cardif ha scritto:Pure tu interpreti quello che ho scritto nel senso che i capitalisti vanno tutti eliminati? Che il capitale va redistribuito?
No, non lo hai scritto e non penso che tu lo pensi. Che problemi ti fai? Non dirmi pero' che a sinistra qualcuno non pensa tutti cio'

Il valore delle azioni dipende da moltissime cose, acune razionali, altre no, quindi non posso darti le prove che cerchi.
Se il valore fosse solo razionale (che implica un mercato popolato da persone perfettamente informate e privo di assimmetrie informative) non ci sarebbero sopravalutazioni e sotto valutazioni; tutto sarebbe perfetto ed al valore giusto.
È impicito che invece cosi' non è ... ed il valore è spesso inadeguato, ci sono aspettative, illusioni, paure etc.
Sul delta tra valore razionale e valore reale, che qualcuno tenta di calcolare, si sviluppano ulteriori meccanismi di mercato (stima del valore futuro).
PS: in edit postumo:
cardif ha scritto:Ti ringrazio anch'io per il chiarimento. Non sapevo che Tabacci, per aver detto ieri sera quello che ho riportato sopra, è affetto da tutta quelle pustole![]()
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Francamente è molto probabile che tra ignoranza abissale (che in tema economico e produttivo avvolge la quasi totalità dei politici nostani) e posizioni ideologiche, il fronte delle pustole sia molto ampio. Tabacci, la Russa, Giovanardi, Vendola, D'alema e Veltroni, Di Pietro e compania, che ne sanno di come si dirige un'azienda, di come funziona l'economia? Ben poco, direi. E non che che poi uno che lo sappia sia per forza un buon politico. Credo che ci sia un caso su un milione. Uno lo conosciamo ed ora fa il Nonno, altri non li conosciamo ancora.