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L'economia sommersa vale il 16-17%

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L'economia sommersa vale il 16-17%

Messaggioda ranvit il 18/02/2011, 18:26

http://www.corriere.it/economia/11_febb ... 8882.shtml

ELABORAZIONI FATTE DALL'ISTAT SU DATI DEL 2005
L'economia sommersa vale il 16-17%
Tra hotel e bar raggiunge i vertici del 56,8%. I dati della commissione sulla riforma fiscale slittano di un mese


MILANO - L'economia sommersa in Italia vale tra un minimo del 16,1% e un massimo del 17,8% dell'economia. Sono i dati che sono stati forniti agli esperti della commissione per la riforma fiscale che si occupa di «economia non osservata e flussi finanziari». Le elaborazioni, fatte dall'Istat su dati 2005, sono le più aggiornate e entrano nel dettaglio rispetto ai dati del sommerso diffusi lo scorso luglio per macrosettori.

DATI - Il record spetta al settore «alberghi e pubblici esercizi», per i quali il sommerso si aggira attorno al 56,8%, che supera anche colf e badanti che si ferma al 52,9%. Agricoltura (31,1%) e commercio (21,7%) seguono nella classifica del sommerso. La tabella è stata elaborata tenendo conto di «correzioni» statistiche sugli introiti, i costi interni delle imprese, la dissimulazione dell'attività produttiva sul lavoro non regolare, e stime indipendenti di offerta e domanda. Emerge così che il sommerso nel settore industria tocca l'11,7%. Per il comparto dell'industria il sommerso più evidente è quello delle costruzioni, che arriva al 28,4%, seguito dal tessile-abbigliamento-calzature che è al 13,7%, dagli alimentari (10,7%). Più evidente è l'economia in nero nel settore dei servizi: dopo alberghi e bar e servizi domestici, ci sono istruzione e sanità (36,8%), trasporti e comunicazioni (33,9%), commercio (32,1%); servizi alle imprese (21,5%). L'unico settore con un sommerso sotto le due cifre è il «credito e assicurazione» con 6,4%.

RIFORMA - Arriveranno a fine aprile i risultati dei quattro tavoli tecnici di lavoro per la messa a punto della riforma fiscale. Slitta così di circa un mese il calendario informale dei lavori che, pur senza fissare una data precisa, aveva sempre fatto riferimento alla fine di marzo per la messa a punto delle relazioni dei singoli gruppi e, quindi, per la stesura di un documento congiunto.

Redazione online
18 febbraio 2011
Ultima modifica di ranvit il 18/02/2011, 18:28, modificato 1 volta in totale.
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Re: L'economia sommersa vale il 16-17%

Messaggioda ranvit il 18/02/2011, 18:27

http://www.corriere.it/economia/10_lugl ... =correlati

MA TRA IL 2000 E IL 2008 SI SEGNALA UNA SOSTANZIALE FLESSIONE
In Italia sommerso tra 255 e i 275 miliardi
Istat: nel 2008 il peso dell'economia sommersa era compreso tra il 16,3% e il 17,5% del Pil

MILANO - Gran parte della ricchezza italiana sfugge alla lente del Fisco. Nel 2008 il valore aggiunto prodotto nell'area del sommerso economico è compreso tra un minimo di 255 e un massimo 275 miliardi di euro. Lo rileva l'Istat, aggiungendo che il peso dell'economia sommersa è compreso tra il 16,3% e il 17,5% del Pil (nel 2000 era tra 18,2 e 19,1%).

VALORE AGGIUNTO - Tra il 2000 e il 2008 l'ammontare del valore aggiunto sommerso registra una tendenziale flessione, pur mostrando andamenti alterni: la quota del sommerso economico sul Pil raggiunge il picco più alto (19,7%) nel 2001, per poi decrescere fino al 2007 (17,2%) e mostrare segnali di ripresa nel 2008 (17,5%). La parte più rilevante del fenomeno dell'economia sommersa «è costituita dalla sottodichiarazione del fatturato e dal rigonfiamento dei costi impiegati nel processo di produzione del reddito. A livello settoriale l'evasione fiscale e contributiva è più diffusa nei settori dell'agricoltura e dei servizi, ma è rilevante anche nell'industria. Se si considera la sola economia di mercato, senza considerare, cioè, il valore aggiunto prodotto dai servizi non market forniti dalle amministrazioni pubbliche, il sommerso nel 2008 rappresenta il 20,6% del Pil, contro il 17,5% calcolato per l'intera economia.

Redazione online
13 luglio 2010
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Evasione, nel 2010 recuperati 25 miliardi

Messaggioda ranvit il 18/02/2011, 18:29

http://www.corriere.it/economia/11_febb ... =correlati


BEFERA: «RISULTATI IMPORTANTI, MA OCCORRE LAVORARE SUL CAMBIAMENTO DI MENTALITÀ»
Evasione, nel 2010 recuperati 25 miliardi
I dati di Agenzia delle Entrate, Inps ed Equitalia. La quota maggiore deriva dai controlli formali



ROMA - Nel 2010 la somma recuperata da Agenzia delle Entrate, Inps ed Equitalia dalla lotta all'evasione, è stata complessivamente pari a 25,4 miliardi di euro, tra imposte, tasse e contributi evasi. I risultati dell'azione condotta lo scorso anno sono stati illustrati oggi a Roma. «La somma recuperata - hanno precisato i portavoce dei tre enti - rappresenta un dato ormai quasi definitivo e destinato nelle prossime settimane a crescere, sia pure marginalmente».
LA RIPARTIZIONE - La somma recuperata si compone delle seguenti voci: 10,4 miliardi (+15% rispetto al 2009) derivanti dai controlli formali e dal recupero dell'evasione fiscale da parte dell'Agenzia delle Entrate e 6,6 miliardi di minori crediti d'imposta tributari utilizzati in compensazione rispetto al 2009, grazie alla stretta messa in campo; a questi si aggiungono 6,4 miliardi (+12%) recuperati dall'Inps all'evasione contributiva e 1,9 miliardi (+19%) che Equitalia ha riscosso per altri enti statali e locali.

«CAMBIARE MENTALITA'» - «L'azione condotta dall'Agenzia delle entrate - ha sostenuto il direttore Attilio Befera - ha potuto realizzare e consegnare al paese, questi risultati sempre più significativi, grazie al lavoro di tutte le strutture. Si tratta di risultati importanti che derivano dalle azioni e dall'attività di recupero dell'evasione, condotta in modo sempre più puntuale e rigoroso. Resta comunque quale priorità il cambio dell'atteggiamento culturale nei confronti di chi evade».

Redazione Online
10 febbraio 2011
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