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Cdm: le Regioni in deficit dovranno aumentare le tasse

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Cdm: le Regioni in deficit dovranno aumentare le tasse

Messaggioda franz il 13/05/2010, 14:56

sanità
Cdm: le Regioni in deficit
dovranno aumentare le tasse

Lazio, Campania, Molise, Calabria e Sicilia dovranno ritoccare verso l'alto le addizionali, fino al completo ripianamento. Iorio: "E' iniquo e assurdo". Il ministro Fazio: "I fondi Fas non sono un bancomat"

ROMA - Le regioni con il deficit sanitario più alto dovranno aumentare le tasse fino al ripianamento. E' quanto il governo ha chiesto a Lazio, Campania, Molise, Calabria e Sicilia, oggi nel corso del Consiglio dei Ministri, al quale hanno partecipato anche i governatori delle cinque Regioni con la sanità in rosso, più l'Abruzzo, che però si trova in una situazione migliore. Una richiesta che il governatore del Molise, Michele Iorio, ha definito "assurda, iniqua e incomprensibile".

Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, ha riferito che il Consiglio dei ministri è stato presieduto da Altero Matteoli, vista l'assenza del premier Silvio Berlusconi. L'Abruzzo è l'unica Regione che non si troverà nella situazione di dover alzare le addizionali regionali: "Io lo sapevo da tempo ma è una buona notizia per tutti gli abruzzesi. L'Abruzzo è chiamato fuori", ha detto Gianni Chiodi, governatore della regione.

Mentre le altre cinque Regioni contestano la direttiva del governo: "Noi siamo al massimo e questo significa che dovremo mettere i tributi al massimo del massimo", ha detto il governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti. "Si tratta del risultato della pessima gestione della cosa pubblica che abbiamo ricevuto in eredità. Siamo in difficoltà perchè riteniamo che i fondi Fas siano necessari per rilanciare l'economia della nostra regione. La Calabria ha poi un altro problema serio: ancora oggi non abbiamo la certificazione del debito. Qualcuno dice che è 2,1 miliardi, i nostri tecnici parlano di 1,1 miliardi. Non possiamo andare avanti così", ha spiegato ancora Scopelliti, ricordando che "il piano di rientro è stato approvato il 17 dicembre, ma Loiero non è riuscito a farlo in cinque anni ed è impensabile farlo in tre mesi, con le elezioni di mezzo".

Nel comunicato pubblicato al termine del Consiglio dei ministri si legge che "In considerazione del mancato raggiungimento degli obiettivi previsti dai piani di rientro e dagli equilibri di finanza pubblica, il Consiglio ha concordato circa l'impossibilità di esprimere l'intesa prevista dall'art.2, comma 90, della legge finanziaria per il 2010 e di non potere pertanto consentire alle Regioni Lazio, Campania, Molise e Calabria di utilizzare le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate, relative ai programmi di interesse strategico regionale, a copertura dei deficit del settore sanitario. Hanno partecipato alla discussione i presidenti delle Regioni interessate".

"Siamo in una situazione che non può consentire di utilizzare fondi Fas come un bancomat. - conferma il ministro della Salute Ferruccio Fazio - Il governo ha ritenuto di non dare il via libera alle richieste di utilizzo dei Fas per ripianare i deficit di 4 regioni: Campania, Lazio, Molise, Calabria. La motivazione è che queste regioni non hanno dato delle garanzie ai Tavoli tecnici di monitoraggio per quanto attiene la certezza di avere dei conti certi da un lato e soprattutto di aver avviato dei processi di riqualificazione di quella che è la rete assistenziale".

(13 maggio 2010) www.repubblica.it
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Re: Cdm: le Regioni in deficit dovranno aumentare le tasse

Messaggioda pianogrande il 13/05/2010, 16:44

Il governo non mette le mani nelle tasche degli italiani (ma lo fa alla grande con il drammatico aumento del debito).
L'altro lavoro sporco (aumentare le tasse) lo faranno, però, gli enti locali.
Saremo, così, tartassati in varie forme e da vari enti addetti alla riscossione.
Berlusconi ha firmato, pubblicamente, il mitico contratto.
Gli assegni in bianco, purtroppo, sono stati firmati in privato (nel segreto dell'urna).
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Re: Cdm: le Regioni in deficit dovranno aumentare le tasse

Messaggioda Robyn il 15/05/2010, 9:45

Si stà applicando il principio del Federalismo Fiscale attraverso la definizione della spesa standart e la perequazione cioe la redistribuzione di risorse alle regioni che saranno più virtuose.Però,bisognerebbe essere meno bruschi
Lo stato centrale stabilisce i costi standart delle prestazioni e funziona da redistributore,gli enti locali si responsabilizzano
Anche la Francia ha il federalismo fiscale più o meno come quello italiano Ciao Robyn
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Re: Cdm: le Regioni in deficit dovranno aumentare le tasse

Messaggioda Robyn il 16/05/2010, 9:38

Il principio del costo standart "una garza costa 5 euro a Milano e 5 a Palermo"si applica a tutti gli enti locali a scalare in modo da eliminare la spesa storica frutto del clientelismo e della mancata responsabilità amministrativa.Il costo standart lo stato centrale lo applica verso le regioni e le regioni verso le province e i comuni.Il fondo perequativo è un'integrazione che lo stato fà verso le regioni più povere che hanno una bassa capacità contributiva,attraverso il costo standart,realizzando così il federalismo solidale.Per evitare la moltiplicazione dei centri di spesa bisogna semplificare ancora ed evitare la frammentazione delle competenze.Più enti non possono gestire la stessa tassa.Gli enti che sono in deficit e che non sono virtuosi hanno il fondo perequativo solo se attuano il ripianamento del deficit e del debito Ciao Robyn
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Re: Cdm: le Regioni in deficit dovranno aumentare le tasse

Messaggioda franz il 16/05/2010, 11:17

Robyn ha scritto:Il principio del costo standart "una garza costa 5 euro a Milano e 5 a Palermo"si applica a tutti gli enti locali a scalare in modo da eliminare la spesa storica frutto del clientelismo e della mancata responsabilità amministrativa

Chiaro, ma non è vero che una garza costa lo stesso a Milano ed a Palermo e non è vero che un dentista o un medico costano (e guadagnano) lo stesso nelle due città. Quindi il costo standar nazionale è solo una media che va bene forse nel Lazio e li' vicino ma è troppo basso a Milano ed esagerato a Palermo.
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Re: Cdm: le Regioni in deficit dovranno aumentare le tasse

Messaggioda pianogrande il 17/05/2010, 0:00

Sono daccordo con Franz.
Il conflitto tra costo standard e spesa storica (o loro sinonimi) è logorante per chi si occupa di controllo gestione.
Un livello gestionale molto diffuso; il caporeparto di produzione che fa il budget di esercizio per l'anno prossimo, non potrebbe mai accettare di farsi imporre i costi standard dall'alto.
Gran parte della sua professionalità consiste proprio nel saper calcolare questi costi nella sua realtà ed in base alla prestazione che gli viene richiesta.
Quello di usare la spesa storica è invece il modello a cui può tendere chi i budget non li sa fare.
Questo metodo, in prima approssimazione, potrebbe consistere nel prendere a riferimento i consuntivi di spesa degli anni precedenti.

Senza farla troppo lunga, la costruzione dei costi standard per ogni singola realtà è una guerra continua e la buona conoscenza del meccanismo si vede proprio quando le prestazioni richieste cambiano notevolmente di anno in anno.
Il quel caso, infatti, semre meno ci si può riferire alla spesa storica.

Si vule fare una cosa del genere (imporre i costi standard) a livello nazionale?
E' una colossale idiozia assolutamente controproducente per i suoi stessi sostenitori.
Se fosse vero questo principio, sarebbe da spazzare via ogni ipotesi di federalismo.
Non servirebbero a niente neanche le autonomie locali.
Basterebbe una dirigenza supercentralizzata visto che differenze dovute alle realtà locali non ce ne sono.
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Re: Cdm: le Regioni in deficit dovranno aumentare le tasse

Messaggioda Robyn il 17/05/2010, 16:45

Forse c'è un pò di confusione.Una garza costa 5 euro a Milano.Come fà a costare 15 euro a Palermo?
Significa che c'è qualcosa che non và Ciao Robyn
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Re: Cdm: le Regioni in deficit dovranno aumentare le tasse

Messaggioda franz il 17/05/2010, 17:12

Robyn ha scritto:Forse c'è un pò di confusione.Una garza costa 5 euro a Milano.Come fà a costare 15 euro a Palermo?
Significa che c'è qualcosa che non và Ciao Robyn

Dovrebbe costare 4 (anche 3.5) a Palermo, in base a vari studi economici sulla differenza del costo della vita in Italia.
È chiaro che se costa 15 è per distorsioni del mercato dovute ad esternalità (perché chi paga quell'extra è fuori dalla sicilia). Eliminando le esternalità il costo vero trova un equilibrio, se si crea un sistema di mercato (pluralità di concorrenti e di compratori).

Il problema principale è che non esiste un mercato, visto che l'ente pagatore (stato italiano) è uno solo. Monopolio.
Dove ci sono sistemi sanitari misti (statali ed assicurativi) come in Francia e Germania (e praticamente tutta l'Europa tranne UK, Sve e UK) la spesa è rimborsata principalmente dalle assicurazioni obbligatorie, non dallo stato. Se una assicurazione si fa fregare accettando richieste di rimborso per garze a 15 euro, non è detto che un'altra lo faccia. E qui se esistessero un centinaio di assicurazioni il cittadino potrebbe scegliere quelle che hanno costi piu' bassi, perché le garze le rimborsano al giusto prezzo (di mercato). Insomma, siamo alle solite. Il costo standard è un metodo classicamente sovietico di imporre costi all'economia e questo capita quando lo stato crea un monopolio (in questo caso quello del rimborso delle cure ed in buona parte anche l'erogazione di queste cure). Poi ci sono quelli che cercano la soluzione introducendo ulteriori distrorsioni stataliste sul mercato come il costo standard (le garze le fanno le industrie private) e quelli che invece pensano, crollato il comunismo, che il miglior prezzo lo fa il mercato quando c'è concorrenza (quindi quando non c'è un solo soggetto che determina il prezzo o si fa fregare a 15 euro a garza).

Lo stato italiano non si fa problemi a pagare 15 euro per una garza, perché tanto fa debito pubblico e fa contenti i produttori di garze e gli intermediari (che poi pero' paga con 1'500 giorni di ritardo). In un sistema di mercato i prezzi scenderebbero e la qualità aumenterebbe. Chi non lo ritiene vero immagino che voglia una sola fabbrica mondiale statale di autovetture ... chissà che distorsioni in questo monopolio.

Franz
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Re: Cdm: le Regioni in deficit dovranno aumentare le tasse

Messaggioda Robyn il 18/05/2010, 13:22

Ma stiamo parlando di enti statali,non di tutta l'economia che è di mercato.C'è chi dice che il federalismo fiscale ridurrebbe le prestazioni per i cittadini,ma questo non è vero perche l'istruzione la sanità ed in generale il Welfare sono un diritto del cittadino stabilito nella costituzione.Quello che bisogna ridurre sono i costi delle prestazioni,non le prestazioni e la loro universalità.In merito all'autonomia regionale Formigoni"ti pareva"chiede il federalismo differenziato scritto nell'art 116 della costituzione.Quest'articolo prevede che una regione,previa autorizzazione parlamentare,possa avere autonomia anche nelle materie di competenza esclusiva dello stato,senza criteri e principi generali stabiliti dallo stato centrale,e quindi dal parlamento che è composto dai rappresentanti di tutte le regioni,oltre a chiedere completa autonomia nelle materie di legislazione concorrente in cui le regioni hanno autonomia legistativa ed in cui lo stato fissa e determina regole e principi generali che valgono su tutto il territorio nazionale.Nelle materie di legislazione concorrente le regioni hanno già sufficente autonomia.Nelle materie di competenza esclusiva dello stato la regione secondo l'art 116 può chiedere completa autonomia per quel che riguarda scuola,ambiente e tutela del patrimonio paesaggistico,giustizia di pace.Anche per queste materie serve che lo stato centrale fissi pricipi e regole valide su tutto il territorio nazionale.Se ad esempio prendiamo la scuola,e la regione ha completa autonomia,potrebbe togliere lo studio dell'italiano,stabilire che si studia fino a tredici anni,che nell'assunzione degli insegnanti della scuola hanno la corsia preferenziale gli insegnanti autoctoni nati in quella regione.In fatto di ambiente e beni culturali potrebbe dire faccio le centrali nucleari,non curo il paesaggio e il patrimonio riguardante i monumenti ai caduti.Quindi nella determinazione di principi e criteri generali tabiliti dallo stato centrale per quel che riguarda la scuola si dovrebbe dire,ti concedo autonomia,ma l'italiano,la storia,l'educazione civica,le materie strategiche,l'obbligo di studiare fino a sedici anni e il pari accesso di tutti gli insegnanti nelle tue strutture a prescindere dalla loro provenzienza territoriale rimangono,le stabilisco io,e valgono su tutto il territorio nazionale.Per quel che riguarda le materie concorrenti và bene cosi.Criteri e principi stabiliti dallo stato centrale,la legilazione di competenza regionale.Il federalismo non può essere l'anticamera del secessionismo.Per quel che rigurda il parlamento anche con una maggiore autonomia delle regioni rimangono 512,225.PS Ma in lombardia scuola si scriverà scuola o squola? Ciao Robyn
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Re: Cdm: le Regioni in deficit dovranno aumentare le tasse

Messaggioda Robyn il 19/05/2010, 16:56

Il fatto che una garza costi 15 euro può dipendere dai vari giochi che avvengono sottobanco fra soggetto erogatore,per esempio un'industria farmaceutica,e soggetto aquirente in questo caso l'ente pubblico(l'assessore).Ma può dipendere anche dal fatto che c' è poca concorrenza nel mercato,ed in alcune aree del paese.Senza dubbio le liberalizzazioni fanno bene ma il centrodestra le ha smontate tutte.Le liberalizzazioni fanno bene ma non bisogna esagerare al punto tale da mettere a rischio i redditi garantiti comunque dal ccnl.Nel caso ci fosse una sola centrale per gli aquisti questo costringerebbe i molti che rubano nelle casse dello stato a fare un prezzo equo e giusto per fare in modo che lo stato aquisti anche da loro,almeno fin quando non ci saranno le liberalizzazioni e le regole antistrust per contrastare i cartelli che è lo strumento speculativo secondo la quale più aziende fornitrici si mettono d'accordo sul prezzo da praticare sul mercato Ciao Robyn
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