a proposito di MODERNITA'

Mi piacerebbe iniziare una discussione sul concetto di modernizzzazione del paese, che secondo me potrebbe essere l'idea chiave per un nuovo PD, al di sopra dei discorsi sulla laicita', sui diritti o sul lavoro.
Vorrei discutere con chi di voi e' interessato e condivide questo punto di vista, di cosa sarebbe necessario per rendere questo paese un paese MODERNO. Modernita' e' stata una parola chiave della politica di Blair e prima, della Tatcher. Il che significa che ci sono vari modi di realizzare un paese moderno.
Prendo spunto da un commento di Severgnini che secondo me dice cose molto giuste in questo caso. Penso che l'esperienza di lavoro, normale un po' ovunque, e' essenziale nella formazione di un individuo.
Vorrei discutere con chi di voi e' interessato e condivide questo punto di vista, di cosa sarebbe necessario per rendere questo paese un paese MODERNO. Modernita' e' stata una parola chiave della politica di Blair e prima, della Tatcher. Il che significa che ci sono vari modi di realizzare un paese moderno.
Prendo spunto da un commento di Severgnini che secondo me dice cose molto giuste in questo caso. Penso che l'esperienza di lavoro, normale un po' ovunque, e' essenziale nella formazione di un individuo.
Troppa burocrazia: niente lavoro estivo
di Beppe Severgnini
Oggi parliamo di minorenni. Scordatevelo: non di quelle. Parliamo di minorenni e lavoro, e cerchiamo di capire perché l'Italia estiva diventi una palestra di pigrizia e noia, quando potrebbe essere ben altro. Mi scrive Cristina G., una mamma di Varese: "Quest'anno mio figlio, liceale diciassettene, ha espresso il desiderio di lavorare d'estate e così abbiamo iniziato a guardarci intorno. Ho cercato informazioni in internet e presso l'InformaGiovani. Mi hanno detto che, se non si è maggiorenni, non si trova nulla: questioni legislative e assicurative. Una volta la Whirlpool di Casciago offriva lavoretti estivi, ma ora non lo fa più. Un amico, titolare di una pescheria, mi ha spiegato che non può prendere un ragazzo per l'estate, anche se gli farebbe comodo: troppo complicato".
La signora Cristina, evidentemente e giustamente scocciata, conclude: "Trovo tutto ciò folle. L'esperienza sarebbe formativa per i ragazzi. Li aiuterebbe nelle scelte future, li porterebbe a contatto col mondo del lavoro e con persone nuove. Inoltre aiuterebbe noi genitori a riempire quasi tre (!) mesi di vacanza dei figli. Ho una zia austriaca, e mi racconta che là tutti, ma proprio tutti i ragazzi, dopo due/tre settimane di vacanza, lavorano d'estate. In Italia dobbiamo rassegnarci a vederli passare le giornate in centro, nei bar e in giro in motorino senza fare nulla". Sospettavo che la lettrice avesse ragione, ma ho voluto condurre qualche indagine, avendo un figlio della stessa età. E' così. L'iter burocratico e assicurativo è pazzesco. Prendere un ragazzo per un mese, e mettergli ogni settimana i soldi in mano, come si fa in America? La legge sulla sicurezza dei luoghi di lavoro espone a rischi penali. Il titolare di un'officina, quando gli ho proposto di mandargli Severgnini Jr, è impallidito: lei mi vuole rovinare, ha detto. Quindi Severgnini Jr sta a casa, anzi ce lo portiamo al mare con cinque amici (augurateci buona fortuna).
Perché tutto questo? Perché il legislatore è tonto. Non capisce - a differenza di Cristina - che il lavoro estivo aiuta il ragazzo (gli dà qualche soldo, un po' d'esperienza, molta autostima), aiuta le famiglie e aiuta le aziende: permette infatti qualche sostituzione, porta a conoscere e farsi conoscere tra le nuove generazioni. Il legislatore sospetta che, dietro il "lavoretto estivo", si nasconda sfruttamento minorile, furbizia fiscale, disonestà sindacale: e agisce di conseguenza.
Per lavorare in Italia bisogna essere maggiorenni. Come lo studente di giurisprudenza che ieri, sotto il sole a picco, distribuiva volantini di Fastweb in piazza Missori a Milano. I volantini finivano per terra pochi metri più in là, lui prendeva 5 euro e 20 cent l'ora. L'ho ammirato comunque.
Fastweb, un po' meno.
Dal Corriere della Sera del 2 luglio 2009