matthelm ha scritto:La domanda di fondo da non eludere è : quando mai un nostro governo di centrosinistra avrebbe potuto fare altrettanto visto che è vietato toccare la cgil?
Vi risulta una domanda fuori luogo?
Sì. Intanto perché l'opposizione alla regolamentazione/limitazione per legge è sempre venuta da
tutti i sindacati confederali. Poi perché gli scioperi ultrattivi nel pubblico impiego e nei trasporti in particolare sono stati al 90% organizzati dai sindacati autonomi vicini alla destra.
Io sono stato iscritto per 30 anni alla CISL e per qualche anno delegato e non ho mai avuto il minimo sentore di una diversa posizione su questo tema.
E pure poteva essere conveniente per i sindacati confederali spuntare le armi degli autonomi.
Nel pubblico impiego i sindacati autonomi sono molto forti, spesso più forti dei singoli sindacati confederali. Ma i confederali non hanno mai accettato supinamente il principio che si potesse per legge limitare burocraticamente il diritto di sciopero se non in casi particolari.
E tuttavia una legge di regolamentazione è stata fatta (con il consenso di TUTTI i sindacati confederali) ed è attualmente in vigore:
La legge n.146 del 1990 ha introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento una regolamentazione legislativa dell’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali - per meglio dire, nei servizi che devono qualificarsi pubblici ed essenziali in base ai criteri posti dalla legge stessa - allo scopo di “contemperare l’esercizio del diritto di sciopero con il godimento dei diritti fondamentali della persona, costituzionalmente tutelati” (art.1, comma 2): In nome del “bilanciamento” tra i diritti considerati sono state così previste limitazioni incisive all’esercizio del diritto di sciopero, in una vasta area del settore terziario (servizi), che alla fine degli anni ottanta aveva conosciuto un forte aumento della conflittualità.http://www.proteo.rdbcub.it/article.php3?id_article=94