In pensione a 67 anni, abolite le pensioni di anzianità

dal corriere online
Il governo - «Il presidente francese? Se l’è presa per la questione di Bini Smaghi»
Il premier: metterò mano alle pensioni,
in Europa età del ritiro a 67 anni
Berlusconi: «Ne parlerò con Bossi. Venderemo
gli immobili per tagliare il debito»
Dan nostro inviato MARCO GALLUZZO
BRUXELLES — Era arrivato a Bruxelles sabato sera minacciando in privato tuoni e fulmini, dicendosi pronto a mettere il veto su dichiarazioni che fossero contro l'Italia, alzando la voce e urlando persino contro il suo staff, colpevole di non capire che Berlino e Parigi non potevano metterlo in difficoltà, almeno non più di tanto: «Che possono fare? Ci fanno la guerra? Se vogliono farmi un processo si sbagliano di grosso, sarò io a farlo a loro».
E' andata in un altro modo. Domenica il Cavaliere si è dovuto ricredere, la guerra è scoppiata e il processo ha avuto un solo imputato, lui. È stato irriso da Sarkozy, ha ricevuto un ultimatum durissimo da Van Rompuy, si è fatto riprendere dalla signora Merkel; e questo mentre fonti comunitarie dicevano che il problema del vertice era non il nostro Paese ma il presidente del Consiglio.
Per tutto il pomeriggio il Cavaliere non ha reagito: è stato visto molto teso, ha chiamato Gianni Letta a Roma, durante i lavori del Consiglio prima e dell'Eurogruppo dopo, ha dato disposizioni perché un consiglio dei ministri venisse convocato, oggi o al più tardi domani. Poi finalmente, alle dieci di sera, a conclusione della riunione europea, si è presentato davanti ai giornalisti minimizzando quanto accaduto nel pomeriggio.
Una minimizzazione che sembra avere le sue ragioni. Delle sollecitazioni ricevuta dalle istituzioni comunitarie il premier dice che farà tesoro «per fare cose che non ho potuto fare sinora, per colpa di altri». E su questo punto si mostra risoluto, indicando un imminente consiglio dei ministri per mettere mano sia al sistema delle pensioni che al patrimonio dei beni pubblici che possono andare sul mercato.
La novità riguarda le pensioni, l'argomento sembrava archiviato per la contrarietà della Lega. E invece il Cavaliere torna sul punto forte delle raccomandazioni europee sulla necessità di riforme strutturali: «In Europa si è parlato di un'età pensionabile uguale per tutti, a 67 anni, lo farò presente alla Lega anche perché siamo l'unico paese ad avere anche le pensioni di anzianità».
«Bossi ha a cuore i pensionati — ha aggiunto il presidente del Consiglio —. Ma questo non collide con la difesa dei pensionati, perché non andiamo a toccare, a diminuire, le pensioni di nessuno. Ormai con lo sviluppo della vita media, che è intorno agli 80 anni, per i giovani mantenere delle persone che vanno in pensione a 58 anni e poi vanno avanti fino agli 80 e oltre è un carico francamente ingiusto. Gliene parlerò».
Già ieri notte, al rientro a Roma, dove oggi potrebbe vedere Napolitano, sembra che il premier abbia preso contatti con il leader della Lega, per discutere dell'argomento prima del consiglio dei ministri. Un incontro fra i due potrebbe avvenire già nelle prossime ore.
Ad ascoltare Berlusconi sembra che la giornata non sia stata in alcun modo delicata per il nostro governo: «Non c'è un rischio Italia, abbiamo un'economia più solida di altri, è ovvio che 1.900 miliardi di debito, ereditato dal passato, saltano agli occhi, soprattutto della speculazione finanziaria, ma ho ribadito che il nostro obiettivo è arrivare al pareggio di bilancio nel 2013 e si potrebbe ridurre il debito forse già prima ponendo sul mercato gli immobili del patrimonio pubblico».
Mentre su Sarkozy e l'atteggiamento irrisorio del presidente francese, nel corso della conferenza stampa congiunta con Angela Merkel, nessun accenno di reazione polemica. Gli era stata scritta una dichiarazione, dove le parole del presidente francese venivano definite inopportune, ma il Cavaliere non la legge, va a braccio come in altri casi.
E l'episodio viene derubricato ai dissapori relativi alla Banca centrale europea: l'inquilino dell'Eliseo, dice Berlusconi, «se l'è presa per Bini Smaghi», aggiungendo subito dopo che l'economista «non può essere il casus belli per dei rapporti che si deteriorano con la Francia. È vero, abbiamo avuto uno scontro, Sarkozy si è adontato per Bini Smaghi che non si dimette. Noi gli abbiamo offerto dei posti prestigiosi e di responsabilità ma li ha rifiutati. A un certo punto ho anche detto a Sarkozy, "che posso farlo lo uccido?". Comunque gli accordi erano che liberasse il posto entro la fine dell'anno, siamo ampiamente entro i termini concordati».
24 ottobre 2011 08:01
da repubblicaonline
Pensioni, Berlusconi accelera
Opposizioni: "E' l'ultimo giro"
Dopo l'ultimatum Ue e le ironie franco-tedesche, il premier annuncia un Cdm per varare il dl entro martedì. Il Pd: "Italia umiliata", quello del Consiglio europeo è stato "un vero ultimatum". Fini: "La nostra credibilità è sotto zero"
Pensioni, Berlusconi accelera Opposizioni: "E' l'ultimo giro" La cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy (reuters)
ROMA - Dopo le risate complici alla riunione del Consiglio europeo 1tra la Merkel e Sarkozy, il premier prova a stringere i tempi. Berlusconi parla a tarda sera e annuncia un consiglio dei ministri straordinario, con una battuta che sembra rivolta a Tremonti: "Farò quello che non ho potuto fare per colpa di altri, useremo gli immobili dello Stato per azzerare il deficit. La riforma delle pensioni sarà all'ordine del giorno". Ma le opposizioni attaccano sulla perdita di credibilità internazionale del nostro Paese. E Berlusconi replica: "Sarkozy se l'è presa per Bini Smaghi 2, che non vuol dare le dimissioni, anche se noi gli abbiamo offerto posti altrettanto prestigiosi".
"In Ue si è parlato di una uguale età pensionabile per tutti a 67 anni" ha continuato il Cavaliere. "Lo farò presente alla Lega anche perché siamo l'unico paese ad avere anche le pensioni di anzianità". "Bossi ha a cuore i pensionati. Ma questo non collide. Gliene parlerò"
Prima di andar via, il presidente ha aggiunto: "Non c'è, e non c'è mai stato, un rischio Italia. E' tutta colpa di una sinistra antitaliana, che diffonde pessimismo 1.900 miliardi di debito, ereditato dal passato, salta agli occhi.
Soprattutto - ha aggiunto - della speculazione finanziaria"".
Secondo quanto riferiscono fonti parlamentari del Pdl, nel pacchetto sviluppo potrebbero rientrare misure sulle liberalizzazioni, sulle privatizzazioni, sulla semplificazione di procedure per le imprese e sulle infrastrutture. Non è escluso che si possa affrontare, alla luce degli appelli giunti dalla Ue, anche il nodo pensioni 4.
Le opposizioni. Ma dopo Bruxelles, il coro contro il presidente del Consiglio è unanime: siamo alla "campanella dell'ultimo giro", Berlusconi "se ne deve andare". L'Italia a Bruxelles ha ricevuto, come osserva il Pd, "un vero ultimatum". Le "risate della Merkel e di Sarkozy", sintetizza il capogruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi, sono "il foglio di via per il Cavaliere". "Merkel e di Sarkozy ridono di Berlusconi e con loro tutti i giornalisti presenti alla conferenza stampa di Bruxelles. L'Italia è rappresentata in Europa e nel mondo da un premier considerato poco più di un giullare. Non possiamo permettercelo. Le opposizioni unite, assieme alle parti sociali hanno il dovere di dare la spallata decisiva a questo governo ridicolo".
Il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini stigmatizza il modo in cui il presidente francese sorride del governo "perché nessuno può ridicolizzare l'Italia", ma non ha dubbi sul fatto che Berlusconi si sia comportato come "un ragazzino che arriva all'esame e si accorge di non aver studiato". Da lui sono arrivate "100 idee", prosegue, che si sono rivelate solo "100 sciocchezze". Il presidente della Camera Gianfranco Fini parla di momento "grave e pericoloso": "Siamo alla campanella dell'ultimo giro" perché il premier avrebbe l'obiettivo di "tirare a campare qualche settimana" per poi "andare al voto la prossima primavera".
Per gli italiani, rincara la dose il segretario Pd Pier Luigi Bersani, è "diventato umiliante andare all'estero". Quindi, assicura, non solo si deve cambiare esecutivo, ma si deve andare oltre per "superare la malattia" del berlusconismo. Si deve cioè "ricostruire" il Paese cercando di riconquistare prestigio a livello internazionale. A Berlusconi, interviene il senatore Pd Roberto Di Giovampaolo (Pd) arriva "una tirata d'orecchio da parte di alcuni dei suoi migliori alleati europei: la destra conservatrice di Merkel e soprattutto Sarkozy". Evidentemente, afferma, "in Europa hanno sempre meno fiducia sulla capacità del premier italiano di saper uscire dalla crisi".
In una nota, Walter Veltroni incalza: "Per chi non fosse convinto della necessità di dare subito all'Italia un governo forte e autorevole, l'umiliazione subita dal nostro Paese nella conferenza stampa Merkel-Sarkozy, ne è una prova inconfutabile". Si stacchi la spina all'esecutivo, è l'appello del leader dell'Mpa Raffaele Lombardo, perché "ci sputtana a livello internazionale e ci porta ad un declino che rischia di diventare irreversibile".
Le immagini 5 della conferenza stampa del presidente francese e della cancelliera tedesca, le cose dette sull'Italia e "il tono in cui sono state dette", è invece il commento di Giorgio La Malfa, indicano una condizione di "isolamento dell'Italia che non si è mai vista negli ultimi 30 anni". Anche a Bruxelles le voci raccolte dietro le quinte del vertice non sono troppo confortanti. Oggi come oggi, si sarebbe detto al Consiglio Ue, il problema italiano "è Berlusconi". E lui, si racconta in ambienti del vertice, dopo il colloquio con Merkel e Sarkozy, sarebbe uscito "scuro in volto".
Lui, è l'affondo del leader Idv Antonio Di Pietro, gioca con il Paese e con le istituzioni proprio come "Charlie Chaplin giocava con il mondo imitando Hitler". E' solo "un satrapo che non sa invecchiare", afferma. Quanto accaduto a Bruxelles "certifica il momento di assoluta drammaticità" che sta attraversando l'Italia. Tutte le forze politiche, è l'invito che rivolge il capogruppo di Fli alla Camera, Benedetto Della Vedova, dovrebbero capire che o si dà vita ad un nuovo esecutivo "o sarà troppo tardi".
(23 ottobre 2011)
Il governo - «Il presidente francese? Se l’è presa per la questione di Bini Smaghi»
Il premier: metterò mano alle pensioni,
in Europa età del ritiro a 67 anni
Berlusconi: «Ne parlerò con Bossi. Venderemo
gli immobili per tagliare il debito»
Dan nostro inviato MARCO GALLUZZO
BRUXELLES — Era arrivato a Bruxelles sabato sera minacciando in privato tuoni e fulmini, dicendosi pronto a mettere il veto su dichiarazioni che fossero contro l'Italia, alzando la voce e urlando persino contro il suo staff, colpevole di non capire che Berlino e Parigi non potevano metterlo in difficoltà, almeno non più di tanto: «Che possono fare? Ci fanno la guerra? Se vogliono farmi un processo si sbagliano di grosso, sarò io a farlo a loro».
E' andata in un altro modo. Domenica il Cavaliere si è dovuto ricredere, la guerra è scoppiata e il processo ha avuto un solo imputato, lui. È stato irriso da Sarkozy, ha ricevuto un ultimatum durissimo da Van Rompuy, si è fatto riprendere dalla signora Merkel; e questo mentre fonti comunitarie dicevano che il problema del vertice era non il nostro Paese ma il presidente del Consiglio.
Per tutto il pomeriggio il Cavaliere non ha reagito: è stato visto molto teso, ha chiamato Gianni Letta a Roma, durante i lavori del Consiglio prima e dell'Eurogruppo dopo, ha dato disposizioni perché un consiglio dei ministri venisse convocato, oggi o al più tardi domani. Poi finalmente, alle dieci di sera, a conclusione della riunione europea, si è presentato davanti ai giornalisti minimizzando quanto accaduto nel pomeriggio.
Una minimizzazione che sembra avere le sue ragioni. Delle sollecitazioni ricevuta dalle istituzioni comunitarie il premier dice che farà tesoro «per fare cose che non ho potuto fare sinora, per colpa di altri». E su questo punto si mostra risoluto, indicando un imminente consiglio dei ministri per mettere mano sia al sistema delle pensioni che al patrimonio dei beni pubblici che possono andare sul mercato.
La novità riguarda le pensioni, l'argomento sembrava archiviato per la contrarietà della Lega. E invece il Cavaliere torna sul punto forte delle raccomandazioni europee sulla necessità di riforme strutturali: «In Europa si è parlato di un'età pensionabile uguale per tutti, a 67 anni, lo farò presente alla Lega anche perché siamo l'unico paese ad avere anche le pensioni di anzianità».
«Bossi ha a cuore i pensionati — ha aggiunto il presidente del Consiglio —. Ma questo non collide con la difesa dei pensionati, perché non andiamo a toccare, a diminuire, le pensioni di nessuno. Ormai con lo sviluppo della vita media, che è intorno agli 80 anni, per i giovani mantenere delle persone che vanno in pensione a 58 anni e poi vanno avanti fino agli 80 e oltre è un carico francamente ingiusto. Gliene parlerò».
Già ieri notte, al rientro a Roma, dove oggi potrebbe vedere Napolitano, sembra che il premier abbia preso contatti con il leader della Lega, per discutere dell'argomento prima del consiglio dei ministri. Un incontro fra i due potrebbe avvenire già nelle prossime ore.
Ad ascoltare Berlusconi sembra che la giornata non sia stata in alcun modo delicata per il nostro governo: «Non c'è un rischio Italia, abbiamo un'economia più solida di altri, è ovvio che 1.900 miliardi di debito, ereditato dal passato, saltano agli occhi, soprattutto della speculazione finanziaria, ma ho ribadito che il nostro obiettivo è arrivare al pareggio di bilancio nel 2013 e si potrebbe ridurre il debito forse già prima ponendo sul mercato gli immobili del patrimonio pubblico».
Mentre su Sarkozy e l'atteggiamento irrisorio del presidente francese, nel corso della conferenza stampa congiunta con Angela Merkel, nessun accenno di reazione polemica. Gli era stata scritta una dichiarazione, dove le parole del presidente francese venivano definite inopportune, ma il Cavaliere non la legge, va a braccio come in altri casi.
E l'episodio viene derubricato ai dissapori relativi alla Banca centrale europea: l'inquilino dell'Eliseo, dice Berlusconi, «se l'è presa per Bini Smaghi», aggiungendo subito dopo che l'economista «non può essere il casus belli per dei rapporti che si deteriorano con la Francia. È vero, abbiamo avuto uno scontro, Sarkozy si è adontato per Bini Smaghi che non si dimette. Noi gli abbiamo offerto dei posti prestigiosi e di responsabilità ma li ha rifiutati. A un certo punto ho anche detto a Sarkozy, "che posso farlo lo uccido?". Comunque gli accordi erano che liberasse il posto entro la fine dell'anno, siamo ampiamente entro i termini concordati».
24 ottobre 2011 08:01
da repubblicaonline
Pensioni, Berlusconi accelera
Opposizioni: "E' l'ultimo giro"
Dopo l'ultimatum Ue e le ironie franco-tedesche, il premier annuncia un Cdm per varare il dl entro martedì. Il Pd: "Italia umiliata", quello del Consiglio europeo è stato "un vero ultimatum". Fini: "La nostra credibilità è sotto zero"
Pensioni, Berlusconi accelera Opposizioni: "E' l'ultimo giro" La cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy (reuters)
ROMA - Dopo le risate complici alla riunione del Consiglio europeo 1tra la Merkel e Sarkozy, il premier prova a stringere i tempi. Berlusconi parla a tarda sera e annuncia un consiglio dei ministri straordinario, con una battuta che sembra rivolta a Tremonti: "Farò quello che non ho potuto fare per colpa di altri, useremo gli immobili dello Stato per azzerare il deficit. La riforma delle pensioni sarà all'ordine del giorno". Ma le opposizioni attaccano sulla perdita di credibilità internazionale del nostro Paese. E Berlusconi replica: "Sarkozy se l'è presa per Bini Smaghi 2, che non vuol dare le dimissioni, anche se noi gli abbiamo offerto posti altrettanto prestigiosi".
"In Ue si è parlato di una uguale età pensionabile per tutti a 67 anni" ha continuato il Cavaliere. "Lo farò presente alla Lega anche perché siamo l'unico paese ad avere anche le pensioni di anzianità". "Bossi ha a cuore i pensionati. Ma questo non collide. Gliene parlerò"
Prima di andar via, il presidente ha aggiunto: "Non c'è, e non c'è mai stato, un rischio Italia. E' tutta colpa di una sinistra antitaliana, che diffonde pessimismo 1.900 miliardi di debito, ereditato dal passato, salta agli occhi.
Soprattutto - ha aggiunto - della speculazione finanziaria"".
Secondo quanto riferiscono fonti parlamentari del Pdl, nel pacchetto sviluppo potrebbero rientrare misure sulle liberalizzazioni, sulle privatizzazioni, sulla semplificazione di procedure per le imprese e sulle infrastrutture. Non è escluso che si possa affrontare, alla luce degli appelli giunti dalla Ue, anche il nodo pensioni 4.
Le opposizioni. Ma dopo Bruxelles, il coro contro il presidente del Consiglio è unanime: siamo alla "campanella dell'ultimo giro", Berlusconi "se ne deve andare". L'Italia a Bruxelles ha ricevuto, come osserva il Pd, "un vero ultimatum". Le "risate della Merkel e di Sarkozy", sintetizza il capogruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi, sono "il foglio di via per il Cavaliere". "Merkel e di Sarkozy ridono di Berlusconi e con loro tutti i giornalisti presenti alla conferenza stampa di Bruxelles. L'Italia è rappresentata in Europa e nel mondo da un premier considerato poco più di un giullare. Non possiamo permettercelo. Le opposizioni unite, assieme alle parti sociali hanno il dovere di dare la spallata decisiva a questo governo ridicolo".
Il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini stigmatizza il modo in cui il presidente francese sorride del governo "perché nessuno può ridicolizzare l'Italia", ma non ha dubbi sul fatto che Berlusconi si sia comportato come "un ragazzino che arriva all'esame e si accorge di non aver studiato". Da lui sono arrivate "100 idee", prosegue, che si sono rivelate solo "100 sciocchezze". Il presidente della Camera Gianfranco Fini parla di momento "grave e pericoloso": "Siamo alla campanella dell'ultimo giro" perché il premier avrebbe l'obiettivo di "tirare a campare qualche settimana" per poi "andare al voto la prossima primavera".
Per gli italiani, rincara la dose il segretario Pd Pier Luigi Bersani, è "diventato umiliante andare all'estero". Quindi, assicura, non solo si deve cambiare esecutivo, ma si deve andare oltre per "superare la malattia" del berlusconismo. Si deve cioè "ricostruire" il Paese cercando di riconquistare prestigio a livello internazionale. A Berlusconi, interviene il senatore Pd Roberto Di Giovampaolo (Pd) arriva "una tirata d'orecchio da parte di alcuni dei suoi migliori alleati europei: la destra conservatrice di Merkel e soprattutto Sarkozy". Evidentemente, afferma, "in Europa hanno sempre meno fiducia sulla capacità del premier italiano di saper uscire dalla crisi".
In una nota, Walter Veltroni incalza: "Per chi non fosse convinto della necessità di dare subito all'Italia un governo forte e autorevole, l'umiliazione subita dal nostro Paese nella conferenza stampa Merkel-Sarkozy, ne è una prova inconfutabile". Si stacchi la spina all'esecutivo, è l'appello del leader dell'Mpa Raffaele Lombardo, perché "ci sputtana a livello internazionale e ci porta ad un declino che rischia di diventare irreversibile".
Le immagini 5 della conferenza stampa del presidente francese e della cancelliera tedesca, le cose dette sull'Italia e "il tono in cui sono state dette", è invece il commento di Giorgio La Malfa, indicano una condizione di "isolamento dell'Italia che non si è mai vista negli ultimi 30 anni". Anche a Bruxelles le voci raccolte dietro le quinte del vertice non sono troppo confortanti. Oggi come oggi, si sarebbe detto al Consiglio Ue, il problema italiano "è Berlusconi". E lui, si racconta in ambienti del vertice, dopo il colloquio con Merkel e Sarkozy, sarebbe uscito "scuro in volto".
Lui, è l'affondo del leader Idv Antonio Di Pietro, gioca con il Paese e con le istituzioni proprio come "Charlie Chaplin giocava con il mondo imitando Hitler". E' solo "un satrapo che non sa invecchiare", afferma. Quanto accaduto a Bruxelles "certifica il momento di assoluta drammaticità" che sta attraversando l'Italia. Tutte le forze politiche, è l'invito che rivolge il capogruppo di Fli alla Camera, Benedetto Della Vedova, dovrebbero capire che o si dà vita ad un nuovo esecutivo "o sarà troppo tardi".
(23 ottobre 2011)