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Nel mirino 10 mila conti in Svizzera!

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Nel mirino 10 mila conti in Svizzera!

Messaggioda ranvit il 14/04/2010, 11:17

I MAGISTRATI POTRANNO CONSULTARE L’ELENCO DEI CLIENTI HSBC DI GINEVRA
Nel mirino 10 mila conti in Svizzera
La procura di Torino avrà l’elenco degli italiani. Task force anti-evasione nelle ambasciate


http://www.corriere.it/economia/10_apri ... aabe.shtml





L’ITALO-FRANCESE CHE HA TENTATO DI VENDERE I DISCHETTI CON I NOMI
Falciani, la talpa fuggita a Beirut
che adesso fa tremare gli evasori
Nel materiale dell'italo-francese che gestiva i computer
di Hsbc a Ginevra quasi 130 mila conti bancari

http://www.corriere.it/economia/10_apri ... aabe.shtml
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Nel mirino 10 mila conti in Svizzera!

Messaggioda trilogy il 03/05/2010, 11:08

Scudo fiscale, festeggia la Svizzera

Mentre l'Italia brinda per le grandi entrate, la Svizzera festeggia perché finalmente è finita la "caccia alle streghe". E così si apre la guerra di cifre che non sembra avere né vinti, né vincitori. Ma le stime, al momento, favoriscono...

Se guardiamo i numeri e incrociamo i dati oggi disponibili in Italia e quelli emersi in questi giorni in Svizzera l'effetto concreto dello scudo fiscale sulle casse nostrane viene un po' ridimensionato (come d'altronde sottolineava già diverso tempo fa Maria Cecilia Guerra sul sito www.lavoce.info).

Andiamo con ordine. Secondo il MEF fino a dicembre 2009 il volume delle operazioni interessate dallo scudo ammontava a 95 miliardi di euro di cui il 98% costituito da rimpatri effettivi in Italia. Numeri che non sembrano coincidere con quanto emerso in questi giorni dalla Svizzera.

Secondo quanto riportato da diverse testate locali in seguito allo scudo fiscale, dallo stato elvetico, sono rientrati 60 miliardi di euro. "Ma circa il 50-60% del dichiarato è ancora in gestione in Svizzera con la regolarizzazione o l’affidamento tramite fiduciarie in maniera ufficiale" scrivono i quotidiani svizzeri sulla scia, anche, delle dichiarazioni più recenti di Franco Citterio, direttore dell'Associazione Bancaria Ticinese, che ha ricordato come di quei 60 miliardi di euro, quelli effettivamente usciti dall'Italia sono stati circa 25 miliardi fino a dicembre 2009 (ovvero circa il 41% del totale, così come già sottolineava Maria Cecilia Guerra sul sito www.lavoce.info).

Se tanto mi dà tanto dei circa 7-15 miliardi che secondo le prime stime dovrebbero aver ritrovato la "via di casa" con la finestra del 2010, solo 3-6 miliardi sono effettivamente rientrati in Italia. Secondo questi dati, alla fine dei conti, i rimpatri con liquidazione (quelli che veri e propri, quelli che potrebbero ridare fiducia all'economia italiana) sommando i due scudi potrebbero raggiungere a mala pena i 40 miliardi di euro (34,5 a fine dicembre + 6 miliardi nel 2010).

http://www.bluerating.com/banche-e-reti ... zzera.html
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Re: Nel mirino 10 mila conti in Svizzera!

Messaggioda franz il 03/05/2010, 11:33

trilogy ha scritto:Se tanto mi dà tanto dei circa 7-15 miliardi che secondo le prime stime dovrebbero aver ritrovato la "via di casa" con la finestra del 2010, solo 3-6 miliardi sono effettivamente rientrati in Italia. Secondo questi dati, alla fine dei conti, i rimpatri con liquidazione (quelli che veri e propri, quelli che potrebbero ridare fiducia all'economia italiana) sommando i due scudi potrebbero raggiungere a mala pena i 40 miliardi di euro (34,5 a fine dicembre + 6 miliardi nel 2010).

Un quota minima rispetto ai 600 miliardi depositati. Anche eprché non è affatto detto che tutti quei 600 miliardi siano in nero e frutto di guadagni illeciti. Infatti per prima cosa in passato ci sono stati altri due scudi fiscali, anche se non hanno avuto una adesione oceanica. In secondo luogo non è affatto detto che se uno ha soldi all'estero, come molti milioni di italiani (per il solo motivo che all'estero ci lavorano) siano capitali illeciti.

A parte questo, dubito che i 40 miliardi fisicamente rientrati (quelli che potrebbero ridare fiducia all'economia italiana) lo facciano realmente. Chi già deteneva capitali all'estero (legali o no) lo fa perché è all'estero che li investe. Dove sono più redditizi. Una volta dichiarati e puliti (direi meglio "riciclati", perché lo scudo è una operazione di ricicalggio) troveranno destinazioni ufficliali e nulla ci obbliga a supporre che verrano impiegati per investimenti in Italia. Non mi pare che ci siano obblighi particlari di mantenere gli importi dichiarati in Italia per un periodo stabilito e oggi l'esportazione di capitali è lecita (era proibita negli anni 70, cosi' come non era consentito importare macchine giapponesi ....).

Ciao,
Franz
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