Pubblica Amministrazione

(..)Il contenimento dei numeri del pubblico impiego, assicura il ministro, viene raggiunto "senza pregiudicare volume e qualità dei beni e servizi pubblici offerti: dato il numero totale dei dipendenti della pubblica amministrazione al 2007 pari a 3,57 milioni di unità, la riduzione prospettata (-8,4%) nel quinquennio implica un aumento medio di produttività annuo del 2% circa".(..)
classico giochino di parole da economista furbetto. Il quadro di riferimento viene dato per scontato, come una verità soprannaturale un dogma:
"senza pregiudicare volume e qualità dei beni e servizi pubblici offerti"
il suo capo, quando non può o non vuole replicare con degli elementi concreti a delle accuse specifiche, utilizza un giochino analogo: Dovete credermi, lo giuro sui miei figli
di conseguenza il risultato "inevitabile" è:
la riduzione prospettata (-8,4%) nel quinquennio implica un aumento medio di produttività annuo del 2% circa".
E se quelli rimasti continuano a lavorare al ritmo di prima, con le tecnologie di prima, le procedure di prima ecc...?
E' semplice: scende la qualità e la quantità dei beni e servizi pubblici offerti.
L'articolo completo:
LAVORO
Brunetta: "Riduzione di 300.000 occupati
nella Pubblica amministrazione"
La stima è del ministro della PA e si riferisce al 2008-2013. È "l'effetto delle misure in materia di blocco del turn-over, contratti di lavoro flessibile e collocamento a riposo". "Assenteismo ridotto del 35%"
ROMA - Nella pubblica amministrazione "per effetto delle misure in materia di blocco del turn-over, contratti di lavoro flessibile e collocamento a riposo, complessivamente tra il 2008 e il 2013 si può prevedere una riduzione dell'occupazione nel pubblico impiego di oltre 300 mila unità", pari ad un calo dell'8,4%. E' tra i dati portati dal ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ad un anno dalla riforma, ad un convegno nel quale viene presentato anche il rapporto dell'Ocse sulla riforma della pubblica amministrazione in Italia. "Negli anni 2008 e 2009 - si legge nel documento presentato al convegno - il personale si è ridotto di circa 72 mila occupati scendendo a circa 3,5 milioni di unità".
Le misure di contrasto all'assenteismo "hanno comportato una riduzione media delle assenze per malattia pro capite dei dipendenti pubblici di circa il -35%", ha aggiunto Brunetta, per il quale "questo successo si traduce in 65 mila dipendenti in più ogni anno sul posto di lavoro, valore superiore a tutta la popolazione residente del comune di Viterbo. Anche in questo caso siamo riusciti a riallineare i valori tra settore pubblico e privato".
Il contenimento dei numeri del pubblico impiego, assicura il ministro, viene raggiunto "senza pregiudicare volume e qualità dei beni e servizi pubblici offerti: dato il numero totale dei dipendenti della pubblica amministrazione al 2007 pari a 3,57 milioni di unità, la riduzione prospettata (-8,4%) nel quinquennio implica un aumento medio di produttività annuo del 2% circa".
http://www.repubblica.it
classico giochino di parole da economista furbetto. Il quadro di riferimento viene dato per scontato, come una verità soprannaturale un dogma:
"senza pregiudicare volume e qualità dei beni e servizi pubblici offerti"
il suo capo, quando non può o non vuole replicare con degli elementi concreti a delle accuse specifiche, utilizza un giochino analogo: Dovete credermi, lo giuro sui miei figli
di conseguenza il risultato "inevitabile" è:
la riduzione prospettata (-8,4%) nel quinquennio implica un aumento medio di produttività annuo del 2% circa".
E se quelli rimasti continuano a lavorare al ritmo di prima, con le tecnologie di prima, le procedure di prima ecc...?
E' semplice: scende la qualità e la quantità dei beni e servizi pubblici offerti.
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LAVORO
Brunetta: "Riduzione di 300.000 occupati
nella Pubblica amministrazione"
La stima è del ministro della PA e si riferisce al 2008-2013. È "l'effetto delle misure in materia di blocco del turn-over, contratti di lavoro flessibile e collocamento a riposo". "Assenteismo ridotto del 35%"
ROMA - Nella pubblica amministrazione "per effetto delle misure in materia di blocco del turn-over, contratti di lavoro flessibile e collocamento a riposo, complessivamente tra il 2008 e il 2013 si può prevedere una riduzione dell'occupazione nel pubblico impiego di oltre 300 mila unità", pari ad un calo dell'8,4%. E' tra i dati portati dal ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ad un anno dalla riforma, ad un convegno nel quale viene presentato anche il rapporto dell'Ocse sulla riforma della pubblica amministrazione in Italia. "Negli anni 2008 e 2009 - si legge nel documento presentato al convegno - il personale si è ridotto di circa 72 mila occupati scendendo a circa 3,5 milioni di unità".
Le misure di contrasto all'assenteismo "hanno comportato una riduzione media delle assenze per malattia pro capite dei dipendenti pubblici di circa il -35%", ha aggiunto Brunetta, per il quale "questo successo si traduce in 65 mila dipendenti in più ogni anno sul posto di lavoro, valore superiore a tutta la popolazione residente del comune di Viterbo. Anche in questo caso siamo riusciti a riallineare i valori tra settore pubblico e privato".
Il contenimento dei numeri del pubblico impiego, assicura il ministro, viene raggiunto "senza pregiudicare volume e qualità dei beni e servizi pubblici offerti: dato il numero totale dei dipendenti della pubblica amministrazione al 2007 pari a 3,57 milioni di unità, la riduzione prospettata (-8,4%) nel quinquennio implica un aumento medio di produttività annuo del 2% circa".
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