Riassumendo da due articoli del sole24ore del 29.06.2008:
GLI ASSEGNI TORNANO PRIVI DI VINCOLI FINO A 12.500 EURO!
Da mercoledì scorso, i pagamenti cash o con titoli trasferibili sono ammessi per somme sotto i 12.500 euro anzichè 5.000 euro e chi gira un assegno "libero" non deve indicare più il proprio codice fiscale nella girata.
Quindi dopo meno di due mesi, sono caduti alcuni dei vincoli alla circolazione dei mezzi di pagamento fissati dal decreto legislativo 231/07 sull'antiriciclaggio: operativi dal 30 aprile scorso, sono stati ora ritoccati dal decreto legge 112/08 (la manovra d'estate) in vigore dal 25 giugno.
Il Ministro Tremonti ha inoltre assicurato che saranno cancellati i procedimenti sanzionatori aperti contro chi ha violato, nelle scorse settimane, le norme ora cadute. (unprimo mini condono????)
Le misure introdotte d'urgenza dal Governo Berlusconi hanno fatto fare un passo indietro ai pagamenti: che tornano, per alcuni aspetti, a essere disciplinati dalla precedente normativa dettata per contrastare il riciclaggio, l'evasione fiscale e le truffe sui titoli di credito.
Quindi a mio avviso un passo indietro contro la lotta al riciclaggio e all'evasione fiscale.
L'unica cosa che non si è dimenticato di cambiare sono la comferma dell'imposta di bollo pari a 1,5 euro per ogni libretto d'assegni senza la dicitura "non trasferibile" ...... quando si tratta di incassare Tremonti & Co. non si tirano mai indietro.
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E' IL PROFESSIONISTA INCASSA IL CONTANTE (Bloccata la stretta)
Sempre il decreto 112/08 cancella le norme di maggior rigore sulla tracciabilità dei pagamenti ai professionisti, con un sostanziale ritorno al passato.
L'articolo 32 comme 3 del decreto abroga un duplice obbligo per i pagamenti ai professionisti:
1) quello di tenere un conto corrente per l'attività
2) quello di riscuotere i compensi in denaro esclusivamente mediante strumenti tracciabili e non in contanti.
Cioè provvedimenti introdotti con l'art. 35 de4l Decreto legge 223 del 4 luglio 2006 ( decreto Bersani-Visco) del 12 agosto 2006.
La norma abrogata imponeva ai professionisti di incassare i compensi superiori a determinate soglie solo mediante strumenti finanziari tracciabili.
Il limite per la tracciabilità era fissato a 1.000 euro dal 01/07/2007; poi a 500 euro dal 01/07/2008 ed infine a 100 euro come soglia massima dal 01/07/2009.
L'altro obbligo imposto era quello della tenuta di un c/c su cui far transitare pagamenti ed incassi inerenti l'attività ed anche questo viene abrogato.
Inoltre chi non si era messo in regola non aprendo il c/c o incassando in contanti e aveva subito delle sanzioni, tali sanzioni verranno annullate (principio del favor rei) cioè un altro piccolo condono.
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Conclusione: mi sa che si può dire addio ad una seria lotta all'evasione.
Saluti Perrynic