dal corriere.it :
SACCONI: GLI DEDICHEREMO UNA DELLE SEDI DEL MINISTERO DEL LAVORO
Addio a Gino Giugni
Scomparso a Roma al termine di una lunga malattia il padre dello Statuto dei lavoratori
Gino GiugniROMA - È scomparso domenica notte a Roma al termine di una lunga malattia, Gino Giugni, aveva 82 anni. Giurista, riformatore e grande saggio del vecchio Psi, è ricordato come il Padre dello Statuto dei lavoratori. Nel 1969 venne infatti messo a capo della Commissione nazionale che ebbe l'incarico di scrivere il testo che è una delle norme principali del diritto del lavoro italiano. Prima di Marco Biagi e Massimo D'Antona, Giugni è stato per anni l'anello di congiunzione tra le istituzioni e il mondo economico.
L'ATTENTATO - Nel maggio del 1983 fu vittima di un attentato delle Brigate Rosse. Venne «gambizzato» a Roma da una donna. Nello stesso anno venne eletto senatore nelle liste del Partito Socialista Italiano (rieletto poi nell'87). Dall'aprile 93 al maggio 94 ricoprì la carica di ministro del Lavoro e della sicurezza sociale del governo Ciampi. Fu inoltre membro della commissione parlamentare inquirente sulla Loggia Massonica P2. Giugni negli ultimi anni ha ricoperto tra l'altro la carica di presidente della Commissione di Garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.
SACCONI - Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, dedicherà a Gino Giugni, una delle sedi del ministero del Lavoro. Lo ha annunciato lo stesso Sacconi a margine di un convegno del Pdl sul Mezzogiorno. «Gino Giugni - ha detto Sacconi - lascia un grande vuoto. E’ stato protagonista dello sviluppo sociale dal dopoguerra e padre, insieme con Brandolini, dello Statuto dei lavoratori, ministro e presidente della commissione Lavoro del Senato».
LE ALTRE REAZIONI - «Padre dello Statuto dei lavoratori, uomo attento e acutissimo capace di non perdere mai di vista i cambiamenti nel mondo del lavoro, equilibrato e coraggioso: con Gino Giugni se ne va un vero riformista. Lo Statuto che porta la sua firma è uno dei grandi passaggi della modernizzazione e della crescita sociale del nostro Paese. Per questo la sua scomparsa ci addolora e colpisce. Esprimo alla sua famiglia, ai suoi collaboratori la vicinanza mia personale e quella di tutto il Pd» ha dichiarato il segretario del Pd Dario Franceschini.
Gino Giugni è stato il «vero grande maestro del diritto e della politica del lavoro» lo ricorda invece il senatore del Pd, Tiziano Treu, giuslavorista allievo dello stesso Giugni.
05 ottobre 2009