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L'ultima carta da giocare sarebbe una supercessione

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L'ultima carta da giocare sarebbe una supercessione

Messaggioda ranvit il 20/08/2011, 10:02

http://www.corriere.it/economia/11_agos ... da8e.shtml




italia futura rilancia l'abolizione delle province ed una patrimoniale permanente
Manovra: si pensa alla vendita in blocco
Sul mercato gran parte dei beni dello Stato
L'ultima carta da giocare sarebbe una supercessione
Fintecna, a fronte degli immobili, anticiperebbe i soldi


MILANO - Mentre le Borse europee continuano a perdere colpi e Piazza Affari, più delle altre, prosegue nel bruciare miliardi, continua il difficile tentativo da parte della maggioranza di trovare un punto di equilibrio sulle modifiche da fare sulla manovra bis da 45 miliardi di euro varata il 13 agosto scorso.

DISMISSIONI - L'ultima ipotesi allo studio del governo è quella di un piano straordinario di dismissioni immobiliari: dalle caserme alla razionalizzazione degli uffici della pubblica amministrazione. Secondo quanto si apprende da fonti della maggioranza il veicolo per fare queste operazioni potrebbe essere Fintecna, alla quale potrebbe essere trasferita una quota degli immobili in cambio di liquidità immediata. Il patrimonio dello Stato, compresi i beni degli enti locali, si aggira intorno ai 500 miliardi di euro, di cui sarebbe «potenzialmente disponibile», secondo non recentissime stime del Tesoro, circa il 40%. Si tratterebbe, secondo quanto si apprende, di una misura da giocare come ultima carta e per questo ancora non trapelerebbero ipotesi di cifre concrete di questa eventuale operazione. Il grosso dell'operazione potrebbe riguardare le caserme: sarebbero un migliaio, di cui 400 già trasferite al Demanio. In molti casi si tratterebbe di aree edificabili e quindi con un elevato valore di mercato. Ci sarebbe poi tutta la partita degli uffici pubblici, considerato il progressivo restringimento degli apparati della pubblica amministrazione e della possibilità di avere una sola «regia», attraverso il cosiddetto «conduttore unico», in capo al Demanio. La partita potrebbe coinvolge anche gli immobili degli enti locali nell'ambito del federalismo.

ITALIA FUTURA - Alle proposte di maggioranza opposizione e singoli parlamentari si aggiungono anche quelle dall'associazione Italia Futura (che fa capo a luca Cordero di Montezemolo) che chiede un dimagrimento dello Stato più incisivo rispetto alle norme attuali. Per Italia Futura è necessario abolire tutte le province al di sotto del milione di abitanti. Sì inoltre a una patrimoniale permanente dello 0,5% sui patrimoni superiori ai 10 milioni di euro. Secondo le stime dell'Associazione Italiane Private Banking, sono 20mila gli italiani con un patrimonio finanziario netto fra i 5 e i 10 milioni di euro e 8 mila quelli con patrimonio finanziario netto superiore a 10 milioni di euro. Il gettito dell'imposta - secondo Italia Futura - andrebbe a sostituire, per dimensione, negli anni 2012 e 2013 il cosiddetto «contributo di solidarietà e, a partire dal 2014, verrebbe destinato a finanziare - su base strettamente competitiva - i settori dell'istruzione e della ricerca e della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale italiano».
La proposta di Italia Futura trova riscontri positivi sia nell'opposizione che in singoli parlamentari della maggioranza. «Sono in linea con il pensiero di Montezemolo e con tutti quei parlamentari che chiedono la patrimoniale» ha detto il parlamentare del Pdl Maurizio Paniz sostenendo che «non si può penalizzare coloro che sono i più onesti e non tassare chi ha le proprietà. L'errore è tassare il reddito. Io voterei per un sistema fiscale più trasparente: trasparenza nelle entrate e trasparenza nelle uscite. Un sistema - continua - dove si possa dedurre tutto in modo che si debba e si possa denunciare tutto».

CASINI - Sul fronte più strettamente politico da segnalare il nuovo invito fatto dal leader dell'Udc Pier Ferdinando Casi alla maggioranza. Per Casini con la manovra del governo viene «massacrato il ceto medio e coloro che pagano le tasse. Va benissimo il quoziente familiare, ma bisogna cancellare il contributo di solidarietà e colpire la grande evasione, era meglio una patrimoniale sulle cose». Per Casini «la manovra che esige più serietà da parte della politica, non si capisce ancora cosa pensa il partito di maggioranza relativa, il loro è un "vorrei ma non posso", sono molto confusi». Casini ribadisce la richiesta alla maggioranza di discutere delle modifiche in parlamento e aggiunge che «i saldi devono restare invariati, ma la manovra va approvata subito. Una fiducia Senato - continua - sarebbe davvero assurda». Riguardo alle pensioni, il leader dell'Udc, ribadisce che una riforma è necessaria: «È più equo verso i nostri figli adeguare età pensionabile a durata della vita - conclude - anzichè continuare noi ad avere privilegi che nostri figli non potranno avere».

BOSSI - Ma un nuovo intervento sulle pensioni risulta al momento impraticabile a causa del no della Lega. Da parte della Lega infatti non vi è stata finora alcuna apertura a modifiche sulle pensioni. Lo ha messo in chiaro il leader leghista Umberto Bossi, a margine di un comizio nel vicentino. Vi è un'apertura della Lega sulle pensioni? «Assolutamente no», ha risposto il leader del Carroccio, «sono i giornali che inventano: non si toccano le pensioni della povera gente».

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19 agosto 2011(ultima modifica: 20 agosto 2011 09:50)
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Re: L'ultima carta da giocare sarebbe una supercessione

Messaggioda trilogy il 22/08/2011, 21:53

ranvit ha scritto:http://www.corriere.it/economia/11_agosto_19/manovra-modifiche_af0df66c-ca88-11e0-9ddb-a6b1d988da8e.shtml

[..]DISMISSIONI - L'ultima ipotesi allo studio del governo è quella di un piano straordinario di dismissioni immobiliari: dalle caserme alla razionalizzazione degli uffici della pubblica amministrazione. Secondo quanto si apprende da fonti della maggioranza il veicolo per fare queste operazioni potrebbe essere Fintecna, alla quale potrebbe essere trasferita una quota degli immobili in cambio di liquidità immediata.[..]
19 agosto 2011(ultima modifica: 20 agosto 2011 09:50)


Questo meccanismo mi ricorda tanto scip1 e 2 :evil: Il buco della anticipazione precedente è stato tappato col voto di fiducia sul milleproroghe 1,7 miliardi, No grazie abbiamo già dato.

[..]
... Stefano Lepri, su La Stampa, mette in evidenza che una delle creature della finanza creativa del ministro Tremonti, la cartolarizzazione (ossia la vendita degli immobili pubblici attraverso una apposita società, la Scip) verrà chiusa, con un buco di circa 1,7 miliardi di euro da colmare, una grave perdita di cui non si riescono neppure a individuare i contorni, 13 mila immobili da riconsegnare agli enti proprietari e un giudizio della Corte dei Conti che parla di “scarsa trasparenza, scorciatoie procedurali e un contributo molto limitato al bilancio pubblico”.[..]
http://www.polisblog.it/post/3636/le-so ... di-partito


CONTI PUBBLICI: CORTE CONTI, DA SCIP 1 E 2 RISULTATI PIU' CHE MODESTI
Roma, 25 giu.2009 - (Adnkronos) - "L’ambizioso" progetto di dismissione degli immobili pubblici attraverso Scip 1 e 2 ha conseguito "risultati piu’ che modesti". Lo afferma il procuratore generale della Corte dei conti, Furio Pasqualucci, nel giudizio sul rendiconto generale dello Stato per l'anno 2008, secondo cui l’ipotesi di utilizzare le risorse provenienti dalla vendita degli immobili pubblici per misure anticirisi e’ "di difficile utilizzazione e comunque poco praticabile in tempi brevi".
Il procuratore ricorda quindi i dati gia’ presentati dalla Corte dei conti sui risultati della cartolarizzazioni: a fronte di un portafogli di 129 miliardi di euro i ricavi si sono fermati a 57,8 miliardi con un supporto ricavi/compensi del 44,7%.E con il dl dello scorso dicembre, e’ stato previsto il trasferimento agli organi proprietari degli immobili ancora invenduti delle operazioni Scip. "Non puo’ sottacersi -sottolinea Pasqualucci- che siamo in presenza della conclusione anticipata di un ambizioso progetto rimasto incompiuto, che ha conseguito risultati piu’ che modesti".
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Re: L'ultima carta da giocare sarebbe una supercessione

Messaggioda ranvit il 23/08/2011, 9:31

Ci sarebbe anche da dire che la cessione del patrimonio edilizio non è una riforma strutturale....

Tali cessioni dovrebbero essere usate esclusivamente per abbattere parzialmente il debito pubblico (con relativi minori interessi da pagare).

Personalmente concordo abbastanza con Italia futura:
- una piccola patrimoniale permanente dello 0,5% sui patrimoni che superano il milione di euro.
- abolire le Province al di sotto di un milione di abitanti....ma anche quelle grandi, dove città metropolitane come Roma/Milano/Napoli/Palermo/Bologna/Firenze/Catania/Bari etc. Cioè tutte!!!

Cui aggiungerei:
- dimezzare Parlamentari e Consiglieri Regionali/Provinciali e Comunali e dimezzarne i guadagni;
- privatizzare tutte le municipalizzzate consentendone al massimo una per Comune;
- "spostare" l'Irpef ai Comuni con retrocessione allo Stato centrale e alle Regioni di una quota parte
- per altre misure....sono a disposizione :D

Vittorio
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Re: L'ultima carta da giocare sarebbe una supercessione

Messaggioda trilogy il 23/08/2011, 10:51

ranvit ha scritto:- per altre misure....sono a disposizione :D

Vittorio


secondo me una ipotesi su cui si potrebbe ragionare in materia di cessione di immobili pubblici è la seguente:

1.Lo Stato conferisce una parte dei suoi immobili e terreni a una SIIQ (società d'investimento immobiliare quotata)
[come funziona la SIIQ lo trovi a pag.26 di questo link: http://lnx.methorios.it/pdf/siiq.pdf ] ;)
L'oggetto sociale della società deve essere indirizzato in particolare alla riqualificazione urbana e all'housing sociale;

2. Lo Stato colloca le quote sul mercato incassando i soldi. Se gli immobili e i terreni conferiti sono coerenti con la missione della società questa troverebbe interesse negli investitori: dai fondi etici, ai privati, alle fondazioni bancarie;

3. Lo Stato utilizza i soldi incassati per ridurre il debito. Essendo una cessione di patrimonio pubblico i ricavi vanno obbligatoriamente destinati alla riduzione del debito;

4. La SIIQ inizia la sua attività realizzando gli investimenti che producono PIL, tasse e un ritorno sociale in termini di disponibilità di immobili e riqualificazione di edifici o aree degradate. La particolare normativa che regola la SIIQ, l'azionariato privato, e la collocazione sul mercato garantirebbero la trasparenza e l'efficienza della gestione in modo maggiore dei vari controlli della corte dei conti e altri apparati pubblici.
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Re: L'ultima carta da giocare sarebbe una supercessione

Messaggioda franz il 23/08/2011, 17:18

ranvit ha scritto:- per altre misure....sono a disposizione :D

Ho già indicato da tempo l'ipotesi di una riforma sanitaria che toglie dal bilancio dello stato 60 miliardi di euro ogni anno e circa 4 miliardi di bilanci in rosso. IL tutto ottenendo un miglioramento della sanità, trasformandola nel sistema che è in vigore da decenni in Francia, Germania, Svzzera e Olanda (ed anche tanti altri paesi di cui pero' ho pochi dettagli).
Avete capito bene. 60 miliardi ogni anno.
Trilogy, quanto pensi si possa fare cassa vendendo immobili, con una misura una tantum?
Quella della sanità olandese era tra l'altro una delle proposte scaturite nel 1997 dalla commissione Onofri (primo governo Prodi).
Ma a destra come a sinistra nessuno ha le palle di fare una simile riforma ed il massimo che sanno dire è che tuto sommato la sanità funziona (evidentemente non vivono a Vibo Valenzia) quindi non è da cambiare.
Poi ho anche idee sulle pensioni, anche qui senza intaccare le prestazioni, con una riforma graduale che da qui a 40 anni cambierà tutto. I mercati questo si aspettano. Misure urgenti per tamponare le falle ma soprattutto riforme strutturali per eliminare la fonte dell'emorragia. Se mercati vedono queste rifogme, torna la credibilità e non servono eurobond. Anzi con gli eurobond, blu o rosis che siano, i topi continuerebbero a ballare, tanto paga pantalone a Bruxelles.
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Re: L'ultima carta da giocare sarebbe una supercessione

Messaggioda trilogy il 23/08/2011, 23:56

franz ha scritto:Trilogy, quanto pensi si possa fare cassa vendendo immobili, con una misura una tantum?


Quella che descrivevo sopra non aveva la pretesa di risolvere il problema complessivo del rientro dal debito. Può essere una misura da inserire in un pacchetto di inziative. Con la situazione che c'è sui mercati, grandi operazioni di vendita di beni non le vedo possibili a meno che non vengano fatte a prezzi stracciati. Quella che descrivevo potrebbe fruttare diciamo 2 miliardi di entrate per lo Stato e 1 miliardo d'investimenti.

La situazione purtroppo si è fatta seria. La BCE in 2 settimane ha speso 36 miliardi di euro per comprare titoli pubblici
(22 + 14). Questo ha ridotto lo spread con i bund tedeschi ma i prezzi dei CDS non sono scesi, segno che per il mercato la situazione non è cambiata. Oggi sull'azionario siamo stati ancora una volta il peggior mercato europeo con le altre borse in salita. Wall Street addirittura ha fatto faville perchè i dati macroeconmici fanno schifo e quindi scommettono sull'ennesimo intervento della FED che stamperà montagne di carta da distribuire a costo zero. Le economie occidentali oscillano tra recessione e stagnazione, mentre la Cina continua a esportare deflazione su tutto il pianeta manipolando il cambio. Ci sono tutte le condizioni per un prossimo disastro economico globale o per una stagnazione generazionale.
Ultima modifica di trilogy il 24/08/2011, 13:01, modificato 2 volte in totale.
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Re: L'ultima carta da giocare sarebbe una supercessione

Messaggioda franz il 24/08/2011, 8:06

trilogy ha scritto:Oggi sull'azionario siamo stati ancora una volta il peggior mercato europeo con le altre borse in salita. Wall Street addirittura ha fatto faville perchè i dati macroeconmici fanno schifo e quindi scommettono sull'ennesimo intervento della FED che stamperà montagne di carta da distribuire a costo zero. Le economie occidentali oscillano tra recessione e stagnazione, mentre la Cina continua a esportare deflazione su tutto il pianeta manipolando il cambio. Ci sono tutte le condizioni per un prossimo disastro economico globale o per una stagnazione generazionale.

Qui di prospettive "super" quindi abbiamo:
1) super-recessione (per le manovre restrittive)
2) super-inflazione (per l'eccesso di stampa di carta)
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Re: L'ultima carta da giocare sarebbe una supercessione

Messaggioda ranvit il 24/08/2011, 11:29

Trilogy, questa frase non è mia ma di Franz:

ranvit ha scritto:Trilogy, quanto pensi si possa fare cassa vendendo immobili, con una misura una tantum?
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: L'ultima carta da giocare sarebbe una supercessione

Messaggioda trilogy il 24/08/2011, 13:02

ranvit ha scritto:Trilogy, questa frase non è mia ma di Franz:

ranvit ha scritto:Trilogy, quanto pensi si possa fare cassa vendendo immobili, con una misura una tantum?


Scusa, errore di composizione...l'ho corretto
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