A maggio l'inflazione al 3,6%
la spesa costa il 5,4% in più
L'istat conferma le stime preliminari, ai massimi dall'agosto '96. Ma per i beni ad "alta frequenza d'acquisto", che vanno dagli alimentari alle bevande, dall'affitto alle spese al ristorante, dai carburanti ai trasporti, dai giornali ai tabacchi, questa percentuale è sensibilmente più alta
ROMA - L'inflazione a maggio è salita al 3,6%, dal 3,3% di aprile. L'Istat conferma pertanto la stima preliminare, pubblicata il 30 maggio. Si tratta della variazione tendenziale più elevata dall'agosto 1996 (3,6%). Su base mensile i prezzi sono aumentati dello 0,5%, anche in questo caso confermando la stima preliminare.
Anche l'indice calcolato esclusivamente sui beni a più alta frequenza di acquisto a maggio ha avuto un'impennata, arrivando al 5,4%, dal 5,1% di aprile. I beni ad alta frequenza d'acquisto vanno dagli alimentari alle bevande, dall'affitto alle spese al ristorante, dai carburanti ai trasporti, dai giornali ai tabacchi. A livello congiunturale, l'incremento dei prezzi per la spesa quotidiana è stato dello 0,8%, dovuto essenzialmente - precisa l'Istat - ai rincari dei prodotti alimentari e dei carburanti.
(13 giugno 2008)
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