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Marchionne restituisce il prestito agli Usa

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Marchionne restituisce il prestito agli Usa

Messaggioda ranvit il 24/05/2011, 21:25

http://www.repubblica.it/economia/2011/ ... ef=HRER2-1


INDUSTRIA
Chrysler restituisce il prestito agli Usa
e Obama ringrazia la Fiat: "Pietra miliare"
Il gruppo annuncia la restituzione del finanziamento da 7,6 miliardi di dollari. Marchionne: "Abbiamo mantenuto la promessa". Il presidente degli Stati Uniti plaude e aggiunge: "Segnale che l'industria dell'auto si sta riprendendo"

Chrysler restituisce il prestito agli Usa e Obama ringrazia la Fiat: "Pietra miliare"

TORINO - Chrysler ha rimborsato tutto il prestito da 7,6 miliardi di dollari ai governi di Usa e Canada. Lo ha annunciato la casa di Detroit, in una nota. Il debito era di 5,9 milioni di dollari con il governo americano e di 1,7 milioni con quello canadese. Il mercato oggi ha anticipato gli effetti della restituzione del finanziamento, premiando tutti i titoli del gruppo Fiat.

Nel comunicato ufficiale, il gruppo sottolinea di aver rimborsato completamente il prestito originale "con più di sei anni di anticipo rispetto alle scadenze fissate, insieme al pagamento degli interessi". "Meno di due anni fa - ha detto l'amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne - , ci siamo impegnati a rimborsare i contribuenti americani e canadesi e oggi manteniamo la promessa". L'ad ha aggiunto che "il prestito ci ha dato una rara seconda opportunità per dimostrare che le persone di questa società possono raggiungere risultati. Abbiamo un debito di gratitudine verso coloro che, con il loro intervento, hanno consentito a Chrysler Group di rimettersi in carreggiata come una società solida".

"Ognuno nella famiglia allargata del gruppo Chrysler, dagli impiegati al sindacato ai dealers ai fornitori - sottolinea Marchionne - ha lavorato infaticabilmente per mantenere la promessa e riconquistare la fiducia pubblica nella società e nei prodotti. C'è ancora lavoro da fare, mentre rimaniamo concentrati sugli obiettivi del piano 2010-2014".

La notizia incassa
il plauso di Barack Obama: "E' una pietra miliare", commenta la Casa Bianca attraverso il portavoce Jay Carney, "ed un segnale che l'industria dell'auto si sta riprendendo". "L'annuncio arriva con sei anni di anticipo rispetto alle scadenze e solo due anni dopo l'uscita dall'amministrazione controllata. Consente a Chrysler di costruire sul proprio progresso e continuare a crescere mentre l'economia si riprende", si legge nella nota della Casa Bianca, in cui Obama precisa che "sostenere il settore automobilistico ha reso necessarie decisioni difficili, ma non abbiamo abbandonato i lavoratori di Chrysler e le comunità che contano su questa iconica società".

L'obiettivo della conquista del 51 per cento di Chrysler da parte di Fiat è ora più vicino: il Lingotto ha annunciato, con una nota, di aver perfezionato l'esercizio dell'opzione per l'acquisto di un'ulteriore partecipazione 16 per cento in Chrysler, salita così al 46 per cento.

(24 maggio 2011)
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Re: Marchionne restituisce il prestito agli Usa

Messaggioda flaviomob il 25/05/2011, 1:13

E a noi italiani, quando li restituisce i soldi? :lol: :lol:


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Re: Marchionne restituisce il prestito agli Usa

Messaggioda ranvit il 25/05/2011, 8:04

Quali soldi?
La Fiat in Italia ha goduto di facilitazioni e benefici "generali" e "di contorno", come del resto accade in tutti i Paesi del mondo in favore di aziende di importanza strategica, ma mai di investimenti diretti.

Finiamola con la demagogia! Non porta da nessuna parte.

Resta il fatto che le idee di Marchionne stanno avendo risultati concreti: restituire il prestito dei governi Usa e Canada, addirittura in anticipo, e aumentare la quota di capitale nell'azienda rilevata, è un caso da studiare.....anche per i "testoni" della sinistra italiana!

Vittorio
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Re: Marchionne restituisce il prestito agli Usa

Messaggioda ranvit il 25/05/2011, 11:52

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 70276.html


Fiat al 51% Chrysler nel quarto trimestre'
Marchionne: 'Opzione su quota Tesoro Usa? Piu' aspettiamo piu' costa'
25 maggio, 10:42



TORINO - ''Dal primo giugno i conti Chrysler saranno consolidati nel bilancio Fiat'', lo ha detto l'amministratore delegato, Sergio Marchionne, che e' rientrato in Italia e partecipa alla presentazione alla stampa estera della nuova Lancia Ypsilon. La Fiat conquistera' il 51% di Chrysler ''nel quarto trimestre'', ha poi aggiunto. ''Il veicolo deve essere omologato. Lo faremo appena possibile'', ha spiegato l'amministratore delegato del Lingotto alludendo al terzo Performance Event che permette a Fiat di prendere un altro 5% di Chrysler. Alla domanda sui tempi per esercitare l'opzione sulla quota del Tesoro Usa, Marchionne ha detto: ''piu' aspettiamo piu' costa''. E su altre possibili opzioni a pagamento per salire ulteriormente nel capitale della casa di Detroit ha spiegato che ''la possibilita' c'e' sempre''.

OK FUSIONE CON CHRYSLER, NO IMMEDIATA ''Non ha senso tenerle separate, ma non e' una questione immediata per il 2011. Non e' una cosa che faremo a breve''. Lo ha detto Sergio Marchionne sulla possibile fusione tra Fiat e Chrysler. ''Gestire due organizzazioni separate - ha affermato - per un costruttore generalista non e' razionale. Dobbiamo trovare una soluzione, ma non ho una risposta immediata. Non e' un tema cruciale da affrontare subito''. ''Il problema non e' portare la Chrysler in Borsa. L'obiettivo del fondo Veba e' quello di monetizzare la posizione che ha in Chrysler. La Fiat ha un ruolo relativo''. Cosi' l'amministratore delegato Sergio Marchionne ha risposto sulla quotazione di Chrysler. ''Il fatto di quotarla - ha spiegato - e' totalmente collegato al desiderio di convertire in cassa la posizione di Veba nell'azionariato di Chrysler''. Per quanto riguarda i tempi Marchionne non si e' sbilanciato: ''dipende dalle condizioni del mercato e non da noi''
SU FABBRICA ITALIA NON HO CAMBIATO IDEA ''Sui 20 miliardi di investimenti previsti dal piano Fabbrica Italia non ho cambiato idea. L'impegno nostro c'e' ed e' forte, ma non posso farcela da solo''. Cosi' l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, ha risposto ai giornalisti sul mantenimento dell'impegno per Fabbrica Italia. Marchionne e' arrivato a Torino dagli Usa intorno alle 6. ''Sono stanco ma contento. E' stata una bella giornata, facciamone una bella pure qui oggi''

ELKANN, RIMBORSO CHRYSLER BEL MESSAGGIO ANCHE PER ITALIA - ''I soldi sono stati restituiti, e' un bel messaggio anche per l'Italia. E' stato un successo collettivo''. Lo ha affermato John Elkann, presidente della Fiat, che partecipa con Sergio Marchionne alla presentazione alla stampa estera della nuova Lancia Ypsilon.
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Re: Marchionne restituisce il prestito agli Usa

Messaggioda flaviomob il 25/05/2011, 21:39



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Re: Marchionne restituisce il prestito agli Usa

Messaggioda ranvit il 26/05/2011, 8:05

Stupidaggini o quanto meno demagogia e slogan!
!
Gli incentivi all'acquisto di auto sono proprio il tipico aiuto "di contorno" di cui parlavo precedentemente. In tutti i Paesi ci sono sotto varie spoglie e, discutibili o meno, hanno l'obiettivo di sostenere i consumi. Nel caso specifico poi c'è anche la necessità di ammodernare il parco auto circolante (in Italia vecchio e inquinante) e il beneficio a tutti i produttori di auto.

In ogni caso sono cosa ben diversa dai finanziamenti dati direttamente ad una impresa (vedi quelli di Usa e Canada a Crhysler).

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Re: Marchionne restituisce il prestito agli Usa

Messaggioda franz il 26/05/2011, 8:08

flaviomob ha scritto:http://www.corriere.it/editoriali/10_febbraio_06/fiat_montezemolo_mucchetti_5749a928-12f4-11df-aca8-00144f02aabe.shtml


Sbaglia anche l'articolista. I sussidi per le rottamazioni vengono dati a tutte le marche di veicoli e quindi non sono solo un aiuto per la fiat in particiolare. Idem per il saldo alla cassa integrazione, che è per tutte le aziende. Per me i sussidi alla rottamazione restano sbagliati lo stesso ma credo che ci siamo capiti.

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Re: Marchionne restituisce il prestito agli Usa

Messaggioda flaviomob il 26/05/2011, 20:19

I sussidi in un paese che compra prevalentemente Fiat sono certamente un aiuto di cui giocoforza beneficia maggiormente Fiat. Se i sussidi esistessero solo in Italia, per ipotesi, sarebbero un vantaggio per l'azienda torinese. Lecito, perché ogni acquirente è libero di scegliere come impiegarli, ma comunque vantaggioso.

Poi ovviamente quella che è la lunga storia degli aiuti pubblici a Fiat non si esaurisce certo nei sussidi, che sono la minor cosa. Se lo stato italiano avesse preteso una quota azionaria ogni volta che ha parato il c... a Fiat, oggi sarebbe azionista di maggioranza.
Bisogna poi sottolineare che oggi Fiat riceva aiuti pubblici o comunque vantaggi (anche sindacali) da amministrazioni statali o locali di molti paesi del mondo.

Osama invece è stato lungimirante e ha parlato seriamente di PRESTITO, forse perché conosceva bene i suoi (e i nostri) polli... (non avrà mica anche qualche antenato scozzese, oltre che irlandese?) :lol:

--

http://www.ilsussidiario.net/News/Econo ... nni/65854/
"Gli aiuti di stato alla Fiat hanno impoverito i contribuenti e l'azienda"
2010

http://www.loccidentale.it/articolo/%22 ... 22.0085948
FIAT/ 3. Tutti gli aiuti di Stato a Fiat esaminati dall’Ue negli ultimi 10 anni
2010

http://www.ilfoglio.it/soloqui/1772
I numeri dicono che gli aiuti di stato alla Fiat fanno male al Lingotto
2009

http://www.autopareri.com/forum/fiat/21 ... -euro.html
Aiuti di stato per la Fiat pari a 38,239 milioni di euro
2003

http://forum.politicainrete.net/rivoluz ... -fiat.html
Caso Fiat: dagli aiuti di Stato alla convenienza speculativa


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Re: Marchionne restituisce il prestito agli Usa

Messaggioda franz il 26/05/2011, 23:03

flaviomob ha scritto:I sussidi in un paese che compra prevalentemente Fiat sono certamente un aiuto di cui giocoforza beneficia maggiormente Fiat.


Nel 2010 il marchio Fiat ha immatricolato 450 mila vetture (il 18,1 per
cento in meno rispetto al 2009) e ha ottenuto una quota del 23 per cento:
nel 2009 era stata del 25,5 per cento. Invece, per quanto riguarda i dati
di dicembre, Fiat ha venduto 29 mila vetture, il 29,6 per cento in meno in
confronto a dicembre 2009, per una quota del 22,4 per cento, con un calo
di 2,5 punti percentuali. Anche per il brand Fiat va messo in evidenza il
positivo trend di crescita negli ultimi mesi del 2010, con la quota che e'
salita dal 20,4 per cento di ottobre e dal 21,5 per cento di novembre fino
all'attuale 22,4 per cento.

Fonte:
http://www.milanofinanza.it/news/dettag ... nzie=PMFNW

Riassumendo, la prevalenza (77%) è data da autoveicoli non Fiat e quindi i benefici dei sussidi
sono prevalentemente assegnati alla cause automobilistice tedesche, francesi, americane e giapponesi.

Comunque non mi sembra che in passato i sindacati si siano opposti con forza (per esempio
facendo sciopero) ai sussidi, perché in fondo oltre che un sostegno ai consumi sono anche un
sostegno all'occupazione. Nemmeno le Fiat si è opposta alla varie rottamazioni ma cosa
ha dovuto accettare in cambio dei sussidi? Beh, per esempio investimenti milionari per
costruire fabbriche in luoghi insensati per la logistica di una produzione di autovetture e
nemmeno qui abbiamo visto sindacati e partiti di sinistra opporsi con sdegno agli aiuti di stato.

In effetti hai ragione sul fatto che Obama, essendo amercano e tutto sommato non statalista,
ha solo prestato dei soldi, che ora vengono resi. Gli italiani invece tendono a fare una rete di
interessi e convivenze, ricatti e compensazioni ... che permette di dare e prendere quando fa
comodo salvo poi lamentarsi sdegnati che quei soldi siano stati dati e presi in passato.
Come possiamo definire questo comportamento?

Franz
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Re: Marchionne restituisce il prestito agli Usa

Messaggioda flaviomob il 26/05/2011, 23:32

Come casa automobilistica, Fiat rimane comunque al primo posto delle vendite in Italia, anche se in calo.
Del resto se è in calo significa che c'è insoddisfazione da parte degli acquirenti e quindi una qualità del prodotto percepita come inadeguata al costo.
Come sempre poi si rovesciano sui sindacati responsabilità politiche: sarebbe ora che chi ci governa si assumesse la responsabilità e le conseguenze delle proprie azioni, moderato o progressista che sia. In un paese maturo ci si aspetta questo.


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