flaviomob ha scritto:Per questo ho chiesto a Trilogy e non a te

Ed è per questo che ho risposto io.
Cominciamo con un aiutino, poi il resto dovrebbe venire in discesa.
Anche se sarà superfluo ricordarlo, è bene ribadire che il debito pubblico non è altro che la richiesta di denaro da parte dello stato alla banca centrale (bankitalia o bce): lo stato che ha necessità di denaro si indebita, per il valore facciale e non per il costo di stampa come sarebbe legittimo, nei confronti della banca centrale. Questo porta all’assurdo che più un’economia cresce, più ha bisogno di denaro cartaceo per rappresentare i beni ed i servizi prodotti, più si indebita. La cosa ancor più difficile da digerire per una mente che usa il buon senso è che lo stato si indebita con la banca centrale anche per fare infrastrutture, investimenti, che aiutino lo sviluppo e la crescita del paese e anche per l’assistenza e gli ammortizzatori sociali.
Non è superfluo. È altamente falso. Il debito pubblico è la richiesta di un governo ai cittadini (italiani e di tutto il mondo) di farsi prestare soldi per non dover alzare le tasse. Un'economia che cresce non genera affatto debito pubblico. Anzi, caso mai genera utili e quindi risparmi per investimenti. È uno stato che spende di piu' di quanto incassa a generare debito pubblico. Piu' o meno come una famiglia che spende di piu' di quanto guadagna, che crea debito privato. Per avere debito pero' ci sono altri che hanno soldi e li prestano. La funzione della banca centrale di stampare carta a go-go non c'entra una beata mazza. Siamo noi italiani (o i tedeschi, i francesi, i cinesi) a prestare i soldi che servono allo Statoitaliano. Ergo lo Stato ha un debito e noi abbiamo un credito. Unica cosa che è vera è che un'economia che cresce ha bisogno di una maggiore massa monetaria ma questo non crea alcun debito. Se la quantità di carta stampata è in linea con la crescita (e quindi rappresenta beni e servizi reali), non ci sono problemi. Ci sono invece quando lo stato stampa troppo, perché cosi' genera inflazione. Il che se ci pensi è un modo per ripagare il debito con moneta che ha minor valore. Un modo per fregare i creditori. Di fatto un dafault parziale.
Ora non è affatto assurdo che lo stato, che spende soldi
veri per fare ponti, autostrade, ospedali, scuole, pagare stipendi si debba indebitare con soldi altrettanto
veri (e non con il valore infinitesimo della stampa). Non si indebita infatti con soldi che stampa la banca (che se ne stampa troppo diventano carta straccia) ma con i soldi nostri, che gli prestiamo noi. O per lo meno chi compra BOT e CCT. Da questo aperitivo puoi capire che l'autore di quell'articolo, come tutti quelli che farneticano sul signoraggio, racconta palle, frottole. Che ovviamente piacciono a qualcuno; come sempre è, giustamente, un problema di mercato, che genera reddito (libri, dvd, conferenze, interviste) anche ai ciarlatani, ai pretazzoni di destra e di sinistra, agli arruffapopolo, fintanto che ci saranno in giro creduloni.