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Deutsche Bank: allarme sugli utili 2011 e crolla la Borsa

MessaggioInviato: 04/10/2011, 17:14
da franz
Deutsche Bank dà l'allarme sugli utili 2011
e crolla alla Borsa di Francoforte


Il presidente del colosso tedesco a Londra: "La crisi dei debiti sovrani riduce i ricavi della divisione mercati e imprese, e i guai della Grecia costeranno altri 250 milioni di svalutazioni nel terzo trimestre"
di ANDREA GRECO

Deutsche Bank dà l'allarme sugli utili 2011 e crolla alla Borsa di Francoforte Il presidente di Deutsche Bank, Josef Ackerman
MILANO - Piomba sui listini l'allarme utili di Deutsche Bank, e deprime ulteriormente il settore bancario (già depresso dalle notizie sullo smantellamento e relativo crollo borsistico di Dexia). Le voci giravano da giorni, e si tratta, per il colosso tedesco di rettificare un obiettivo utili da record, pari a ben 10 miliardi di euro per l'intero 2011. Tuttavia la notizia fa sbandare Deutsche Bank, che arriva a perdere oltre il 6%.

"L'intensificarsi della crisi dei debiti sovrani ha aumentato l'incertezza sui mercati, ridotto i volumi e i ricavi in particolare nella divisione mercati e imprese - ha detto durante una presentazione agli investitori a Londra il presidente uscente, Josef Ackermann -. Al contempo il terzo trimestre del gruppo registra l'impatto negativo di una partita fiscale che ha aumentato i costi operativi. Pertanto il risultato di questa divisione sarà significativamente inferiore rispetto alle previsioni".

L'altra cattiva notizia riguarda le svalutazioni sui bond greci, che avevano inciso per 155 milioni nel trimestre da marzo e giugno, e peseranno per altri 250 milioni a fine settembre (ma solo il 25 ottobre usciranno i numeri ufficiali). Di conseguenza, ha aggiunto Ackermann, "il previsto obiettivo di utile pretasse a 10 miliardi per il 2011 non è più perseguibile, anche se ci sarà un robusto utile d'esercizio e anche il terzo trimestre chiuderà in nero".

(04 ottobre 2011)
www.repubblica.it

Re: Deutsche Bank: allarme sugli utili 2011 e crolla la Borsa

MessaggioInviato: 04/10/2011, 17:22
da franz
In effetti da piu' parti si sente dire che le banche dovrebbero tornare al loro mestiere, che è quello di mettere in relazione chi ha soldi da investire con chi ha bisognio di soldi per un'impresa da far partire o per investimenti.
La critica viene rivolta da sinistra, in senso anticapitalistico ma ben vedere le banche oggi sono sovraimpegnate a prestare soldi agli stati spendaccioni in difficoltà, per eccesso di spesa sociale e assistenzialismo a pioggia.
Quello che si vede ovunque è che è cambiato il paradigma. Prestare soldi ad un'impresa privata comporta un certo rischio mentre prestarli ad uno Stato (che cosi' non è costretto ad aumetare subito le tasse) sembrava meno rischioso: un investimento sicuro. Con il risultato che la micro e la piccola impresa, soprattutto da basilea II in poi, hanno grande difficoltà ad accedere al credito. Ora finalmente si capisce che l'economia non cresce e che certi prestiti al settore pubblico sono ad altissimo rischio. Le banche piene di BOT rischiano di crollare o di non poter piu' annunciare utili da capogiro.
Strano che i tedeschi siano caduti in questa trappola.