ranvit ha scritto:Concordo con franz ma...non ci sono i soldi per fare quello che dice.
Questo è da dimostrare.
Ci sono stati i soldi per tante altre cose ...... come per le pensioni di anzianità (35 miliardi di euro all'anno) che nessun altro paese ha.
Si possono (si devono ) trovare i soldi per le politiche sociali che sono standard in europa.
la disoccupazione è in calo. Vediamo i dati istat piu' recenti
L’Istituto nazionale di statistica ha condotto, con riferimento al periodo che va dal 2 aprile al 1 luglio 2007, la rilevazione sulle forze di lavoro.
Nel secondo trimestre 2007 l’offerta di lavoro ha registrato, rispetto allo stesso periodo del 2006, una flessione dello 0,4 per cento (-98.000 unità). Rispetto al primo trimestre 2007, al netto dei fattori stagionali, l’offerta di lavoro è au-mentata dello 0,2 per cento.
Nel secondo trimestre 2007 il numero di occupati è risultato pari a 23.298.000 unità, con una crescita su base annua dello 0,5 per cento (+111.000 unità), confermandone il rallentamento emerso nella precedente rilevazione. Nel Mezzogiorno l’occupazione si è nuovamente ridotta (-0,9 per cento, pari a -62.000 unità). In termini destagionalizzati e in confronto al primo trimestre 2007, l’occupazione nell’insieme del territorio nazionale ha registrato un in-cremento dello 0,4 per cento. Rispetto al secondo trimestre 2006 il tasso di oc-cupazione della popolazione tra 15 e 64 anni è rimasto stabile al 58,9 per cen-to, ma è diminuito nel Mezzogiorno di 0,5 punti percentuali.
Nel secondo trimestre 2007 il numero delle persone in cerca di occupazione è risultato pari a 1.412.000 unità, in calo rispetto allo stesso periodo del 2006 (-12,9 per cento, pari a -209.000 unità). La discesa della disoccupazione si asso-cia all’ulteriore crescita del numero degli inattivi (+260.000 unità). Tale in-cremento, concentrato nelle regioni meridionali, riflette un diffuso sentimento di scoraggiamento che comporta una rinuncia alla ricerca attiva di lavoro.
Il tasso di disoccupazione si è posizionato al 5,7 per cento (6,5 per cento nel secondo trimestre 2006). Rispetto al primo trimestre 2007, al netto dei fattori stagionali, il tasso di disoccupazione si è ridotto di un decimo di punto.
Il calcolo, pur spannometrico, è semplice.
assicurando al 5.7% di disoccupati un sussidio dell'80% (come in europa) il problema è far avere alle 1.412.000 unità i soldi, prelevandoli a milioni di lavoratori, dalle imprese e dallo stato.
Dal punto di vista del modello di massima penso che si possano individuare due approcci.
Il primo è che l'80% del 5.7% è il 4.56 il che nell'ipotesi di dividere la spesa in tre parti
avremmo tre quote dell'1.5% (lavoratore, azienda, stato) proporzionali al volume dei redditi lordi da lavoro.
Puo' essere tanto o poco, a seconda dei punti di vista ma significa che 1.412.000 persone avranno un reddito sostitutivo (per due anni) in grado di sostenere i consumi ed il PIL.
E quindi la produzione. Non è cosa da poco.
Altro calcolo lo possiamo fare sulla base dei 1.412.000 disoccupati con un sussidio medio di 800 euro netti al mese per 12 mensilità (la tredicesima francamente la lascerei a periodi migliori) il che farebbe un importo (13 miliardi e mezzo) che è 1/3 della spesa annuale delle pensioni di anzianità.
Per me solo dai risparmi che stiamo facendo con le ultime riforme l'importo viene fuori da solo.
Questo importo (13 miliardi e mezzo) è il 2.23% della massa salariale lorda (607'700 milioni di euro) per cui basterebbe un prelievo
del 2.23% sul salario lordo (diviso come dicevo in 3 parti uguali).
La differenza tra i due approcci sta nel fatto che a quanto pare i disoccupati sono a basso reddito rispetto a chi lavora
per cui basta un piccolo prelievo per finanzarli.
Chi sta nella stanza dei bottoni ed ha piu' dati puo' fare un calcolo piu' completo.
Ciao,
Franz