Robyn ha scritto:Esistono diverse strade per combattere il debito pubblico e fare la lotta all'evasione.Le cause dell'immenso debito pubblico sono state dovute al fatto che ad un certo punto lo stato ha cominciato a spendere più di quando incassava.Le uscite cioè hanno superato le entrate e questo si è tradotto in un deficit passivo che accumulandosi ha creato un'immenso debito.Una strada percorribile per poter ridurre costantemente il debito è quella di fare in modo che le entrate tornino ad essere maggiori delle uscite.In aquesto modo non ci sarebbe più un deficit passivo ,ma una differenza attiva che và a ripianare gradualmente il debito pubblico.Questa differenza deve bastare a colmare gli interessi ed una quota di debito pubblico.Per fare in modo che le entrate siano maggiori delle uscite servono tagli selettivi alla spesa che non riguardino la spesa sociale
Ciao Robyn
Guarda, una volta tanto sono d'accordo al 100 con la tua esposizione, anche perché è la sintesi di quanto abbiamo discusso altrove. Bisognerebbe pero' definire con maggiore cura il termine "spesa sociale". Verissimo che non va tagliata, anzi per me va estesa perché sotto dimensionata rispetto alla spesa sociale di altri paesi europei.
Cosa significa "spesa sociale"?
Le pensioni per me non sono spesa sociale.
La sanità e la scuola non sono spesa sociale, anche se è vero che sono servizi universali, a favore quindi anche di chi ha problemi sociali.
I sussidi di disoccupazione non sono "spesa sociale", anche se aiutano a ridurre la necessità di una spesa sociale.
Spesa sociale è quella per l'assistenza economica agli indigenti, a chi è sotto la soglia della povertà.
Spesa sociale sono le politche per la casa, sempre per chi è sotto la soglia della povertà o li' vicino.
Per tutti coloro che sono sotto la soglia della povertà o nelle immediate vicinanze, è politica sociale qualsiasi contributo in denaro e soprattutto in servizi (casa, asili, riqualificazione professionale, sostegno alle famiglie, aiuto domestico, sanitario a domicilio).
Qui l'Italia spende pochissimo.
Sul resto della spesa di welfare ci possono eliminare privilegi e attuare razionalizzioni che inducano una minore spesa ed una migliore efficenza (qualità del servizio). So che si puo' fare perché in europa ci sono sistemi di welfare migliori ma che spendono meno. Ovviamente la nostra inefficenza economica alimenta rendite e redditi (a qualcuno quei soldi vanno) e questi non vogliono alcuna riforma.
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
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