Quattro mesi fa le banche italiane, mediamente,si approvvigionavano di capitali al costo del 5% (vds. tassi Euribor ed IRS) e concedevano mutui al tasso del 6,1% con uno spread di punti 1,1 ed un ricarico del 22%
Oggi (sempre mediamente) dopo l’abbattimento del tasso di riferimento europeo di punti 2,25, pagano i capitali al 2,50% e li concedono a mutuo al tasso 3,90% con uno spread di punti 1,4 ed un ricarico del 56%.
Passare da un ricarico del 22% ad uno del 56% significa incrementare i propri guadagni di oltre il 150% in un momento difficile qual è quello attuale.
Ma ci vogliamo rendere conto cosa sta succedendo.
Le autorità monetarie si fanno in 4 per abbassare i tassi di riferimento e loro alzano gli spread.
Anziché fare più credito così come necessita in questo momento, preferiscono compensare aumentando gli spread.
Hanno incrementato del 150% i loro margini nel giro di 4 mesi , quando noi lavoratori per avere un aumento del 4% dobbiamo attendere 3 anni.