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Merito

MessaggioInviato: 20/03/2011, 5:32
da Robyn
Il merito è un fatto di democrazia.Il merito permette alle persone a prescindere da quella che è la loro collocazione sociale di emergere.Il merito presuppone come prima cosa uguali nastri di partenza.I più capaci saliranno la scaletta sociale.La mancanza di merito nel nostro paese è un demerito che danneggia la competitività.Questa mancanza di merito a tutti i livelli secondo il quale chi è figlio dell'operaio rimane a fare l'operaio o chi è figlio dell'avvocato farà l'avvocato si è inserita soprattutto nel mondo del lavoro,una specie di tumore che divora la competitività del paese.Per emergere apparentemente si potrebbe pensare di lavorare un pò di anni acquisire la formazione per poi andare verso la libera professione o l'attività autonoma ma anche qui è tutto bloccato.La formazione generalmente ancora oggi è difficile averla ed anche si ha per grazia,ci si imbatte in altri problemi come gare truccate,concorsi truccati etc.Per esempio mi ricordo che all'età di venti anni concluso l'Itis cercavo di fare tirocinio presso uno studio di impianti elettrici per la progettazione ma non trovai nessuno,anzi trovai tante persone che si inventavano scuse di tuti i tipi.All'età di vent'anni cercai lavoro come elettricista e mi veniva detto che c'era bisogno di persone con esperienza,perche evidentemente è un tipo di lavoro che dà sicurezza economica, poco soggetto a variazioni tecniche(è un mestiere come si diceva un tempo).Quindi il tirocinio và eliminato e sostituito con un corso di due anni che attraverso un'esame preveda l'abilitazione ad esercitare la professione.Inoltre è necessario separare lavoro intellettivo e lavoro manuale.Se si fà un lavoro manuale non è possibile poi fare un lavoro intellettivo perche manca la concentrazione.E' questo il sistema usato oggi nel mondo del lavoro per dirti che non sei capace e per bloccare l'ascesa sociale ,per farla dipendere da altri fattori di casta come l'appartenenza sociale ,la raccomandazione ,il potere economico.Inoltre bisogna fare il lavoro che più piace e al quale si è più inclini.La costituzione recita che ognuno deve fare un'attività secondo la propria scelta,e le proprie possibilità(riferite naturalmente alle capacità)al fine di contribuire alla crescita spirituale e materiale del paese.Inoltre a prescindere dal lavoro che si fà nella scuola dell'obbbligo si insegna fin dai primi anni che tutti i lavori sono egualmente dignitosi ciao robyn

Re: Merito

MessaggioInviato: 20/03/2011, 18:01
da Robyn
Le aziende ed in generale il mondo dell'economia dopo aver preteso la flessibilità non possono tirarsi indietro sù merito e formazione.In realtà merito e formazione mancano perchè si ha paura della competizione.Allora per combattere o attenuare la paura della competizione,crescita della domanda e merito devono camminare di pari passo.Infatti la sola crescita della domanda crea lavoro ma lo crea nell'ambito della crescita dimensionale dell'azienda.Si sà che un'economia sana non si fonda sul monopolio ma sù una molteplicità di soggetti.Quindi se cresce la domanda deve crescere il numero di chi intraprende e non si può intraprendere se manca la formazione.Si potrebbe fare il ragionamento che non conviene formare per poi perdere chi viene formato.Bè le leggi del mercato sono queste.Allora a questo punto dopo aver introdotto le protezioni sociali ed eliminato il reintegro si deve pensare ad estendere lo statuto dei lavoratori a tutte le aziende.Questo significa il ritorno del sindacato in tutte le aziende il cui nuovo compito è,a seguito dell'introduzione della plurisettimanalità,uno stretto controllo dell'orario di lavoro,della formazione per tutti,delle condizioni di lavoro chiedendo costantemente un'ammodernamento dei sistemi di produzione per rendere umano,dignitoso e gratificante anche quei lavori che non lo sono ciao robyn