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Rifiuti, 1200 lavoratori consorzi di bacino
«Pagati senza lavorare, ora risarciteci»
di Daniela De Crescenzo
NAPOLI - Hanno ricevuto lo stipendio senza aver lavorato dal 1996 al 2011 e ora chiedono un risarcimento di 150mila euro a testa: la paradossale pretesa viene dai dipendenti dei consorzi di bacino, ben 1200, attraverso i sindacati autonomi e i loro legali. E nel caso in cui riuscissero a dimostrare di aver subito un torto, si tratterebbe di sborsare almeno 180 milioni. «Negli anni siamo stati spogliati della dignità di lavoratori», dicono i dipendenti e, oltre a lamentare depressioni e stati ansiosi gravi, aggiungono anche di non aver ricevuto i contributi previdenziali previsti.