http://www.corriere.it/inchieste/come-f ... be58.shtml
MILANO - I certificati medici non si possono prorogare più per telefono? Ma stiamo scherzando? E la Cassazione, che ha condannato un medico che aveva prorogato la malattia via telefono, cosa dovrebbe sentenziare contro il medico che il certificato ce lo manda direttamente via fax, senza averci mai visto in faccia e senza essere nemmeno suoi pazienti? E come lui ne incontriamo tanti.
A Roma chiediamo giorni di malattia a medici che troviamo sull'elenco telefonico. Entriamo nei loro studi privati per la prima volta, non sanno chi siamo, non ci visitano, non ci guardano nemmeno in faccia. «Quanti giorni le servono?» ci chiedono solo. Oppure «che malattia mettiamo? Una bella lombalgia e 20 giorni a riposo?». E se per i Supremi giudici «non è consentito al sanitario effettuare valutazioni o prescrizioni semplicemente sulla base di dichiarazioni effettuate per telefono dai suoi assistiti», figuriamoci cosa direbbe di chi certificato, diagnosi e giorni di riposo ce li manda via fax. Alla fine della giornata saremo entrati in circa dieci studi medici e avremo accumulato le diagnosi più fantasiose: influenza A, calcoli renali, stress, vertigini, sciatalgia e polmonite. Sempre senza mai controllare niente. Ma non solo. Mettendo insieme tutti i certificati medici avremo un monte di 50 giorni di malattia. Una terribile abitudine, insomma, che fa tornare alla mente il peggior medico della mutua firmato da Alberto Sordi.
Antonio Crispino 16 maggio 2012 | 14:13 www.corriere.it