia: "Ecco appunto, vediamo chi fa le condizioni migliori", ha replicato Colaninno.

La replica dell'Up. "Colaninno, se vuole prendere i piloti di Ryanair, dovrebbe farsi spiegare che non volano con nessuno dei modelli di aeroplani che attualmente ha in forza Alitalia e che i piloti della Ryanair sono quasi tutti pensionati o ragazzi di pochissima esperienza", ha replicato il presidente dell'Unione Piloti Massimo Notaro, intervenendo a Radio 24.

Se è vero che il parco aerei tra rainair e alitalia è cosi' diverso, allora non solo ci vorranno mesi per addestrare eventuali piloti ex-ryanair su aerei alitalia, ma anche per addestrare eventuali piloti ex-alitalia su aerei ryanair.

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L'ULTIMATUM DI COLANINNO

Messaggioda Paolo65 il 05/11/2008, 12:41

Della vicenda Alitalia abbiamo già parlato. L'ultimatum di Colaninno ai sindacati di categoria è la vera novità.

Da parte mia condivido questa presa di posizione,perchè anche tali sindacati sono stati responsabili dello sfacelo della compagnia, per cui il "dentro o fuori" lo trovo giusto.

Di Pietro con le sue affermazioni, continua a rincorrere l'elettorato estremista che cerca solo lo scontro con l'esecutivo.

Avrà i suoi vantaggi elettorali, ma la storia insegna che avere come elettori chi predilige lo scontro ed il NO,sempre e comunque, si rivelerà un boumerang il giorno dopo....sempre che si stia al governo.

Con la fine di questa vicenda, forse, gli italiani pagheranno gli ultimi quattrini per Alitalia e comunque è stata la dimostrazione della mediocrità delle forze politiche di qualunque colore.

Paolo
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