Germania - Italia, 41 a 24

Germania: 81'471'834 abitanti, 41 milioni di occupati. Come si intuisce, siamo al 50% e poco oltre.
USA: 313'232'044 abitanti, 154 milioni di occupati. Siamo al 49% circa.
Italia: 61'016'804 abitanti, 24 milioni di occupati. Non arriviamo al 40%.
Confermo. Preferisco avere grandi imprese e multinazionali in cambio di mafie e gilde.
www.cdt.ch
Si sa che il 2012 sarà un anno difficile per tutti o quasi i Paesi sviluppati. Ma intanto la Germania, tornata ad essere locomotiva europea, ha messo molto fieno in cascina nell'appena terminato e positivo 2011. La conferma è venuta ieri dai dati relativi al mercato del lavoro tedesco.
La Germania ha infatti chiuso il 2011 con il massimo di occupazione dalla riunificazione del Paese, avvenuta nel 1990. Lo ha annunciato l'Ufficio federale tedesco di statistica, precisando che lo scorso anno erano occupate 41,04 milioni di persone, cioè 535.000 in più rispetto al 2010. L'occupazione è quindi salita dell'1,3%. Il mercato del lavoro tedesco ha dunque beneficiato della marcata ripresa economica registrata dopo la frenata del 2009. Il tasso di disoccupazione alla fine del 2011 è sceso sotto la soglia del 7%, il livello più basso da oltre 20 anni. Molti esperti prevedono che il miglioramento continui anche quest'anno, ma avvertono che sarà meno pronunciato, a causa del previsto rallentamento della crescita. Nel 2011 il PIL tedesco è cresciuto di circa il 3%, ma la maggior parte degli esperti pronostica per il 2012 un più modesto +0,5%. La conferma del rallentamento è venuta anche dal ministro tedesco dell'Economia, Wolfgang Schäuble: «Il 2012 - ha detto Schäuble - sarà probabilmente più difficile del 2011, ma l'economia tedesca è in buona salute». Il ministro ha invitato i suoi colleghi dell'Eurozona «a fare il necessario per consolidare il loro bilanci e portare avanti le riforme».
USA: 313'232'044 abitanti, 154 milioni di occupati. Siamo al 49% circa.
Italia: 61'016'804 abitanti, 24 milioni di occupati. Non arriviamo al 40%.
Confermo. Preferisco avere grandi imprese e multinazionali in cambio di mafie e gilde.
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Si sa che il 2012 sarà un anno difficile per tutti o quasi i Paesi sviluppati. Ma intanto la Germania, tornata ad essere locomotiva europea, ha messo molto fieno in cascina nell'appena terminato e positivo 2011. La conferma è venuta ieri dai dati relativi al mercato del lavoro tedesco.
La Germania ha infatti chiuso il 2011 con il massimo di occupazione dalla riunificazione del Paese, avvenuta nel 1990. Lo ha annunciato l'Ufficio federale tedesco di statistica, precisando che lo scorso anno erano occupate 41,04 milioni di persone, cioè 535.000 in più rispetto al 2010. L'occupazione è quindi salita dell'1,3%. Il mercato del lavoro tedesco ha dunque beneficiato della marcata ripresa economica registrata dopo la frenata del 2009. Il tasso di disoccupazione alla fine del 2011 è sceso sotto la soglia del 7%, il livello più basso da oltre 20 anni. Molti esperti prevedono che il miglioramento continui anche quest'anno, ma avvertono che sarà meno pronunciato, a causa del previsto rallentamento della crescita. Nel 2011 il PIL tedesco è cresciuto di circa il 3%, ma la maggior parte degli esperti pronostica per il 2012 un più modesto +0,5%. La conferma del rallentamento è venuta anche dal ministro tedesco dell'Economia, Wolfgang Schäuble: «Il 2012 - ha detto Schäuble - sarà probabilmente più difficile del 2011, ma l'economia tedesca è in buona salute». Il ministro ha invitato i suoi colleghi dell'Eurozona «a fare il necessario per consolidare il loro bilanci e portare avanti le riforme».