Robyn ha scritto:La Fiat e il sistema industriale italiano si accingono a fare scelte sbagliate,perche i lavoratori italiani non sono lavoratori giapponesi o polacchi.L'unica strada che ha il sistema industriale per reggere la competitività internazionale e mantenere gli attuali diritti e l'attuale libertà,è modernizzare i processi produttivi.La modernizzazione dei processi produttivi porta ad un minor costo del bene prodotto perche diminuiscono i tempi di produzione,e ad una maggiore disoccupazione,che può essere riassorbita in un secondo tempo grazie ai diminuiti costi del bene prodotto che espandono la domanda.I sindacati sono di fronte a questa scelta
Che i lavoratori italiani non siano lavoratori polacchi o giapponesi è ovvio (non solo per una questione nominalistica) ma questo non dovrebbe diventare una disgrazia per i lavoratori italiani. Tu dici (e sbagli) che la competività è solo nei processi produttivi. Ti spiego perché sbagli. Individuato un certo processo produttivo (il migliore) io posso adottarlo in Italia, in Giappone, in Polonia. Ma se (lo hai detto tu) i lavoratori italiani non sono lavoratori giapponesi o polacchi, allora avremo delle differenze nell'esito. Immaginiamo che il costo del lavoro sia il 40% del costo finale del prodotto; Il resto sono materie prime, licenze e brevetti, costi di ricerca, costi fissi, stabilimenti, assicurazioni, pubblicità, provvigioni per le agenzie. Se i lavoratori italiani lavorano meno ore, fanno meno straordinari, fanno piu' scioperi e malattie, hanno salari piu elevati, ecco che per chi decide dove piazzare quel processo produttivo allora Italia, Giappone o Polonia non sono la stessa cosa.
Quindi la competizione internazionale la si fa
non solo sul processo produttivo ma
anche sull'efficenza dei lavoratori, sulla loro qualità (competenza professionale) e disponibilità alla elasticità (straordinari, turni). Oggi i mercati sono volatili: non solo quelli finanziari .... anche quello automobilistico. Un anno il mercato chiede 300'000 vetture, l'anno dopo 400'000, poi 600'000, poi 350'000. I picchi di produzione in un sistema di tipo Just In Time devono essere assorbiti con straordinari ... non c'è tempo per assumere ed istruire nuove maestranze all'uso dei moderni macchinari e delle procedure. I processi produttivi di oggi sono molto sofisticati ed uno dei maggiori costi è quello educativo del personale. Questo grosso investimento pero' è anche una certa garanzia di stabilità del posto di lavoro perché difficilmente un'azienda licenzia un lavoratore su cui ha investito cosi' tanto in macchinari e corsi per usarli.
Allora è vero che i lavoratori italiani non sono lavoratori giapponesi o polacchi ma il messaggio è che la ricreazione è finita. A Pomigliano il 62% lo ha capito.
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)