Tormentata la riunione del Consiglio dei ministri che dura, alla fine, più di otto ore. Il governo vara le liberalizzazioni. Salta per ora il piano di Passera per i rimborsi alle aziende in Btp. Giovani, un euro per creare nuove imprese. In arrivo la prossima settimana un nuovo provvedimento. Palazzo Chigi punta sulle semplificazioni di VALENTINA CONTE
UN CONSIGLIO dei ministri fiume, durato ben otto ore, ha licenziato ieri l'atteso decreto su concorrenza e liberalizzazioni, definito Cresci-Italia dopo il Salva-Italia di dicembre. "Più spazio ai giovani e al merito, meno rendite e privilegi per eliminare la giungla di chiusure e barriere" e avere "più crescita, ma anche più equità", ha spiegato il premier Monti in conferenza stampa, annunciando un altro decreto sulle "semplificazioni" per la prossima settimana. "Dopo i sacrifici fiscali offriamo agli italiani la liberazione dalle tasse occulte", ha scandito Monti.
Molte novità e qualche passo indietro nel decreto. La Pubblica Amministrazione, ad esempio, non potrà pagare i corposi debiti verso le imprese (circa 70 miliardi di euro) con titoli di Stato. L'ipotesi era nella bozza di decreto entrata in Consiglio, è stata discussa a lungo, infine accantonata, dopo i rilievi del Tesoro sull'impatto potenziale che una simile soluzione avrebbe avuto sul debito pubblico. Ecco tutte le novità del decreto.
In corsivo, il commento dell'Istituto Bruno Leoni alle misure. In percentuale, il voto dato dall'Istituto al grado di liberalizzazione. Il voto più alto lo prende il gas con lo scorporo di Snam Rte Gas dall'Eni; il più basso le autostrade.
PROFESSIONI 50%
Obbligo di preventivo con polizza parte del tirocinio all'università
"Abbiamo cercato di rimuovere gli ostacoli alla concorrenza, senza rinunciare alla qualità", ha spiegato il ministro della Giustizia Severino, presentando il capitolo sulle professioni. Le tariffe, minime e massime, sono del tutto abolite. Per le liquidazioni "da parte di un organo giurisdizionale" (tribunale) i parametri saranno fissati da un successivo decreto. Il professionista avrà l'obbligo di presentare al cliente un preventivo scritto con il compenso e l'indicazione della polizza assicurativa. Sei mesi dei 18 totali di tirocinio per l'esame di Stato potranno essere svolti all'università (anche nei corsi triennali).
Poco rilevante l'abolizione delle tariffe. Positiva la semplificazione dell'accesso alle professioni, con il tirocinio all'università. Discutibile l'obbligo di preventivo.
FARMACIE 50%
Ce ne sarà una ogni 3.000 abitanti. Regioni inadempienti commissariate
La pianta organica sale grazie a un nuovo quorum (3 mila abitanti ogni farmacia). Oltre 5 mila nuove licenze saranno assegnate nei prossimi cinque mesi con bando pubblico a farmacisti non titolari e rurali. I giovani farmacisti potranno concorrere anche in forma associata, sommando i titoli posseduti. Se le Regioni non avranno assegnato le licenze entro il termine, sarà nominato un commissario di governo che provvederà. Orari, turni, e sconti sui farmaci (anche di fascia A) diventano liberi. Il medico di base dovrà aggiungere in ricetta le parole: "O farmaco equivalente, se di minor prezzo".
Non si tratta di liberalizzazioni, ma di un mero aumento del numero di operatori. Di per sé non è sbagliato, ma rappresenta una risposta largamente insufficiente all'esigenza di introdurre concorrenza.
COMMERCIO 50%
Negozi, meno vincoli ai saldi e sconto libero per le edicole
I saldi liberi - senza vincoli di tempo e di importo tutto l'anno - non ci saranno. La derelugation del commercio viene notevolmente ridimensionata, limitata alle sole "vendite abbinate e promozionali di prodotti di diverse tipologie", oggi autorizzate solo in occasione delle festività tradizionali e che d'ora in poi saranno sempre possibili. Le edicole saranno libere di fare sconti "sulla merce venduta" e salta il limite minimo di superficie per la vendita di quotidiani. I titolari "possono rifiutare le forniture di prodotti complementari forniti dagli editori e dai distributori e possono vendere qualunque altro prodotto".
La principale innovazione resta la liberalizzazione degli orari presente nella manovra Salva-Italia. Valutazione non positiva sulle novità in materia di edicole che non liberalizzano il settore.
ENERGIA 80%
Trasporto e distribuzione del gas separati per decreto entro 6 mesi
Confermato lo scorporo tra trasporto e distribuzione del gas, che non riguarderà, come ha precisato ieri il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, solo Snam Rete Gas (trasporto e gasdotti), ma l'intera holding Snam, che comprende anche la distribuzione (con Italgas), lo stoccaggio di metano (Stogit) e l'impianto di rigassificazione di Panigaglia. Le modalità "dovranno essere studiate nel modo migliore, ovviamente", ha aggiunto Passera. E saranno fissate in un dpcm (decreto del Presidente del Consiglio) entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge di conversione del decreto sulle liberalizzazioni.
Vengono avviate le procedure per la separazione proprietaria della rete gas dall'ex monopolista. È condizione necessaria (anche se non sufficiente) per avere vera concorrenza nel mercato.
SOCIETÀ 50%
Nasce il Tribunale delle aziende: facilitati i neoimprenditori under 35
Arriva un Tribunale doc per le imprese: finora c'erano solo sezioni specializzate in proprietà industriale e intellettuali. E arriva anche la "Società semplificata a responsabilità limitata" per giovani sotto i 35 anni. Basterà un euro di capitale sociale. Non occorrerà il passaggio dal notaio per l'atto costitutivo, che sarà depositato presso l'Ufficio del Registro delle imprese, esente da diritti di bollo. Quando il socio supera i 35 anni è escluso di diritto, a meno che la società si trasformi e assuma un'altra ragione sociale. Se il requisito dell'età viene meno per tutti i soci, la società si scioglie o cambia. "Anche chi è privo di mezzi, potrà avviare una società", ha detto il sottosegretario Catricalà.
Bene pensare ai giovani, ma inserire l'ennesima eccezione non aiuta a superare le difficoltà delle imprese.
INFRASTRUTTURE 10%
Ecco i "project bond" per le grandi opere e anche i privati costruiranno le carceri
Arriva il "project bond" per lo sviluppo delle infrastrutture. In pratica, le società private, ma costituite per realizzare e gestire una singola infrastruttura o un nuovo servizio che sia di pubblica utilità "possono emettere obbligazioni purché destinate alla sottoscrizione da parte di investitori qualificati". Per far fronte, poi, alla "grave situazione di affollamento delle carceri" si potrà ricorrere anche a capitali privati per la realizzazione di nuove strutture secondo la modalità di project financing. Gli enti locali infine potranno emettere bond di scopo garantiti da beni immobili per la realizzazione di opere pubbliche.
Da valutare quanto il decreto sia un passo avanti, o solo un modo per spostare su soggetti para-privati il peso degli investimenti dello Stato.
CARBURANTI 60%
Adesso i proprietari degli impianti più liberi nell'acquisto di benzina
Resta, ma solo per i gestori proprietari degli impianti di distribuzione di carburante, la possibilità di acquistare, a partire dal 30 giugno, il 50% di quanto erogato nel precedente anno da qualsiasi produttore o rivenditore di benzina e gasolio, anche in aggregazione con altri gestori. Ai titolari non proprietari si concede la possibilità di riscattare, da soli o in cooperative, gli impianti, stabilendo un indennizzo per gli investimenti fatti e l'avviamento.
Viene liberalizzata la vendita di prodotti non-oil (inclusi giornali e tabacchi) nei punti di rifornimento. Sono rimossi i limiti al self service pre-pay, ma solo fuori dai centri urbani. Meno convincente il superamento del vincolo di esclusiva, anche se nella forma attuale è più accettabile rispetto alle versioni precedenti.
ASSICURAZIONI 40%
Rc auto low-cost con la scatola nera e contrassegno elettronico anti-frode
Sconti in arrivo per chi accetterà l'installazione della scatola nera sul proprio veicolo (costi a carico della compagnia) e per chi farà ispezionare la vettura prima della stipula del contratto. Entro due anni il contrassegno sarà elettronico (più difficili le falsificazioni) e le frodi sulle invalidità da incidente saranno represse (rischio carcere per i periti che attestano il falso). L'agente assicurativo rimane monomandatario, ma con l'obbligo di presentare al cliente polizze di tre compagnie diverse (previste multe dai 50 ai 100 mila euro). Le riparazioni dei danni eseguite dalla propria compagnia saranno garantite per due anni.
La scelta di un modello distributivo incardinato sul plurimandato produrrà scarsi benefici per il consumatore, mentre rappresenta un freno alla competizione tra modelli di business.
DIRITTO D'AUTORE 50%
Più mercato per artisti e opere, ma la Siae non cede il monopolio
La gestione e l'intermediazione dei diritti d'autore è libera. La novità dell'ultima ora scardina il potere di monopolio in questo campo detenuto dalla Siae. "Al fine di favorire la creazione di nuove imprese nel settore della tutela dei diritti degli artisti interpreti ed esecutori - si legge all'articolo 43 - mediante lo sviluppo del pluralismo competitivo, consentendo l'effettiva partecipazione e controllo da parte dei titolari, l'attività di amministrazione e intermediazione dei diritti connessi al diritto d'autore, in qualunque forma attuata, è libera". Fatte salve, dice il decreto, le funzioni assegnate in materia alla Siae.
Il monopolio di riscossione dei diritti d'autore viene sì infranto ma solo per i "diritti connessi", quei diritti che la legge riconosce non all'autore di un'opera, ma ad altri soggetti comunque collegati o affini.
SERVIZI LOCALI 60%
Più privato nelle aziende comunali. Acqua, rispettato il referendum
L'articolo 26 del decreto, uno dei più lunghi, è dedicato alla "promozione della concorrenza nei servizi pubblici locali". Per presidente del Consiglio Mario Monti scardinare questo settore non significa automaticamente privatizzare, ma aumentarne la competitività. Nelle aziende in mano agli enti locali (trasporti, rifiuti...) potranno entrare i privati con quote crescenti con il passare del tempo. Il ministro per lo Sviluppo, Corrado Passera, spiega che il decreto "favorirà l'aggregazione delle aziende in modo da renderle più competitive" e offrire un miglior servizio ai cittadini. Sparisce il divieto di gestione pubblica dell'acqua.
Viene rafforzato l'obbligo di gara e ridotta la soglia per la quale è possibile l'affidamento diretto. Resta tuttavia ampia la casistica in cui è possibile l'in house e il parere obbligatorio dell'Antitrust non è vincolante.
CLASS ACTION 20%
Marcia indietro sull'estensione: tutela preventiva anti-codicilli
Alla fine dal decreto "Cresci Italia" salta l'articolo 7, quello che prevedeva l'estensione della class action, l'azione giudiziaria collettiva da parte dei consumatori. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, ha precisato però che il governo ha eliminato dei "granelli di sabbia" dal complesso meccanismo della class action e "stabilito un modello di tutela preventiva per i consumatori, di natura amministrativa, nei confronti di molte clausole abusive, le clausole vessatorie che tutti noi incontriamo". Per le class action sarà competente il nuovo Tribunale delle imprese introdotto ieri dal governo Monti.
La class action è già uno strumento imperfetto che ha già dimostrato quanto sia difficile da applicare nel contesto italiano. I piccoli cambiamenti non sembrano poter cambiare la realtà attuale
FERROVIE 50%
Stop alla separazione della rete, i binari per ora restano alle Fs
Le aziende non hanno più l'obbligo di aderire al contratto nazionale dei ferrovieri. Per il momento salta invece la separazione della rete Rfi dal gestore dei servizi, le Ferrovie dello Stato, che sarà eventualmente decisa dall'Autorità. Avrà anche il compito di stabilire le regole per l'assegnazione delle nuove concessioni. Per quanto riguarda le ferrovie, così come per tutti gli altri settori dei trasporti, viene resa cogente la carta dei servizi pubblici: attribuiranno ai cittadini diritti soggettivi in caso di disservizi e violazioni da parte delle imprese concessionarie.
Manca la separazione della rete ferroviaria da Ferrovie dello Stato. La maggior parte dei "passi avanti" sono affidati alla costituenda Autorità per le reti, e quindi rimandati. È positiva l'abrogazione della norma che estendeva a tutte le compagnie ferroviarie lo stesso contratto nazionale delle Fs.
TAXI 50%
Prezzi delle corse più flessibili. No alla nascita di mega-imprese
Sarà l'Autorità dei trasporti a decidere - città per città e sentendo i sindaci - se aumentare le licenze dei taxi. Nel caso, sono previste compensazioni una tantum in favore dei tassisti già in attività con i ricavati dell'asta delle nuove licenze. Ci sarà maggiore flessibilità sugli orari di lavoro (arriva anche il part-time) e gli autisti potranno "caricare" i clienti anche in aeree diverse da quelle di propria pertinenza (previo accordo con i sindaci). Ci sarà poi maggiore libertà nella definizione delle tariffe ma con un tetto per quelle massime. Viene eliminata la concentrazione delle licenze in mano ad un singolo soggetto (inizialmente prevista) per evitare posizione dominanti.
La liberalizzazione viene di fatto rimandata. Positive alcune suggestioni come la possibilità di avere più licenze, quella di esercitare l'attività anche in altri comuni e la flessibilità tariffaria.
AEROPORTI-AUTOSTRADE N.C
Cinque anni a tariffe bloccate per le nuove concessioni
Il governo affida alla costituenda Autorità dei trasporti l'introduzione di un tetto ai pedaggi (price cap) per le nuove concessioni autostradali. I nuovi prezzi rimarranno in vigore per cinque anni. Per le concessioni già assegnate - a partire da quelle detenute da Autostrade - resta invece valida l'attuale metodologia di calcolo, con i prezzi che continueranno ad essere stabiliti ogni anno da Anas e ministero dei Trasporti. Novità anche per gli aeroporti: l'Authority definirà le tariffe, riscuoterà i diritti aeroportuali e vigilerà sul settore.
Il progetto di un regolatore indipendente per i trasporti appare positivo anche se sembra irrazionale lo "spezzettamento" rispetto alle competenze dell'agenzia per le infrastrutture, da un lato, e quella degli aeroporti, dall'altro. Tempi e modalità sono però del tutto incerti.
BANCHE N.C.
Giù le commissioni sul bancomat, più concorrenza nelle polizze-mutui
Il conto corrente di base, senza spese né bollo, previsto già dalla Manovra di dicembre, viene confermato e sarà poi un decreto a fissarne i criteri. Si stabilisce, inoltre, che entro il primo giugno Abi, Poste e associazioni che gestiscono circuiti di pagamento dovranno definire le regole generali per "assicurare una riduzione delle commissioni interbancarie a carico degli esercenti" per le transazioni effettuate con carte. In mancanza, provvederà un decreto del ministero dell'Economia. Le banche saranno obbligate a presentare al cliente che vuole contrarre un mutuo almeno due alternative alla propria in caso di stipula dell'assicurazione. "Se una banca obbliga il risparmiatore a farsi carico di una assicurazione sulla vita nel momento in cui accende un mutuo, deve offrire un menù di più assicurazioni concorrenti", ha spiegato ieri Catricalà.