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Ancora PIIGS

MessaggioInviato: 13/07/2010, 14:37
da franz
Moody's taglia il rating del Portogallo, buona domanda per i titoli di Stato greci

Moody's ha tagliato di due punti il rating del Portogallo portandolo ad A1 da Aa2 mantenendo stabile l'outlook. Lo scorso 5 di maggio l'agenzia di rating aveva messo osservazione il debito di Lisbona ventilando un possibile declassamento, che puntualmente si è verificato.

La notizia ha riportato tensione soprattutto sul mercato dei cambi con l'euro in calo sul dollaro e ha messo sotto pressione il debito del Portogallo. Il costo contro il rischio default a 5 anni (credit default swap) è salito a 286 punti base (279,6 ieri), mentre lo spread del governativo di riferimento (il decennale) rispetto al corrispondente titolo tedesco si è allargato a 290 punti base (286). Le borse europee invece sono state relativamente influenzate.

Se la bocciatura di Lisbona ha riportato all'attenzione del mercato la crisi del debito sovrano, acqua sul fuoco è arrivata dalla nuova asta di titoli greci. Atene torna sul mercato del debito per la prima volta dallo scorso maggio. La domanda è stata di tre volte superiore alle attese. Il governo greco ha collocato titoli di stato a 26 settimane per 1,625 miliardi di euro. Il rendimento è salito a quota 4,65%, in lieve rialzo dal 4,55% pagato ad aprile. La domanda degli investitori è stata pari a 3,6 miliardi di euro.

Tornando alla bocciatura del debito portoghese da parte di Moody's, l'agenzia sostiene che la solidità finanziaria di Lisbona «continuerà ad indebolirsi nel medio termine a causa del peggioramento della qualità del debito». Le prospettive di crescita per l'economia del Paese poi rimarranno deboli in assenza di riforme strutturali. Il rapporto tra debito e Pil potrebbe avvicinarsi al 90%. In un'intervista telefonica all'agenzia Bloomberg, gli analisti di Moody's hanno comunque affermato che non sono in vista ulteriori interventi sul rating di Lisbona, anche perchè c'è fiducia per un ritorno del deficit sotto il 3%.

Il giudizio sul debito del Portogallo (consulta il grafico con le scadenze dei prossimi anni) era stato tagliato anche da Standard & Poor's lo scorso 27 aprile. L'altra grande agenzia di rating aveva allora portato il rating sul debito sovrano di Lisbona ad «A-/A-2» da «A+/A-1» con outlook negativo. Immediatamente dopo l'annuncio l'euro, dopo una mattinata relativamente stabile, frena nei confronti del dollaro.

Il programma di consolidamento fiscale del Portogallo è una «condizione necessaria» per la ripresa economica e Moody's ha comunque confermato la «fiducia nella strategia del governo portoghese» ha commentato il ministero delle Finanze di Lisbona. Il ministero delle finanze sottolinea anche che la decisione di Moody's «deriva dalla crisi finanziaria internazionale che ha colpito l'economia per oltre due anni», aggiungendo che la decisione di «mantenere l'outlook stabile segnala che Moody's ha fiducia nell'attuale strategia di politica economica del governo portoghese». (An Fr.)

www.ilsole24ore.com

I giapponesi hanno venduto i titoli statali di Eurolandia

MessaggioInviato: 13/07/2010, 14:38
da franz
I nipponici si sono liberati di 13 miliardi di euro di obbligazioni statali dei Piigs

Gli investitori giapponesi «si sono liberati di un'enorme quantità di debito sovrano», pari a 1.400 miliardi di yen (13 miliardi di euro), relativo a cinque Paesi di Eurolandia - Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna (i cosiddetti Piigs) - a favore soprattutto di bond del Tesoro USA. È quanto ha riportato ieri il quotidiano finanziario Nikkei che, citando i dati forniti dal Ministero delle finanze di Tokyo nel periodo gennaio-maggio 2010, osserva come il fenomeno abbia preso consistenza con l'aggravarsi della crisi greca. La quota più corposa di titoli venduti, 450 miliardi di yen (quasi un terzo del totale), è riconducibile ai bond italiani, seguiti da quelli irlandesi (circa 399 miliardi) e poi greci (220 miliardi). Quanto ad Atene, in particolare, gli investitori giapponesi sono risultati venditori netti per sette mesi di fila a partire da novembre. Malgrado il trading di obbligazioni greche da parte degli operatori del Sol Levante sia pari al 10% dei titoli italiani, il dato netto di vendita mette il debito greco su livelli paragonabili a quelli di altri Paesi europei.

www.cdt.ch