da Robyn il 18/01/2012, 12:51
L'art 18 anche se all'apparenza sembra un tema facile non lo è perchè ha implicazioni complesse più di quando si immagini perchè riguarda la tutela della dignità del lavoratore.Attualmente prevede che al di sopra dei 15 dipendenti senza una giusta causa si possa fare ricorso e ottenere il reintegro.Per quando riguarda la giusta causa e il giustificato motivo soggettivo se il magistrato opera il reintegro è perchè possono esserci cause pretestuose e comunque la giusta causa e il giustificato motivo soggettivo non riguardano i problemi economici.Il problema nasce quando ci sono problemi di ristrutturazione e crisi è queste attualmente sono regolate dalla disciplina sulle eccedenze che riguardano cinque unità,disciplina da non usare adesso perchè siamo in un periodo di crisi.Per quando riguarda il giustificato motivo oggettivo che riguardi una sola unità,cioè un solo dipendente,si può affidare questa parte ad un magistrato che abbia specifiche competenze in economia e cioè ad una figura imparziale terza rispetto al lavoratore e al datore di lavoro senza che ci sia un ricorso da parte del lavoratore e un licenziamento ingiustificato.L'azienda si rivolge direttamente a questa figura terza che in base alle sue specifiche competenze potrà valutare.Infatti dare il via libera al giustificato motivo oggettivo senza che ci sia un'intervento esterno c'è il rischio che si scivoli in modo pretestuoso dalla giusta causa--->al giustificato motivo soggettivo--->fino al giustificato motivo oggettivo,cioè la giusta causa e il giustificato motivo soggettivo possono essere fatti passare per giustificato motivo oggettivo ciao robyn
Locke la democrazia è fatta di molte persone