Fiat-sindacati, firmato l'accordo

"modello Pomigliano" per tutti
Tutti i punti dell'intesa tra Lingotto e organizzazioni sindacali che estende agli altri stabilimenti il contratto applicato nel sito campano e a Mirafiori. Premio straordinario di 600 euro per il 2012. Camusso: "Si dovrà modificare lo Statuto dei lavoratori". Marchionne: "Svolta storica"
di PAOLO GRISERI
Fiat-sindacati, firmato l'accordo "modello Pomigliano" per tutti Il tavolo delle trattative a Torino
TORINO - Accordo fatto alla Fiat. Dal primo gennaio gli 86mila dipendenti italiani di Marchionne avranno nuove regole e nuove buste paga. Avranno anche nuovi rappresentanti sindacali perché quelli della Fiom saranno esclusi. L'intesa infatti impedisce alla Cgil di essere presente nei consigli di fabbrica e dal primo gennaio la lascia fuori dai cancelli del Lingotto, fabbriche e uffici.
La firma è stata apposta dai sindacati del sì che già avevano appoggiato le proposte dell'azienda a Pomigliano e Mirafiori. Nelle ultime ore la Uilm ha mostrato perplessità sulle norme che consentono alla Fiat di non pagare i primi due giorni di malattia. Una resistenza che è durata lo spazio del fine settimana, cosí come era accaduto 12 mesi fa con i dubbi della Fim sull'accordo di Mirafiori.
In sintesi, ecco cosa prevede l'intesa:
1) Orario. La Fiat otterrà 120 ore di straordinario senza doverle contrattare con il sindacato. Erano 104 con la contrattazione obbligatoria su 64 nel precedeNte contratto nazionale
2) Paghe. Lieve incremento della paga per l'ora di straordinario, oggi maggiorata del 50 per cento e con il nuovo accordo maggiorata del 60 per cento
3) Premio. A tutti i dipendenti, anche a coloro che hanno trascorso buona parte del 2011 in cassa integrazione verrà riconosciuto un premio una tantum di 600 euro
4) Scioperi. É vietato indire scioperi sulle materie regolate dal contratto. I sindacati che li indicono vengono puniti
5) Malattia. L'azienda non pagherà i primi due giorni di malattia se l'assenteismo supererà il 3,5 per cento della forza lavoro dello stabilimento.
In una dichiarazione scritta Sergio Marchionne parla di "svolta nelle relazioni sindacali" e loda "i sindacati che si sono seduti al tavolo" per lo "spirito innovativo" dimostrato. Bolla invece chi non ha firmato, cioè la FIOM, di "antagonismo per professione" e accusa il sistema di relazioni sindacali precedente di essere il responsabile dell'allontanarsi dell'industria italiana dal resto del mondo.
Molto soddisfatti i sindacati del "sí". Il leader del Fismic, Roberto Di Maulo parla di "risultato superiore alle aspettative". Per Fim e Uilm si tratta del "punto di arrivo di una difficile e faticosa trattativa". Ora l'accordo verrà sottoposto al voto delle rsu, l'ultimo atto dei consigli di fabbrica prima della loro scomparsa dal primo gennaio.
Commentando la firma dell'accordo, il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha detto invece che ora "si pone e si impone il tema della modifica dell'articolo 19 dello Statuto dei lavoratori, quello che parla della libertà di rappresentanza sindacale".
(13 dicembre 2011) www.repubblica.it
Fiat: firmato l'accordo per il nuovo contratto
Marchionne: «Svolta storica, diritti tutelati»
L' intesa interessa 86.200 dipendenti e taglia fuori la Fiom. Premio di 600 euro nel 2012, soldi al posto della riduzione delle pause. Norme anti-assenteismo. Camusso: «Manca la libertà sindacale»
MILANO - Dal primo gennaio 86.200 dipendenti degli stabilimenti italiani di Fiat avranno un nuovo contratto aziendale, sul modello di quello già introdotto lo scorso anno a Pomigliano. L'intesa di portata storica per le relazioni industriali italiane è stata raggiunta nel primo pomeriggio a Torino con i sindacati dei lavoratori, esclusa la Fiom-Cgil.
Il nuovo contratto arriva dopo la duplice decisione del gruppo guidato da Sergio Marchionne di uscire da Confindustria e di disdire tutti gli accordi nazionali e conta le firme di Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Capi e Quadri Fiat. Marchionne ha parlato di «svolta storica per l'azienda e suoi lavoratori, i primi a beneficiare dell'aumento di produttività». Per il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, «si pone il problema della libertà sindacale» e si rende necessaria la modifica dell'articolo 19 dello Statuto dei lavoratori, quello sulla costituzione delle rappresentanze sindacali.
SANZIONATO L'ASSENTEISMO - Tra le principali novità ci sono la maggiorazione dal 50% al 60% dello straordinario al sabato e l'aggiunta ai cinque scatti di anzianità biennali di un sesto scatto quadriennale. Per il 2012 i lavoratori riceveranno un premio straordinario di 600 euro che sarà corrisposto nelle buste paga di luglio. A regime si lavorerà su 18 turni (3 al giorno su 6 giorni), con una settimana di 6 giorni lavorativi e la successsiva di 4 giorni. L'azienda potrà chiedere di lavorare al sabato e fino a 120 ore di straordinario (80 in più di quelli attuali). Sono previste anche la riduzione delle pause da 40 a 30 minuti con la monetizzazione in busta paga dei 10 minuti tagliati, norme per contenere l'assenteismo, la clausola di responsabilità in base alla quale chi non rispetta gli accordi verrà sanzionato in termini di contributi e permessi sindacali.
LA SCOMPARSA DELLE RSU - Non ci saranno più le Rsu, ma le Rsa (rappresentanti sindacali aziendali) che verranno nominate dalle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto sulla base di quanto previsto dall'articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori. In questo modo la Fiom, non avendo firmato, resterà fuori dalle fabbriche.
MARCHIONNE LODA I SINDACATI «CORAGGIOSI» - «A quei sindacati che hanno abbracciato con noi questa sfida va riconosciuto il coraggio di cambiare le cose, va dato atto della mentalità innovativa che è l'unica in grado di costruire una base solida per il futuro», ha commentato Marchionne, riconoscendo che «non è stato facile» arrivare all'accordo che ha escluso il primo sindacato metalmeccanico, la Fiom-Cgil. Tuttavia le altre sigle «tutti quelli seduti al tavolo hanno compreso perfettamente che non era più possibile restare legati ai modelli del passato, gli stessi che hanno portato i nostri stabilimenti italiani ad allontanarsi negli anni dagli standard del resto del mondo»
Paola Pica www.corriere.it
Tutti i punti dell'intesa tra Lingotto e organizzazioni sindacali che estende agli altri stabilimenti il contratto applicato nel sito campano e a Mirafiori. Premio straordinario di 600 euro per il 2012. Camusso: "Si dovrà modificare lo Statuto dei lavoratori". Marchionne: "Svolta storica"
di PAOLO GRISERI
Fiat-sindacati, firmato l'accordo "modello Pomigliano" per tutti Il tavolo delle trattative a Torino
TORINO - Accordo fatto alla Fiat. Dal primo gennaio gli 86mila dipendenti italiani di Marchionne avranno nuove regole e nuove buste paga. Avranno anche nuovi rappresentanti sindacali perché quelli della Fiom saranno esclusi. L'intesa infatti impedisce alla Cgil di essere presente nei consigli di fabbrica e dal primo gennaio la lascia fuori dai cancelli del Lingotto, fabbriche e uffici.
La firma è stata apposta dai sindacati del sì che già avevano appoggiato le proposte dell'azienda a Pomigliano e Mirafiori. Nelle ultime ore la Uilm ha mostrato perplessità sulle norme che consentono alla Fiat di non pagare i primi due giorni di malattia. Una resistenza che è durata lo spazio del fine settimana, cosí come era accaduto 12 mesi fa con i dubbi della Fim sull'accordo di Mirafiori.
In sintesi, ecco cosa prevede l'intesa:
1) Orario. La Fiat otterrà 120 ore di straordinario senza doverle contrattare con il sindacato. Erano 104 con la contrattazione obbligatoria su 64 nel precedeNte contratto nazionale
2) Paghe. Lieve incremento della paga per l'ora di straordinario, oggi maggiorata del 50 per cento e con il nuovo accordo maggiorata del 60 per cento
3) Premio. A tutti i dipendenti, anche a coloro che hanno trascorso buona parte del 2011 in cassa integrazione verrà riconosciuto un premio una tantum di 600 euro
4) Scioperi. É vietato indire scioperi sulle materie regolate dal contratto. I sindacati che li indicono vengono puniti
5) Malattia. L'azienda non pagherà i primi due giorni di malattia se l'assenteismo supererà il 3,5 per cento della forza lavoro dello stabilimento.
In una dichiarazione scritta Sergio Marchionne parla di "svolta nelle relazioni sindacali" e loda "i sindacati che si sono seduti al tavolo" per lo "spirito innovativo" dimostrato. Bolla invece chi non ha firmato, cioè la FIOM, di "antagonismo per professione" e accusa il sistema di relazioni sindacali precedente di essere il responsabile dell'allontanarsi dell'industria italiana dal resto del mondo.
Molto soddisfatti i sindacati del "sí". Il leader del Fismic, Roberto Di Maulo parla di "risultato superiore alle aspettative". Per Fim e Uilm si tratta del "punto di arrivo di una difficile e faticosa trattativa". Ora l'accordo verrà sottoposto al voto delle rsu, l'ultimo atto dei consigli di fabbrica prima della loro scomparsa dal primo gennaio.
Commentando la firma dell'accordo, il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha detto invece che ora "si pone e si impone il tema della modifica dell'articolo 19 dello Statuto dei lavoratori, quello che parla della libertà di rappresentanza sindacale".
(13 dicembre 2011) www.repubblica.it
Fiat: firmato l'accordo per il nuovo contratto
Marchionne: «Svolta storica, diritti tutelati»
L' intesa interessa 86.200 dipendenti e taglia fuori la Fiom. Premio di 600 euro nel 2012, soldi al posto della riduzione delle pause. Norme anti-assenteismo. Camusso: «Manca la libertà sindacale»
MILANO - Dal primo gennaio 86.200 dipendenti degli stabilimenti italiani di Fiat avranno un nuovo contratto aziendale, sul modello di quello già introdotto lo scorso anno a Pomigliano. L'intesa di portata storica per le relazioni industriali italiane è stata raggiunta nel primo pomeriggio a Torino con i sindacati dei lavoratori, esclusa la Fiom-Cgil.
Il nuovo contratto arriva dopo la duplice decisione del gruppo guidato da Sergio Marchionne di uscire da Confindustria e di disdire tutti gli accordi nazionali e conta le firme di Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Capi e Quadri Fiat. Marchionne ha parlato di «svolta storica per l'azienda e suoi lavoratori, i primi a beneficiare dell'aumento di produttività». Per il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, «si pone il problema della libertà sindacale» e si rende necessaria la modifica dell'articolo 19 dello Statuto dei lavoratori, quello sulla costituzione delle rappresentanze sindacali.
SANZIONATO L'ASSENTEISMO - Tra le principali novità ci sono la maggiorazione dal 50% al 60% dello straordinario al sabato e l'aggiunta ai cinque scatti di anzianità biennali di un sesto scatto quadriennale. Per il 2012 i lavoratori riceveranno un premio straordinario di 600 euro che sarà corrisposto nelle buste paga di luglio. A regime si lavorerà su 18 turni (3 al giorno su 6 giorni), con una settimana di 6 giorni lavorativi e la successsiva di 4 giorni. L'azienda potrà chiedere di lavorare al sabato e fino a 120 ore di straordinario (80 in più di quelli attuali). Sono previste anche la riduzione delle pause da 40 a 30 minuti con la monetizzazione in busta paga dei 10 minuti tagliati, norme per contenere l'assenteismo, la clausola di responsabilità in base alla quale chi non rispetta gli accordi verrà sanzionato in termini di contributi e permessi sindacali.
LA SCOMPARSA DELLE RSU - Non ci saranno più le Rsu, ma le Rsa (rappresentanti sindacali aziendali) che verranno nominate dalle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto sulla base di quanto previsto dall'articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori. In questo modo la Fiom, non avendo firmato, resterà fuori dalle fabbriche.
MARCHIONNE LODA I SINDACATI «CORAGGIOSI» - «A quei sindacati che hanno abbracciato con noi questa sfida va riconosciuto il coraggio di cambiare le cose, va dato atto della mentalità innovativa che è l'unica in grado di costruire una base solida per il futuro», ha commentato Marchionne, riconoscendo che «non è stato facile» arrivare all'accordo che ha escluso il primo sindacato metalmeccanico, la Fiom-Cgil. Tuttavia le altre sigle «tutti quelli seduti al tavolo hanno compreso perfettamente che non era più possibile restare legati ai modelli del passato, gli stessi che hanno portato i nostri stabilimenti italiani ad allontanarsi negli anni dagli standard del resto del mondo»
Paola Pica www.corriere.it